Unimamme, condividiamo con voi il messaggio di una mamma diventato virale che riguarda la gestione della casa e dei figli, forse le critiche avanzate da Costance vi suoneranno famigliari.
Una mamma condivide alcune riflessioni
“Di recente mentre mi lamentavo del fatto che faccio tutto in casa con un gruppo di amici che cantano “regina che predica”, qualcuno mi ha suggerito: se vuoi aiuto devi essere specifica… chiedilo. Le persone hanno bisogno di liste, non leggono la mente.
Quindi ho provato…a chiedere cose specifiche.
“Puoi portare fuori la spazzatura?”
“Puoi alzarti con i bambini? Sono un po’ stanca dopo averlo fatto da sola per 329 giorni”.
“Puoi andare da Woolsworth? Ho fatto 3 carichi di lavatrice e ho preparato uno spuntino, il pranzo, sono passata a prendere tutti i libri di scuola dei bambini, ho gestito tutta la c***a fluttuante nel lago.”
Eh sì lei aveva ragione, le cose sono state fatte.
Ma io ero esausta di continuare a tenere le palle in aria... a ricordargli cosa andava fatto perché venisse fatto, a brontolare costantemente.
E sapete cosa è successo nel minuto in cui ho smesso di chiedere?
NIENTE.
Di nuovo.
Fallo semplicemente.
Pensate gli uni agli altri, a cosa ci vuole per fare funzionare questa dannata casa.
Uno lavora mentre l’altro tiene i piedi per aria?
Uno di voi è fuori a divertirsi con gli amici, mentre l’altro pela il trentesimo pezzo di frutta della giornata?
Uno di voi sta portando tutto il peso?
Perché quando il brontolio cessa, quando le richieste cessano, non ci sono più liste…
tutto ciò che rimane è un silenzioso risentimento. E questo miei cari amici è il cancro delle relazioni.
Non sta a nessuno insegnarvi la considerazione. Questo è il vostro lavoro.
Fate i piatti senza che vi venga chiesto una volta tanto “.
Il messaggio postato su Facebook nella pagina di Constance Hall, ha ottenuto 199 mila Like e 101 742 condivisioni. I commenti sono 31 mila.
Unimamme, non è la prima volta che un messaggio di questa mamma diventa virale. Tempo fa questa donna aveva condiviso un suggerimento dato da uno psicologo.
Unimamme, voi vi ritrovate nelle parole di Constance? I vostri mariti e compagni contribuiscono alla gestione famigliare?