“Vogliamo offrire ai nostri pazienti tutte le opzioni riproduttive possibili e questo è un passo più vicino a ciò” dice al Washington Post il dottor Tamar Reisman, endocrinologo del Mount Sinai hospital’s Center for Transgender Medicine and Surgery di New York. La notizia – pubblicata a gennaio sulla rivista Transgender Health – ha fatto molto scalpore perché una transgender, da anni in cura ormonale per diventare donna, è riuscita ad allattare il figlio avuto dalla compagna, che invece non voleva appunto farlo.
E’ risaputo che le persone – pur essendo nati maschi – possono allattare: per esempio un uomo sotto trattamento ormonale per un cancro alla prostata, può in alcuni casi, sviluppare le ghiandole mammarie e allattare, dice il dottor Maurice Garcia, direttore del Transgender Surgery and Health Program at Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles.
Nel caso in questione, la paziente ha cominciato ad assumere ormoni femminili nel 2011 come parte della sua transizione a donna. Nel 2017 ha chiesto ai dottori la possibilità di allattare la figlia che avrebbe avuto dalla compagna, incinta in quel momento, visto che lei appunto non voleva farlo. La transgender sperava di poter dare alla sua bambina il proprio latte, cosa che poi di fatto è successa.
La paziente si è sottoposta a un trattamento di tre mesi, assumendo il domperidone, l’estradiolo e il progesterone (il domperidone è un farmaco che aumenta i livelli di prolattina, che contribuiscono alla produzione di latte. ll farmaco non è usato negli Stati Uniti e la paziente l’ha ottenuto in Canada). Inoltre ha preso lo spironolattone, che blocca il testosterone.
La donna è riuscita ad allattare la bambina per 6 settimane e ha cominciato ad affiancare il latte artificiale perché le è stato detto che la sua produzione di latte non era sufficiente per la bambina, che adesso ha 6 mesi e sta crescendo e mangiando normalmente.
Secondo gli esperti sono necessarie più risorse per ottimizzare i trattamenti per le donne transgender che vogliono allattare. Prima di tutto, non si sa ancora se gli ormoni e i farmaci usati in questo caso garantire l’allattamento o se aggiustando le dosi si può sperare in una maggiore produzione di latte.
E voi unimamme cosa ne pensate?
Intanto vi lasciamo con il post che parla di una mamma che aiuta il figlio transgender di 6 anni ad essere felice.
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