Lo scandalo degli abusi sessuali scoppiato nell’organizzazione umanitaria Oxfam e in altri enti di beneficenza si sta allargando e ora vede coinvolto un altro nome eccellente e inaspettato, quello di Medici Senza Frontiere. La notizia è di oggi ed è uscita a seguito della pubblicazione da parte di Medici Senza Frontiere delle segnalazioni di molestie all’interno della propria organizzazione e dei licenziamenti dei propri operatori coinvolti.
Medici Senza Frontiere ha scelto di venire allo scoperto per evitare quello che è successo ad Oxfam, che è stata travolta dalle accuse per non aver denunciato pubblicamente i casi di molestie all’interno del proprio ente e gli abusi sessuali commessi da propri funzionari nei Paesi poveri o in situazione di emergenza in cui erano stati inviati in missione.
Il caso che più ha suscitato scalpore è quello degli abusi sessuali contro donne haitiane da parte di operatori Oxfam giunti sull’isola di Haiti per aiutare la popolazione dopo il terribile terremoto del 2010, che devastò il Paese, provocando circa 300mila morti. Sempre ad Haiti, alcuni funzionari Oxfam avrebbero organizzato festini a luci rosse con prostitute e “orge in stile Caligola”. Una vicenda che ha scosso profondamente l’opinione pubblica e che ha provocato la caduta delle prime teste, con le dimissioni di Penny Lawrence, vice presidente esecutivo della Oxfam. Quello che si rimprovera all’organizzazione è aver fatto passare sotto silenzio le molestie e gli abusi, limitandosi ad obbligare alle dimissioni i funzionari coinvolti, ma senza punirli né intaccare il loro curriculum.
Il governo britannico e l’Unione europea hanno minacciato di tagliare i finanziamenti a Oxfam. L’attrice Minnie Driver, ambasciatrice Oxfam, ha deciso di lasciare il suo ruolo. Per l’organizzazione, il cui compito è lotta alla fame e alla povertà, è un durissimo colpo.
Ora anche Medici Senza Frontiere finisce nello scandalo degli abusi sessuali nelle organizzazioni umanitarie. È la stessa organizzazione che lo comunica attraverso un’autodenuncia. Nel 2017, fa sapere MSF, sono stati segnalati 40 casi di molestie nelle proprie strutture, 24 dei quali sono molestie e abusi sessuali. I casi sono stati individuati da indagini interne dell’organizzazione e hanno portato al licenziamento di 19 persone, mentre altri membri dell’organizzazione sono stati sanzionati in altri modi.
Medici senza Frontiere ha precisato: “La nostra leadership si è impegnata inequivocabilmente a combattere gli abusi“.
L’organizzazione umanitaria ha spiegato che nel 2017 c’erano più di 40.000 membri dello staff che lavoravano sul campo e ci sono stati 146 reclami o segnalazioni di reclami riguardanti “abuso di potere, discriminazione, molestie e altre forme di comportamento inappropriato“. L’organizzazione ha riferito: “Ci aspettiamo che tutto il personale rispetti i nostri principi guida, come stabilito nella nostra carta“, ovvero “fornire assistenza alle popolazioni in difficoltà e rispettare il nostro codice etico professionale. Per noi, questo significa non tollerare alcun comportamento da parte del nostro personale che sfrutti la vulnerabilità degli altri o dei dipendenti che sfruttano la loro posizione per guadagno personale“.
La situazione comunque è seria, come riconosciuto da Medici Senza Frontiere, ammettendo che “anche se le segnalazioni di abusi attraverso i nostri meccanismi di reclamo sono in costante aumento, i comportamenti scorretti continuano a essere sottostimati oggi“.
Che dire unimamme? Difficile commentare.
Per completezza di informazione, pubblichiamo anche il comunicato diffuso da Medici Senza Frontiere e pubblicato sul proprio sito web.
“Abbiamo diffuso proattivamente i nostri principi e procedure per combattere ogni forma di abuso all’interno della nostra organizzazione, insieme ai dati sui casi riscontrati nel 2017. Abbiamo preso questa decisione per portare avanti il nostro spirito di trasparenza, in un momento in cui il tema è sotto i riflettori in tutti i settori e gli ambiti della società, purtroppo anche quello umanitario.
Da diversi anni abbiamo istituito specifici meccanismi interni di denuncia, attraverso i quali tutti i membri dello staff possono riportare comportamenti inappropriati, abusi di potere, molestie o abusi sessuali, per i quali sono previste indagini interne e sanzioni che vanno dal rimprovero alla sospensione fino al licenziamento.
Grazie a questi meccanismi nel 2017, su un totale di oltre 40.000 operatori umanitari impegnati in quasi 70 paesi nel mondo, abbiamo potuto individuare 40 casi di abusi, di cui 24 sono molestie o abusi sessuali verso membri dell’organizzazione o, in due casi, persone esterne. 19 persone del nostro staff sono state rimosse dal loro incarico.”
“MSF condanna fermamente ogni forma di abuso e stiamo rafforzando i nostri meccanismi di denuncia e di monitoraggio per individuare comportamenti che collidono con i nostri principi e garantire che tutti i casi vengano denunciati e puniti, perché il settore umanitario sia trasparente e libero da questi inaccettabili atti.
MSF promuove un ambiente di lavoro libero da molestie e abusi. La nostra leadership è inequivocabilmente impegnata a combattere qualsiasi sopruso, a migliorare e rafforzare meccanismi e procedure per prevenirli e affrontarli.
L’integrità della nostra organizzazione è sostenuta dalla buona condotta di ogni singolo membro dello staff, in qualsiasi luogo, con il pieno rispetto per le comunità che serviamo.”
L’organizzazione spiega, poi, di utilizzare meccanismi di denuncia e allerta (whistle-blowing) non solo da parte delle vittime, ma anche da parte di colleghi o persone informate dei fatti. Tutti i membri dello staff, spiega MSF, sono incoraggiati a denunciare comportamenti inappropriati o abusi, di potere o sessuali, sia tramite la loro linea di comando che attraverso canali di denuncia specifici, utilizzando indirizzi email dedicati, al di fuori di qualsiasi logica gerarchica. All’interno dell’organizzazione, poi, è stata condotta una campagna di sensibilizzazione e consapevolezza sui meccanismi di denuncia di ogni forma di abuso.
Per ulteriori informazioni in merito: www.medicisenzafrontiere.it/notizie/news/combattere-gli-abusi-lo-sfruttamento-e-molestie-nel-nostro-ambiente-di-lavoro
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