Casi di morbillo: 14 neonati contagiati. Sono stati diffusi dall’Istituto Superiore di Sanità i dati sui casi di morbillo in Italia a gennaio 2018 e non sono dati buoni. Continua a colpire l’epidemia di morbillo scoppiata nel 2017 e che ha portato l‘Italia ai primi posti in Europa e nel mondo per casi di contagio. Un pessimo primato, con 4 morti, di cui tre erano bambini sotto i dieci anni di età.
Per questo motivo, sull’onda dell’emergenza e su sollecitazione dell’Organizzazione mondiale della sanità che ha invitato l’Italia ad adottare provvedimenti per aumentare l’immunizzazione dei suoi cittadini, il nostro Paese ha introdotto i vaccini obbligatori con la decretazione d’urgenza, il decreto Lorenzin, adottato a maggio e convertito in legge a luglio, che ha introdotto le vaccinazioni obbligatorie pediatriche per 10 malattie, tra cui il morbillo appunto. Le coperture vaccinali hanno ripreso a risalire, ma c’è ancora tanto da fare, mentre l’epidemia purtroppo continua a mietere vittime.
Il 10 marzo prossimo, poi, scadrà il termine ultimo per le vaccinazioni obbligatorie, quello entro il quale occorrerà aver fatto vaccinare i propri figli o si dovrà consegnare il documento che attesti in modo incontrovertibile la data della prenotazione presso il centro vaccinale (finora invece era stato sufficiente presentare un’autocertificazione). Infatti, sono ancora diversi i genitori che non sono riusciti a far vaccinare i propri figli a causa delle lunghe liste d’attesa. Questi genitori non devono temere multe né l’esclusione dei figli dalle scuole d’infanzia. Diverso il caso per coloro che hanno fatto i “furbi”, fingendo con l’autocertificazione di aver preso un appuntamento presso il centro vaccinale, avendo in realtà preso solo tempo per rimandare il più possibile o evitare del tutto di far vaccinare i figli.
Fatte queste debite premesse, vediamo i dati aggiornati sul morbillo in Italia.
Il bollettino della sorveglianza integrata morbillo-rosolia dell’Istituto Superiore di Sanità, pubblicato il 23 febbraio, ha diffuso di dati sul morbillo in Italia dal 1° al 31 gennaio 2018. In questo mese si sono registrati nel nostro Paese 164 nuovi casi di morbillo, di cui 2 decessi in pazienti adulti a causa di complicazioni con grave insufficienza respiratoria. Sono morti un uomo di 41 anni, di cui vi avevamo già riferito, e una persona di 38 anni. Inoltre, molti dei contagiati sono stati costretti al ricovero per complicanze polmonari. Questi dati sono stati anticipati dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin.
Il dato preoccupante, poi, è che sono stati segnalati 14 casi di morbillo per bambini sotto 1 anno di età. Quando colpisce bambini così piccoli il morbillo è molto pericoloso, perché può dare complicanze molto gravi.
Nel bollettino mensile del Sistema di Sorveglianza Integrata dell’Iss, emerge che tra i 164 nuovi casi di morbillo in Italia a gennaio 2018:
La maggior parte dei casi, l’83%, è stata registrata in sole quattro regioni: Sicilia, Lazio, Calabria e Liguria. In Sicilia c’è stata l’incidenza più elevata della malattia con 61 casi, seguita dal Lazio con 46, poi la Calabria con 16 casi e infine la Liguria con 13.
A gennaio 2018 c’è stato anche un caso di rosolia.
L’unico modo per evitare il morbillo (e la rosolia) e le sue complicanze gravi è fare il vaccino.
Siete d’accordo unimamme? Avete fatto vaccinare i vostri bambini? Cosa pensate di questa diffusione del morbillo in Italia?
Il bollettino dell’ISS completo lo trovate a questa pagina.
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