Mamma partorisce bimba con sindrome di Down, la sua reazione è unica.
Una mamma americana ha partorito una bella bambina e solo alla nascita si è accorta che la piccola aveva la sindrome di Down, una circostanza che non ha assolutamente fermato la cascata di amore che mamma e famiglia hanno riversato sulla piccola.
Amber Rojas è una mamma del Texas che aveva già quattro figli, quando ha deciso di fare anche il quinto. Sembra incredibile, infatti, perché questa donna all’inizio non aveva in programma di fare figli. Seguiva infatti un programma anticoncezionale, quando è rimasta incinta del suo primo figlio, Xavier. Dopo la nascita del primo figlio, Amber e il marito Frenando hanno pensato che poteva bastare, poi però hanno cambiato idea e hanno deciso di fare un altro bambino e sono arrivati due gemelli.
Sei anni dopo un altro bambino si è unito alla truppa, facendo salire il numero dei figli a quattro e 19 mesi fa un’altra gravidanza è arrivata a sorpresa nella famiglia Rojas.
L’arrivo di un quinto figlio non ha spaventato Amber e il marito Frenando, felici com’erano di un nuovo bimbo o una nuova bimba in casa. Perché questa volta Amber non ha voluto conoscere in anticipo il sesso del nascituro.
Nello stesso tempo la mamma sentiva che quella gravidanza era diversa dalle altre che aveva avuto, pur non sapendo il perché. Anche per questo motivo Amber ha deciso di non conoscere il sesso del bambino che portava in grembo.
A CafeMom ha raccontato che dopo tre gravidanze, essendo questa la quarta e sicuramente l’ultima, dopo aver partorito in tanti modi diversi, voleva lasciarsi una sorpresa. Qualcosa per cui creare un’attesa, soprattutto perché era una gravidanza che non era stata assolutamente programmata.
Così, Amber ha voluto fare una sorpresa al marito e ai suoi quattro figli. Tutti pensavano fosse in arrivo un maschietto, ma si sbagliavano. Amber era incinta di una bambina.
La gravidanza è andata bene, senza problemi. Mamma e bambina erano sane. Nello stesso tempo, Amber ha continuato a pensare che la sua bambina aveva qualcosa di diverso e non riguardava il sesso, anche se non sapeva spiegarselo.
“Pensavo veramente che fosse un bambino – ha raccontato Amber – ma sapevo anche che c’era qualcosa di diverso. Non sapevo perché o come, ma continuavo a dire a mio marito che questo bambino sarebbe stato diverso. La mia gravidanza non era diversa, ma sapevo che qualcosa lo era. Lui continuava a dirmi che era perché non conoscevamo il sesso del bambino“.
Secondo Amber, nonostante la gravidanza fosse come le precedenti, i suoi sentimenti e istinti erano diversi questa volta.
Anche dopo che l’ecografia aveva mostrato che tutto era regolare, e lei sapeva che il bambino stava bene, continuava ad avere la sensazione forte che non riusciva ad allontanare.
Avendo 34 anni ed essendo già in una età a rischio, Amber aveva deciso comunque di non sottoporsi ad ulteriori test. Qualunque sarebbe stato l’esito avrebbe comunque voluto bene al bambino in arrivo e lei e il marito l’avrebbero accolto nelle loro famiglia.
Così, solo al momento del parto, Amber ha scoperto non solo il sesso della bambina ma anche che aveva la sindrome di Down. La donna aveva scelto di partorire in acqua.
Appena cinque minuti dopo il parto Amber si è accorta che la sua bambina aveva i tratti caratteristici dei bambini con sindrome di Down. Per la mamma è stato un momento molto emozionante, tenerla in braccio appena nata, nell’acqua e scoprire che aveva la sindrome di Down.
La bambina è stata chiamata Amadeus, con il diminutivo di Ami. Quando Amber ha scoperto che si trattava di una femmina era così emozionata che per si è dimenticata della sindrome di Down. Poi l’ostetrica le ha confermato che la bambina aveva la sindrome di Down. Amber ha così avuto la conferma di quello che sentiva durante la gravidanza.
Tutti comunque erano entusiasti dell’arrivo della bambina, anche i fratelli.
La piccola Ami dopo il parto è dovuta restare alcuni giorni in ospedale per un intervento per correggere un difetto al cuore congenito nelle persone con la sindrome di Down. La mamma ha dovuto spiegare ai figli più grandi cos’è la sindrome di Down e cosa comporta per la piccola Ami, ma allo stesso tempo ha spiegato loro che non dovevano trattarla in modo diverso.
Amber nel frattempo ha studiato e si è documentata sulla sindrome di Down per dare alla figlia tutte le cure e attenzione di cui avrebbe avuto bisogno.
I fratelli più grandi le hanno chiesto preoccupati se la piccola Ami sarebbe stata oggetto di bullismo quando sarebbe cresciuta. Amber ha spiegato loro che tutti prima o poi veniamo presi in giro, anche se non abbiamo la sindrome di Down. L‘importante ha spiegato la mamma ai figli è che Ami non venga trattata in modo diverso dagli altri e che le altre persone siano educate su come comportarsi con lei, anche se non si può impedire agli altri di essere cattivi.
Purtroppo Amber ha ricevuto commenti indelicati e invadenti sulla figlia, da parte di persone insensibili che non hanno mai voluto capire veramente chi è una persona con sindrome di Down.
L’amore immenso che Ami riceve dalla sua famiglia, tuttavia, compensa queste cattiverie.
“I bambini a cui viene diagnosticata la sindrome di Down vogliono solo essere guardati e trattati come tutti gli altri e si meritano questo diritto“, ha detto Amber convinta, pronta a condividere la sua esperienza e ad insegnare a quelle persone disposte ad imparare. Una esperienza che ha insegnato alla stessa Amber e alla sua famiglia a vedere le cose da un’altra prospettiva e ad amare alla follia la piccola Ami.
Che ne pensate di questa storia unimamme?
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