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Scuola

Il gesto di uno sconosciuto a un bambino con una voglia sul viso

Published by
Maria Sole Bosaia

Ci sono storie che meritano di essere raccontate perché ci parlano della bellezza dei bambini. Una di questa è la storia di un bambino di 6 anni nato con una voglia sul viso, che ha trovato un compagno che lo ha aiutato in un momento difficile.

A raccontarla la mamma, Madeline Schmidt, in un post su Facebook andato virale.

Eccola tradotta per voi:

Mio figlio Grant ha, sul volto, una voglia a macchia di vino fin dalla nascita. La sua voglia non lo ha infastidito molto nel corso degli anni, comunque nel corso dell’ultima anno (asilo) lo ha fatto, tanto che ha espresso il desiderio di non averla.

Non è preoccupato di come appare. .. il suo dolore proviene dagli estranei che gli chiedono costantemente cosa sia successo al suo volto o che cosa ci sia di sbagliato nel suo volto.

Lui ha la sua risposta preconfezionata: è solo una voglia, che era solito pronunciare come un dato di fatto, ma ultimamente lo dice esausto perché è stanco di doverlo spiegare a tutti quelli con cui viene in contatto, inoltre le persone dicono cose di cui probabilmente non sono molto consapevoli, ma che sono estremamente dolorose (come un tecnico di medicina in uno studio medico che, dopo aver visto la voglia di Grant, ha detto: “oh pensavo che ti avessero dato un pugno in un occhio).

Durante il passato anno scolastico, mentre era in classe, ha ottenuto il permesso di andare al bagno, quindi ci è andato. Lì ha trovato un bambino che non aveva mai incontrato che, come al solito, gli ha chiesto cosa fosse accaduto alla sua faccia.

Grant ha pronunciato la sua solita risposta.

Ma questo bambino ha detto qualcosa di diverso dal solito. “Wow, la tua voglia è davvero forte”.

Poi ha chiesto a Grant se gli facesse male che le persone continuassero a chiederglielo o lo prendessero in giro.

Grant ha risposto di sì.

Quindi il bambino l’ha guardato e gli ha detto: “io ti difenderò, amico”.

Tutto d’un tratto Grant si è sentito sostenuto, amato, il fatto che questo completo estraneo avesse delle parole dolci per la sua voglia, ha reso Grant molto felice.

Aveva un sorriso enorme sul volto mentre mi raccontava questa storia.

Questo bambino ha più gentilezza, empatia, ed intelligenza emotiva di molte persone che hanno 4 volte la sua età.

Con tutte le sfide di dover gestire bambini cattivi che feriscono i sentimenti altrui, questo bimbo mi dà speranza.

Ero determinata a trovare questo bambino straordinario (lui non aveva detto il suo nome o la sua classe), in modo che i suoi genitori potessero conoscere la sua compassione e gentilezza (francamente volevo dargli un gigantesco abbraccio perché ho pianto come una fontana lacrime di gioia nel tre giorni successivi).

Ci abbiamo impiegato diverse settimane a capire chi fosse , poi sono riuscita a contattare i genitori per condividere quanto accaduto.

Pensavo che il bimbo fosse almeno al 4-5 anno per la sua maturità e sicurezza sociale nel parlare a Grant. Alla fine ho scoperto che mi sbagliavo completamente.

Il suo nome è Tucker. Lui è al primo anno, sì, al primo anno.

Secondo la sua insegnante e i suoi genitori (persone straordinarie, che sono rimaste commosse quanto me dall’intera cosa) lui è incredibilmente timido, un bimbo gentile, introverso e riservato.

Un bimbo che si è sentito costretto a rompere la sua timidezza per raggiungere Grant, perché anche lui ha sperimentato brutte sensazioni quando dei bambini hanno fatto dei commenti su di lui.

Un bimbo che ha detto ai genitori di essersi fatto un nuovo amico all’asilo, in bagno, descrivendolo come un bimbo coi capelli bianchi (non l’ha nemmeno descritto come un bambino con una voglia). Un bambino che era nel pre scuola con Grant e che mio figlio non aveva mai notato perché Tuck è molto timido.

E ora? Due bambini, nuovi amici, che organizzano giochi coordinati.

Tuck è eccitato di invitare Grant e di fare tuffi in piscina. Grant sta cercando di negoziare di incontrarsi al parco perché ha paura dei cani e Tuck ne ha uno. A ogni modo, che riescano o meno ad andare d’accordo, il mio cuore è felice di vederli insieme, un’amicizia che è iniziata con empatia, coraggio e una sincera gentilezza da un bambino all’altro.

Lasciamo che il divertimento inizi.”

Unimamme, voi cosa ne pensate del messaggio pubblicato da questa mamma su Facebook?

Il post pubblicato su Love What Matters ha ricevuto 78 mila Like e 9375 condivisioni.

Noi vi lasciamo con i consigli degli esperti di Harvard per crescere figli gentili.

Maria Sole Bosaia

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