Una scelta atroce è quella a cui sono obbligate tante mamme in Venezuela, un paese travolto da una gravissima crisi economica e sociale che dura da anni. Queste mamme sono costrette ad abbandonare i loro figli piccoli perché non riescono a dargli da mangiare. Una crisi terribile, che dura da anni e dalla quale non sembra esserci via d’uscita, almeno non nell’immediato.
Il Venezuela è travolto da quella che ormai non è più una crisi economica, ma una vera e propria crisi umanitaria, con un’inflazione schizzata alle stelle, a tre cifre, supermercati e negozi senza cibo, persone che non hanno abbastanza soldi per comprare da mangiare e fanno lunghe file davanti ai centri di assistenza, per ricevere un po’ di cibo per sé e la propria famiglia.
Uno scenario che sembra quello di un Paese guerra. La gravissima crisi ha scatenato le manifestazioni e le proteste di piazza, che purtroppo sono sfociate anche in scontri violenti, tra manifestanti di opposte fazioni e con le forze dell’ordine. Scontri che hanno provocato morti.
La gravissima situazione è stata causata da una crisi economica gestita in modo pessimo. Il Venezuela, Paese esportatore di petrolio, e importatore di beni di necessità ha visto crollare i propri guadagni a seguito del consistente calo del prezzo del petrolio. Il presidente Nicolas Maduro non è riuscito a gestire la situazione, anzi l’ha peggiorata, rifiutando addirittura gli aiuti internazionali. Anche quelli offerti da Papa Francesco. Le storiche tensioni gli Stati Uniti, poi, non hanno aiutato.
Così, ora il Venezuela è devastato come un Paese in guerra: manca tutto, cibo, medicine, vestiti. La popolazione sta letteralmente morendo di fame e migliaia di persone sono fuggite della vicina Colombia.
In questa tragedia, molte mamme abbandonano i figli perché non hanno niente da dargli da mangiare e sperano di salvargli la vita, affidandoli ad associazioni di beneficenza o altre strutture di assistenza.
“La gente non riesce a trovare da mangiare. Non hanno di che sfamare i figli. Per questo li abbandonano: non perché non gli vogliano bene, ma proprio perché gliene vogliono“, ha detto al Washington Post Magdelis Salazar, assistente sociale venezuelana. Come riporta Tempi.
Poiché il governo venezuelano si rifiuta di ammettere la situazione di crisi, non ci sono dati ufficiali su questo fenomeno, ma stando alle testimonianze raccolte sarebbe piuttosto diffuso.
Gli operatori di Fundana, un orfanotrofio non profit aperto nel 1991 nel sud della capitale Caracas, hanno riferito che nel 2017 144 famiglie venezuelane hanno chiesto all’orfanotrofio di prendersi cura di almeno un loro figlio. Nel 2016 le famiglie che avevano fatto richieste simili erano state 26, molte di meno.
In tutti questi casi, i motivi dell’abbandono dei figli all’orfanotrofio erano le difficoltà economiche. Decisioni dolorosissime per le famiglie. “Non sapevo cos’altro fare”, ha spiegato in lacrime Angélica Pérez, mamma 32enne di tre bambini. La donna ha perso il lavoro di sarta e dopo aver usato tutti i soldi che aveva per curare il figlio di tre anni malato, non le è rimasto più niente. Così la donna si è vista costretta ad affidare i figli all’orfanotrofio. La donna ha lasciato i figli nella struttura e si è trasferita momentaneamente in Colombia a cercare lavoro per raccogliere i soldi necessari per la sua famiglia.
L’orfanotrofio Fundana può tenere i bambini per un anno, dopodiché li rende disponibili per l’adozione. Per la povera donna si tratta di una corsa contro il tempo. “Voi non sapete che cosa significa vedere i propri figli affamati – ha detto Angélica Pérez -. Non ne avete idea. Mi sento responsabile, sento di essere colpevole. Ma ho provato qualunque cosa. Non c’è lavoro e loro dimagriscono di più ogni giorno che passa. Me lo dica lei: che cosa dovrei fare?“. Il suo racconto è straziante.
La Caritas riferisce che in Venezuela il 71% dei bambini sotto i cinque anni sono malnutriti.
Non tutte le mamme però sono premurose come Angélica Pérez. C’è anche chi abbandona i figli per strada. Gli operatori di Fundana hanno trovato una bambina di soli tre anni abbandonata alla stazione, era stata lasciata accanto ad un sacco di vestiti, con una lettera su cui era scritto: “Vi prego, date da mangiare a mia figlia“.
Altri bambini sono stati abbandonati negli ospedali o in altre strutture pubbliche, nel distretto di Sucre a Caracas, perché i genitori non avevano di che sfamarli. Sono stati otto nel 2017, mentre nel 2016 erano la metà, quattro. In un centro statale che si occupa della tutela dei minori sono stati lasciati altri nove bambini.
Nelle zone più povere di Caracas, come El Libertador, la situazione è “catastrofica”, hanno riferito gli operatori che si occupano dei minori. “Abbiamo enormi problemi – ha continuato -. Il numero dei bambini abbandonati è di gran lunga aumentato. Il punto non è solo che sono di più rispetto a prima, ma che hanno maggiori problemi di salute e denutrizione. E noi non riusciamo a prenderci cura di tutte queste persone“.
Prima della gravissima crisi economica questi orfanotrofi si occupavano soprattutto dei bambini abusati in famiglia. Oggi, invece, arrivano nelle strutture mamme disperate che non sanno più cosa dare da mangiare ai loro figli. Diverse donne a settimana si presentano presso queste strutture, che ormai si trovano in difficoltà perché non riescono ad accogliere tutti. Si sono formate perfino delle liste di attesa. Gli orfanotrofi vengono finanziati con fondi privati. Un’altra sede di Fundana ha aperto nel 2017, ma i posti disponibili restano insufficienti rispetto alle richieste, che aumentano di continuo.
Addirittura, le donne incinte che sanno che non potranno prendersi cura dei figli, ma che non vogliono abortire, si rivolgono agli orfanotrofi ancora prima della nascita dei figli, per chiedere di poterli affidare o dare in adozione. Le organizzazioni che si occupano di adozioni hanno visto crescere le richieste delle mamme che hanno chiesto di poter dare in adozione i propri figli, costrette ad abbandonarli per il loro bene. Una situazione sconvolgente.
Come commentare unimmame? Per chi volesse approfondire o contribuire vi riportiamo il link della Caritas che in Venezuela è attiva da anni.
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