Unimamme, oggi vi raccontiamo la storia di una giovanissima ragazza madre, anzi una mamma bambina la cui storia torna alla ribalta ad anni di distanza.
Stiamo parlando di Tressa Middleton che ora, a 24 anni, mostra felice la sua piccina, Arihanna, nata dalla relazione avuta con il compagno Darren.
“Ho sentito pura gioia nel momento in cui Arihanna è nata,ci sono stati momenti in cui ho pensato che non avrei avuto altri bambini”.
Tressa ammette di sentirsi in colpa perché la figlia minore è con lei, mentre un’altra figlia, nata quando lei aveva 12 anni è stata data in adozione.
Undici anni fa la donna ha raggiunto le prime pagine quando ha dato alla luce una piccina a soli 12 anni.
Una mamma bambina dunque.
Tressa viveva in un contesto disagiato, la madre era alcolizzata e drogata, organizzava spesso delle feste in cui si ubriacava con gli amici, incurante delle necessità dei 4 figli.
Quando ha compiuto 7 anni il fratello maggiore ha iniziato a molestarla e infine l’ha violentata.
Lei però non incolpa la mamma.
“Amavo mia mamma, lei ha cercato di darci il meglio, ma era in difficoltà”.
Quando Tressa era bambina, tutto ciò che desiderava era avere una routine, una vita il più normale possibile. All’epoca non aveva parlato con la mamma delle violenze sessuali, perché la donna aveva già tanti problemi.
“Dio non voglia che Arihanna debba affrontare ciò che ho subito io, ma se accadesse vorrei che lei sentisse di potermi dire tutto”.
Quando è nata la sua bambina Tressa ha tenuto nascosta l’identità del padre, finché due anno dopo l’ha confidato a un’assistente sociale.
La successiva indagine della polizia ha dimostrato che il padre della figlia di Tressa era il fratello maggiore Jason, nel frattempo diventato diciannovenne.
Il ragazzo è stato messo in prigione per 4 anni.
La bambina però le è stata portata via dalle autorità e i contatti fra di loro a poco a poco sono stati eliminati.
Gli ultimi ricordi della figlia risalgono a quando la bimba aveva 3 anni.
“Non sapevo che quella era l’ultima volta che la vedevo, non mi ha riconosciuto ed era spaventata, continuava a chiamare la mamma, ma non me, la mamma adottiva”.
Successivamente Tressa ha potuto solo scrivere alla figlia, evitando di includere “la mamma ti vuole bene” per non confondere la piccina.
Gli anni successivi all’allontanamento definitivo della figlia sono stati molto duri.
Tressa è sprofondata nella depressione, abusava di droghe e alcol, quando ha toccato il fondo ha iniziato a usare persino l’eroina.
Grazie a una consulenza la ragazza si è disfatta dalle droghe e ha avviato una relazione stabile con Darren Young.
Nel 2012 è rimasta incinta ed entrambi ne erano molto felici, purtroppo ha perso il bimbo tre giorni dopo la morte della mamma, a 41 anni, per polmonite.
“Perdere entrambi nella stessa settimana è stata molto dura“.
Tressa ricorda che la madre era con lei quando era nata la primogenita e non è stato facile non intristirsi quando non c’è stata al secondo parto.
La donna non vede il fratello stupratore dal funerale della mamma, ma porta ancora le conseguenze delle violenze subite.
Ormai sono tre anni che non riceve notizie dalla famiglia adottiva della figlia maggiore, ma continua lo stesso a inviare bigliettini e lettere in occasione delle festività.
La figlia maggiore ha 11 anni e Tressa paventa il giorno in cui conoscerà il suo passato.
“Spero che i genitori adottivi non le dicano che sono rimasta incinta perché Jason mi ha violentata. Non voglio che lo legga sui giornali. Dovrei essere io a dirglielo quando sarà grande abbastanza per sapere”.
Tressa può consolarsi solo con i calchi delle impronte dei piedi della figlia e qualche ciocca di capelli.
“Lei è la prima cosa a cui penso quando mi sveglio e l’ultima la sera. Le voglio molto bene, non posso essere completamente felice senza di lei. Mi spezza il cuore che Arihanna cresca senza conoscere la sorella”ha dichiarato sul Mirror.
La mamma però promette che Arihanna saprà di avere una sorella maggiore, che non la terrà nascosta.
“Spero che un giorno si possano incontrare, questo significherebbe tantissimo per me”.
Tressa ora desidera solo che Arihanna abbia un’infanzia felice, quella che lei non ha mai potuto avere.
La mamma della piccina non vorrebbe che la figlia minore conoscesse il suo triste passato, perché la bimba rappresenta un nuovo inizio.
Quando Arihanna è nata la donna temeva che i servizi sociali gliel’avrebbero portata via, a causa del suo passato.
“Ora quando vedo le ragazzine di 11 o 12 anni non riesco a credere che alla loro età io fossi incinta”.
Tressa è determinata a far avere ad Arihanna ciò che lei non ha avuto e questo, oltre all’amore comprende anche cure, attenzioni e un’istruzione appropriata.
“Voglio che la sua vita sia completamente diversa dalla mia”.
Questa mamma spera anche di potersi iscrivere all’università e laurearsi in psicologia.
Unimamme, voi cosa ne pensate della sua storia?
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