Bambini colpiti da armi chimiche in Siria
Unimamme, non ci sono quasi più parole per definire l’orrore quotidiano sperimentato dai bambini siriani, vittime di una guerra che non hanno scelto, ma di cui subiscono tutte le più tragiche conseguenze.
L’Osservatorio Siriano per i Diritti Umani e i medici presenti hanno testimoniato gli effetti di un attacco chimico in un villaggio di ribelli in Siria.
Nel Goutha orientale, presso la località di al-Shifuniyah, adulti e bambini sono stati avvelenati coi gas, tutto questo mentre il dittatore Bashar al-Assad continua il suo sanguinoso assalto nella regione.
Le immagini di morte mostrano con eloquenza gli effetti del gas sui civili, ancora una volta vittime immolate in un conflitto barbaro e indiscriminato.
La The Syrian American Medical Society ha diffuso su Twitter le foto di bambini che indossano maschere per l’ossigeno e per aiutare la respirazione.
Secondo alcune testimonianze dopo l’enorme esplosione si è sentito un forte odore di cloro.
“Confermiamo che 16 pazienti, inclusi 6 bambini e 4 donne, soffrono di sintomi che indicano esposizione ad agenti chimici”.
Da parte sua il governo siriano ha continuamente negato l’utilizzo di armi chimiche nel conflitto che sta entrando nel suo ottavo anno e che ha spinto 23 milioni di siriani a lasciare la loro casa.
Il Goutha orientale è sotto stretto bombardamento delle forza governative da settimane. Almeno 10 civili sono rimasti uccisi durante gli ultimi attacchi di lunedì.
Secondo i russi, che dal 2015 sostengono il regime di Bashar al-Assad, i ribelli stavano preparando un attacco provocatorio con armi chimiche in quell’area.
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha definito la situazione nella zona orientale del Gouta allarmante, con militanti che usano civili come ostaggi.
Nonostante la tregua umanitaria di 30 giorni, indetta dalle Nazioni Unite, proseguono i bombardamenti aerei di cui vi stiamo parlando.
A Douma, sempre nella zona orientale del Goutha sono stati effettuati altri attacchi aerei, tanto che il Syrian Observatory for Human Rights ha dichiarato che almeno 14 civili inclusi 3 bambini, sono stati uccisi a seguito di queste azioni.
Il bilancio delle vittime delle settimana è di 530 morti, inclusi 130 bambini.
Non si combatte solo per aria, il capo dell’Osservatorio siriano Rami Abdel Rahman sostiene che la guerriglia terrestre si sia intensificata.
Le persone che si trovano nella zona orientale del Goutha, casa di 400 mila anime, non possono lasciare l’area perché circondati da territori controllati dal governo.
I due principali gruppi di ribelli che controllano la zona hanno affermato di accogliere la richiesta della tregua, ma anche che avrebbero risposto ad aventuali attacchi.
Antonio Guterres, Segreario Generale delle Nazioni Unite, lancia un appello: “é il momento di mettere fine a questo inferno sulla Terra”.
“La decisione delle Nazioni Unite non sarà rispettata dalla Russia e da regime. Non ci si può fidare della Russia, hanno già tradito troppo in passato” ha dichiarato un cittadino di Douma, una delle città del sobborgo a est di Damasco in mano ai ribelli e sotto assedio dal 2012, sul Daily Mail.
Pare che anche la Russia, ufficialmente, abbia sostenuto la tregua umanitaria e che avrebbe aiutato l’evacuazione dei civili dove possibile, le testimonianze però sembrano mostrare una realtà diversa.
Unimamme, voi cosa ne pensate?
Noi vi lasciamo con la foto di un piccolo siriano ucciso durante i bombardamenti, vi siete mai chieste cosa fareste se a morire così fossero i vostri, i nostri bambini?
Vi invitiamo a leggere anche la storia di un padre che ha dato un ultimo abbraccio ai figli morti per un precedente attaccon con armi chimiche e l’orribile strage compiuta in Siria mediante armi chimiche.
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