Un uomo disabile, affetto da psicosi, legato al letto e impossibilitato a muoversi. E’ accaduto a Saviano (Napoli), dove una famiglia è stata denunciata per maltrattamenti su un uomo.
Un malato mentale trovato incatenato al letto: arrestata la famiglia
Una coppia di 63 e 60 anni e la figlia di 35 anni sono ritenuti responsabili delle condizioni di estrema indigenza in cui viveva l’altro figlio, 36enne.
La situazione che si è presentata ai Carabinieri quando sono entrati in casa era davvero sconcertante: il ragazzo era incatenato fra un letto e un armadio, chiuso da lucchetti e con pochissime possibilità di muoversi.
Una condizione “di assoluto degrado e di estreme condizioni igieniche“.
L’uomo aveva anche una catena ad una caviglia.
Ritrovato dai CC, il ragazzo non sembrava incline alla violenza ed era in condizioni di salute discrete, ma non in una situazione dignitosa.
Il capitano Alberto Degli Effetti, comandante dei Carabinieri di Nola, ha spiegato così la situazione al loro arrivo: “Ci siamo trovati in un contesto di degrado e di livello culturale umile: il figlio era incatenato, ma per i genitori sembrava una cosa normale che fosse lì. Si sono mostrati anche molto stupiti quando ci hanno visti, come se la nostra presenza lì non avesse senso. Credo che la causa di tutto, più che cattiveria, siano ignoranza e povertà“.
Purtroppo storie come queste, che fanno male, ci devono far riflettere. Quando si inizierà a considerare la malattia mentale come tutte le altre e a curarla? Basta pregiudizi, basta paure, basta vergogna!
Una persona malata lo può essere fisicamente, mentalmente o tutte e due. Psiche e corpo sono collegati, sono un tutt’uno. Possibile che nel 2018 ancora è chiaro.
E voi unimamme che ne pensate? Noi speriamo che quest’uomo possa ora ricevere il giusto aiuto e che questa storia possa aprire gli occhi a quanti ancora considerano le malattie mentali come qualcosa da nascondere o dalla quale fuggire.