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Attualità

Famiglia dà fuoco ad un ragazzino di 14 anni perché è gay

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valeria bellagamba
Ragazzino abusato (iStock)

Ragazzino picchiato e ustionato dalla sua famiglia perché gay. Una triste storia di abusi e violenze contro un 14enne della provincia di Napoli.

Dopo mesi di schiaffi, pugni e percosse, la famiglia è arrivata perfino a dare fuoco ad un ragazzino di soli 14 anni. Il motivo? L’omosessualità dell’adolescente. Una storia terribile che viene dalla provincia di Napoli e di cui stanno parlando tutti i giornali.

Famiglia dà fuoco ad un ragazzino perché omosessuale

Violenze terribili sono quelle inflitte ad un ragazzino di soli 14 anni dai membri della sua stessa famiglia. Picchiato, seviziato, preso a pugni e schiaffi. La famiglia è arrivata addirittura a dargli fuoco, cospargendogli le caviglie di benzina e hanno acceso la fiamma. Una storia sconvolgente di violenze indicibili, accaduta nella provincia di Napoli. Il motivo per cui il ragazzo è stato aggredito in modo così brutale dai suoi familiari è la sua omosessualità.

Con le percosse e le sevizie i membri della sua famiglia volevano rieducarlo.

Sono stati mesi d’inferno per il quattordicenne, che per fortuna è riuscito a sfuggire alle brutalità chiedendo aiuto. Il ragazzo si è rivolto al numero verde 800.713.713 della Gay Help Line. Tramite il servizio di assistenza e aiuto per omosessuali vittime di discriminazioni e violenze, il ragazzino è scampato alle sevizie della sua famiglia.

Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center, ha presentato un esposto che ha fatto scattare una denuncia presso la polizia, grazie al supporto legale dell’Arcigay di Napoli.

A seguito della denuncia, con il supporto di Miur ed Oscad (Osservatorio contro le discriminazioni della polizia di Stato) e tramite il commissariato di polizia competente, la situazione del ragazzino è stata controllata quotidianamente, fino a quando è stato trasferito in un struttura protetta con provvedimento della Procura di Napoli.

Il Gay Center ha ringraziato il Miur e l’Oscad per il supporto, che ha permesso di salvare il quattordicenne dalla sua famiglia. Ora si attende l’esito delle indagini.

Il Gay Center si aspetta che vengano presi “provvedimenti verso tutte le persone che sono state testimoni o erano informate delle violenze e non hanno denunciato“.

Ogni anno – denuncia il Gay Center – oltre 20 mila persone contattano il Numero Verde Gay Help Line 800713713, di cui oltre 7 mila sono minori e di questi oltre 300 vivono situazioni gravi di violenza familiare, e purtroppo non sanno a chi chiedere aiuto. Quando i ragazzi raccontano quello che vivono a scuola, ai servizi sociali, etc.. le loro storie vengono spesso sottovalutate o in alcuni casi sono gli stessi adulti che dovrebbero tutelarli a esprimere pregiudizi su lesbiche, gay e trans“.

Fabrizio Marrazzo sollecita l’adozione da parte delle istituzioni di “strumenti a tutela dei minori che subiscono violenze anche attraverso una rete di servizi integrati per supportare i giovani e giovanissimi lesbiche, gay e trans“. Questi ragazzi oltre ad essere vittime di bullismo, spesso purtroppo vivono un vero e proprio inferno in casa, che ha spinto anche al suicidio molti ragazzi giovanissimi.

L’omofobia, con episodi di violenza brutale contro gli omosessuali, è un problema molto grave, ancora troppo diffuso.

Che dire unimamme? Non ci sono molte parole.

Purtroppo la vicenda del quattordicenne della provincia di Napoli non è un episodio isolato, proprio due anni fa vi abbiamo raccontato una storia analoga di un ragazzo picchiato e cosparso di benzina dai famigliari perché omosessuale. In quel caso l’episodio accadde in Azerbaigian.

valeria bellagamba

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