Abusi sessuali sui bambini: una donna di origini indiane ha incontrato Maneka Gandhi, ministro per le donne e lo sviluppo dei bambini, per riuscire a cambiare la legge in modo che gli adulti abusati da piccoli possano ancora denunciare i loro aggressori.
Purnima Govindarajulu, che è cresciuta nel sud dell’India prima di trasferirsi in Canada nel 1986, ha raccontato di essere stata abusata dal cugino di suo marito regolarmente tra i 6 e i 13 anni.
“Mi svegliavo ogni notte e lo trovavo seduto vicino a me nel buio. Metteva la sua mano e la sua bocca sulle mie parti intime” ha detto alla BBC Govindarajulu, che adesso lavora come biologa.
Nel 1999 quando suo fratello si è confrontato con l’abusatore ha chiesto delle spiegazioni: “Inizialmente ha negato e poi ha detto ‘sì, l’ho toccata, ma sempre con amore’. Mio fratello gli ha chiesto se toccava sua figlia in quel modo ha risposto ‘certo che no’.
“Mio fratello gli ha chiesto ‘hai toccato altri in questo modo?’ ‘Non sono affari tuoi’ gli ha detto e poi ha aggiunto ‘Alla fine non ho mai usato il mio pene’. Forse stava solo cercando di dirgli che non aveva fatto nulla di illegale” ha detto la signora Govindarajulu.
Nel 2015 ha preso la decisione di esporre la propria storia pubblicamente: “Sono andata alla polizia in Canada, ho detto che volevo aprire un fascicolo ma mi hanno detto che non ne avevano competenza visto che l’abuso era avvenuto in India e tutte le persone coinvolte vivevano lì”.
Così ha lanciato una petizione sul sito change.org per chiedere che la legge possa consentire alle vittime di abuso di denunciare i loro molestatori dopo anni. La sua petizione ha ricevuto più di 120mila firme e la sua causa ha avuto il supporto della ministra Gandhi.
Govindarajulu ha dovuto fare i conti con la resa pubblica della sua storia: i suoi cugini infatti non vogliono più parlare. La sua decisione non ha trovato i favori di suo fratello maggiore che ha detto che avrebbe potuto mettere in imbarazzo il figlio dell’abusatore e sua figlia.
“Ma io dico che qui c’è solo un criminale in questa storia e non sono io“ dice Govindarajulu.
E voi cosa ne pensate? Noi speriamo che Govindarajulu riesca nella sua battaglia, perché il diritto di denunciare abusi subiti non dovrebbe avere tempi di scadenza.
Intanto vi lasciamo con il post che parla di non tacere mai di fronte ad un abuso: i dati italiani sulla pedofilia.
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