La relazione tra mamma e bambino può influenzare la vita e la salute dei piccoli: per esempio adulti che riportano di episodi di violenza domestica e di abusi durante l’infanzia è più probabile che li ripetano anche da grandi. Gli studiosi però non hanno ancora completamente capito come questi ambienti possono entrare “sotto la pelle” per modellare la salute. Le ultime ricerche dicono che c’è una relazione tra i sintomi crescenti della depressione delle madri e il danno cellulare nei loro bambini.
Come può lo stress influenzare le nostre cellule? Lo prova a spiegare una ricerca sui telomeri. I telomeri sono delle capsule alle fine del DNA che protegge i cromosomi. Sono simili ai pezzettini di plastica che si trovano alle fine delle stringhe delle scarpe che permettono alle stringhe stesse di non disfarsi.
La lunghezza dei telomeri è determinata dalla nostra genetica e dell’età, fanno parte di un “orologio biologico” che riflette l’età delle nostre cellule. Più i telomeri si accorciano, più ci sono delle conseguenze negative per la salute, come problemi cardiovascolari, demenza, diabete, cancro, obesità e anche la morte.
I telomeri possono degenerare molto più velocemente quando una persona soffre di stress psicologico. Quando ci stressiamo, la reazione del nostro corpo è quella di produrre il cortisolo, che influenza le risposte emotive e anche il metabolismo, la capacità di apprendere e la memoria. Le cellule esposte al cortisolo hanno dei telomeri più corti e telomerase, che è un enzima responsabile del mantenimento della fine dei telomeri.
Ecco perché gli adolescenti con madri depresse hanno alti livelli di cortisolo e telomeri più corti anche se loro stessi non sono depressi.
Lo studio ha per questo reclutato 48 madri con dei bambini di 12 settimane, seguendole poi a 18 mesi.
A 6 e a 12 mesi, i bambini sono stati portati in laboratorio per studiare le loro reazioni allo stress. Per esempio nel gioco della “faccia immobile” le madri hanno alternato dei momenti di gioco a dei momenti in cui non rispondevano ai bisogni dei loro bambini. Questo può creare uno stress nei bimbi, non solo perché i loro genitori non si prendono cura, ma anche perché non sono attenti alle loro emozioni.
In ogni visita sono stati raccolti dei campioni di saliva dei bambini per vedere i cambiamenti del livello di cortisolo e inoltre sono stare raccolte le informazioni su come si sentissero le madri depresse. Alla fine, quando i bambini avevano 18 mesi, le famiglie sono ritornate in laboratorio per raccogliere dei prelievi di saliva e misurare i telomeri dei bambini.
La maggior presenza di cortisolo è stata rilevata tra i 6 e i 12 mesi; inoltre, con dei livelli più alti di cortisolo i bambini hanno dei telomeri più corti già a 18 mesi.
Nonostante si tratti di uno studio preliminare, è importante quindi capire come sia fondamentale curare le malattie mentali che hanno una ripercussione negativa anche dal punto di vista fisico di chi ci sta accanto.
E voi unimamme cosa ne pensate?
Intanto vi lasciamo con il post che parla di traumi infantili che determinano un invecchiamento precoce.
Quando il termine della gravidanza si avvicina, molte donne iniziano a interrogarsi sul momento del…
Il parto rappresenta il culmine della gravidanza, un'esperienza unica che si differenzia per ogni donna.…
La coesistenza tra neonati e gatti rappresenta una curiosità per molti neogenitori, preoccupati su come…
Il parto naturale rappresenta una scelta consapevole e informata per molte donne che desiderano vivere…
La relazione tra cani e bambini è da sempre fonte di dolci immagini e racconti…
Il sonno dei neonati è una tematica che cattura l'attenzione di genitori in tutto il…