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Attualità

“L’ultimo giorno di mio figlio è stato un dono”: il commovente messaggio di un papà (FOTO)

Published by
Maria Sole Bosaia

Unimamme, oggi vi parliamo di un bambino che ha lottato a lungo contro una terribile malattia.

La sua storia potrebbe essere di ispirazione per tutti coloro che stanno affrontando un periodo difficile.

Un bambino molto malato e suo papà

Non riesco nemmeno a iniziare a descrivere come mi sento.

Il mio cuore è spezzato. Non sto solo perdendo mio figlio, ma anche il mio migliore amico.

Gabriel ha sofferto molto l’ultima settimana e mezza.

I giorni che hanno condotto a questo sono stati in infermo assoluto.

Qualche giorno prima Gabe mi ha detto: “papà la vita fa schifo” e io non ho potuto non essere d’accordo con lui.

Domenica ho guidato da Kc a Wesley per portare Gabriel al pronto soccorso perché soffriva molto alla schiena e al collo e aveva perso le funzioni del lato sinistro.

Mi hanno dato un’altra prescrizione di dilaudid e questo ha aiutato col dolore.

Lunedì ci siamo svegliati per andare a vedere il dottore e lui era un po’ scontroso, non voleva alzarsi ma l’ha fatto, Grady è passato da noi e Gabe gli ha chiesto se volesse venire dal dottore (Gabriel vuole molto bene a Grady, è un suo grande amico).

Grady è stato d’accordo e siamo partiti tutti per Wichita.

Gabriel era di buon umore e tutti scherzavamo e ridevamo per tutto il viaggio. Gabriel continuava a dire: “questo è il miglior viaggio per Wichita che abbia mai fatto”.

Quando siamo arrivato dal dottor Rosens Gabriel era eccitato all’idea di mostrare al suo amico il fantastico dottor Rosens.

Kim Rosens stava rincorrento Gabe nella stanza e lui correva…  Stava sorridendo e ridendo.

Abbiamo parlato al dottore sul chiamare un ospizio dove sistemare Game e come renderlo confortevole.

Bethany Marshall e io eravamo d’accordo sulla conversazione e abbiamo lasciato l’ufficio sorridendo.

Gabe ha chiesto se stavamo andando e se potevamo passare da Toys, quindi l’abbiamo fatto.

L‘ho spinto nel negozio sulla sedia a rotelle in modo da non farlo stancare e lui ha visto una pistola nerd che desiderava tantissimo e quindi gliel’abbiamo messa nel carrello.

Gabe ha pensato che non fosse giusto comprare qualcosa per lui e niente per Makinkley quindi ha chiesto se potevamo prenderle un regalo.

Le ha trovato una bambola di Coraline (il suo film preferito) e l’ha detto a Bethany (volevo che sapesse che era da parte mia).

Quindi abbiamo pagato e abbiamo tirato fuori la pistola dalla scatola e l’abbiamo data a lui. Era molto eccitato.

Mentre uscivamo dal negozio ha iniziato a camminare più lentamente e quando è arrivato al carrello gli ho chiesto se stesse bene.

Lui ha risposto: “sì, sono solo stanco“. Abbiamo iniziato a tornare a casa e lui ha guardato la sua pistola da nerd e ha sparato, poi l’ha posata.

Bethany ha notato che lui rimaneva a distanza e quindi gli ha chiesto di nuovo se stesse bene e lui ha risposto ancora che era solo stanco.

Quindi lei ha steso il cappotto sul sedile e lui ha appoggiato la testa vicino a lei sul sedile posteriore.

Quando siamo arrivati a casa ho cercato di svegliarlo ma era come se lui non fosse lì. Era come quando dicono che le persone si addormentano e poi non si svegliano più.

So che non aveva molti giorni davanti a lui ma quel giorno aveva avuto una splendida giornata ed è stato il miglior giorno che ha avuto da un po’.

Grazie Gabriel per averci dato quest’ultimo dono.

Quel giorno straordinario che vivrà nella mia memoria per sempre.

Ti voglio bene sederino da strizzare. Mio bellissimo bambino.”

Il post di questo papà, pubblicato su Facebook, ha ottenuto 6,9 Like e 1731 condivisioni.

Il piccolo Gabe Marshall combatteva il cancro da 4 anni e forse ricorderete che il suo papà Josh aveva fatto un tatuaggio simile alla cicatrice del figlio per solidarietà.

Gabe aveva una rara forma di cancro al cervello che purtroppo, ritornato, risultava essere inoperabile.

Il bambino di 9 anni però non ha mai smesso di lottare finché non ha avuto una recidiva che alla fine gli è stata fatale.

Unimamme voi cosa ne pensate di questa storia?

 

Maria Sole Bosaia

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