I 13 figli torturati e finalmente liberi iniziano a migliorare

13 figli torturati

aggiornamento sui 13 figli torturati – Unimamme, solo un mese fa vi avevamo parlato della sconvolgente storia dei 13 ragazzi Turpin, segregati e legati al letto per anni e ora finalmente liberi.

I 13 figli torturati da mamma e papà Turpin: nuovi sviluppi

Noi ve ne avevamo parlato, aggiornandovi anche sulla decisione dei genitori di dichiararsi non colpevoli delle numerose violenze e torture inflitte ai ragazzi, tutti tra i 3 e i 29 anni.

Il caso ha colpito molto l’opinione pubblica internazionale per l’orrore a cui sono stati sottoposti bambini e giovani.

Ora, a sei settimane di distanza il legale dei giovani Turpin ha rilasciato un aggiornamento circa le loro condizioni e la loro lenta ripresa, che magari qualcuno avrà pensato impossibile.

Sette tra i fratelli e le sorelle Turpin hanno iniziato a prendere piccole decisioni riguardanti la loro quotidianità, per esempio su cosa leggere e come trascorrere il tempo.

I Turpin amano leggere Harry Potter e stanno imparando a usare l’iPad , qualcuno, anche a suonare la chitarra.

Josh Osborn, il legale dei giovani Turpin, ha precisato: “è un grosso passo avanti, decidere cosa leggere, cosa indossare, queste sono le decisioni che compiono tutti i giorni e che per loro sono nuove e gli danno potere”.

Le infermiere commentano spesso stupite come i più grandi siano riusciti a mantenere la loro buona natura nonostante tutte le privazioni subite.

Il sindaco Karen Spiegel ha aggiunto che le infermiere parlano di quanto siano amorevoli questi ragazzi e riconoscenti. Alcuni di loro non hanno mai visto uno spazzolino da denti. “Cose che noi diamo per garantite significano molto per questi ragazzi”.

I Turpin non si trovano tutti insieme, i più piccoli infatti sono in un altro ospedale, il cui nome viene tenuto segreto per tutelare la privacy dei ragazzi.

A ogni modo possono comunicare attraverso Skype.

Per aiutare le vittime dei sadici genitori sono stati raccolti fondi per l’ammontare di mezzo milione di dollari grazie alle generose donazioni provenienti da tutto il mondo.

Quando i medici li dimetteranno i Turpin hanno espresso il desiderio di andare al mare, in montagna, al cinema.

E alcuni già progettano di andare al college.

“Vorrei solo che sapeste quanto sono speciali, ognuno ha delle aspirazioni e i propri interessi, ora possono dedicarvisi, tutto questo è eccitante.”

“Iniziano a capire che hanno dei diritti, una voce” riassume il loro legale.

Unimamme, voi cosa ne pensate di come si stanno riprendendo e degli ultimi aggiornamenti riportati su The Stir?

Secondo voi, un giorno, potranno reinserirsi completamente nella società?

Noi vi lasciamo con le ultime scoperte sui genitori dei 13 figli e il racconto di come i fratelli Turpin sono riusciti a salvarsi.

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