“Stiamo tutti bene” è infatti il racconto di un bambino di 7 anni, Mario, che pur essendo un bambino nella sua breve vita ha provato alcune delle esperienze più dure che si possano immaginare per un bambino, ma anche per un adulto.
Il premio Nuovo Imaie o Premio Enzo Iannacci, alla sua seconda edizione, stato ideato per celebrare la poesia e la genialità di Enzo Jannacci e per sostenere i giovani cantanti (è prevista una borsa di studio). Quest’anno il vincitore è Mirko Mancini.
La motivazione, fa sapere il Nuovo Imaie, consiste nel fatto che “è un brano che ti prende il cuore, una realtà, un tema forte” ma non solo, aggiungono, perché “è una storia di migrazione come tante ma ha un’interpretazione capace di portarti per mano“.
Intervistato Mirko ha raccontato di aver scritto la canzone dopo aver ascoltato il racconto di un ragazzo che ha fatto davvero questo drammatico “viaggio della speranza”.
Mirko ha cercato, e ha ottenuto secondo noi, un risveglio delle coscienze, che purtroppo a volte sembrano sopite da tutte le altre informazioni, alcune inutili, con le quali quotidianamente ci “bombardano”. Non dobbiamo infatti dimenticare che, comunque la si pensi circa il fenomeno migratorio e sulle misure da applicare, si parla di esseri umani, di uomini, donne e bambini. A volte, semplicemente, lo dimentichiamo.
E voi unimamme che ne pensate?
Riportiamo di seguito il brano (questa volta tutto, anche la prima parte) e il video ufficiale.
“Stiamo tutti bene (x 6)
Ciao, mi chiamo Mario e ho 7 anni
7 e mezzo per la precisione
mi piace il sole, l’amicizia, le persone buone
il calcio, le canzoni allegre ed il profumo buono della pelle di mia madre
papà mio è da qualche mese che non torna
ma guai a parlarne con qualcuno
specialmente con la mamma
perché si sente male
grida, piange e non la smette più
e per tre giorni si nasconde e non si fa vedereMa oggi è un giorno felice
che qui è arrivato un pallone
e finalmente potrò diventare forte
e fare il calciatore
so già palleggiare
con i sassi è diverso
ma sono avvantaggiato
perché corro forte
come il ventoE allora volo alla radura
insieme agli altri bambini
chi arriva ultimo in porta
sai che rottura di co…
arrivo primo, come sempre
e allora sono attaccante
scarto, driblo, tiro in porta
ed il portiere non può farci niente
poi da più lontano sento
‘Mario vieni qua
prendiamo tutto quel che abbiamo
e raggiungiamo papà’
mamma, proprio adesso, sto tirando un rigore
ma non c’è verso
ce ne andiamo, meglio non polemizzareStiamo tutti bene
stiamo tutti bene
stiamo tutti bene
come si conviene
stiamo tutti beneStiamo tutti bene
stiamo tutti bene
stiamo tutti bene
non c’è nulla per cui ci dobbiamo preoccupare
e scomodare
Ma guarda te a jella proprio a me doveva capitare
quattro giorni su sta barca, intorno ancora solo mare
ma ti pare giusto uno va in vacanza per la prima volta
e quelli lì davanti son capaci di sbagliare rotta
che poi a chiamarla barca ci vuole un bel coraggio
stare in tre seduti in mezzo metro di spazio
è come me e gli altri 200 tutti intenti a pregare
ed io vorrei soltanto alzarmi e palleggiareMa se soltanto sposto anche di un centimetro il piede
questo davanti si sveglia e inizia a dire che ha sete
io ho pure sete, fame, sonno e mi fa male la schiena
ma non c’è mica bisogno di fare tutta sta scenaE poi c’è questo di fianco che ha chiuso gli occhi non li apre più
è da due giorni che dorme
che pare non respiri
non ho mai visto nessuno dormire così tanto
ho chiesto a mamma
e ha detto che era proprio stancoBoh, tre giorni fa
ne hanno buttati una ventina in mare
mamma dice che volevano nuotare
io li sentivo gridare
e non sembravano allegri
ma almeno adesso ho un po’ di spazio
per i piediE’ il sesto giorno
adesso dorme pure mamma e un tipo magro
qualche fila più in là grida che vede la Madonna
e questa barca adesso puzza di benzina e di morte
mamma ha detto di non farci caso
di essere forte
di fare il bravo bambino
e star seduto qua
che mamma adesso s’addormenta e raggiunge papà
però piangeva e si sforzava di sorridere
forse era proprio tanto stanca pure leiE c’è un silenzio tutto intorno che mi mette paura
s’è fatta notte, ho freddo e in cielo non c’è neanche la luna
la gente grida, chiede aiuto ma nessuno risponde
mi guardo intorno e neanche a dirlo vedo sempre e solo onde
dopo onde, ancora onde
allora onde evitare di addormentarmi come gli altri
ed esser buttato in mare
mi unisco al coro della barca
e inizio a piangere e a gridare
non ho forza, chiudo gli occhi
e non so neanche nuotareStiamo tutti bene (x 12)”
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