Ancora un episodio di infanticidio: una neonata è stata trovata morta tra i rifiuti. Si cerca la donna che l’ha partorita e gettata via a poche ore dal parto.
Ci sono delle storie che non si vorrebbero mai raccontare, perché vanno contro quella che viene considerata la natura delle cose. Spesso qui centra la solitudine, forse l’ambiente di provenienza, forse ancora la difficoltà di comprendere quello che sta succedendo. Quello che sappiamo è poco: c’è una donna, magari una ragazza, che ha partorito chissà dove. Non sappiamo se sapesse di essere incinta, non sappiamo se la bambina avesse un padre, non sappiamo se la sua famiglia se ne fosse accorta o meno.
Quello di cui invece siamo a conoscenza è che è stato ritrovato un cadaverino, quello appunto di una bambina diventata muta prima ancora di imparare a piangere. Il corpo l’ha visto per primo un operaio della Cavallari Group, una ditta di smaltimento rifiuti di Casine di Ostra in provincia di Ancona, nella Marche, che stava controllando la raccolta differenziata sul rullo trasportatore.
Ad un certo punto, come nei peggiori film dell’orrore, è apparso il corpo di una piccolina, con ancora il cordone ombelicale attaccato. Aveva attorno a sé i resti di una valigia, come se qualcuno avesse cercato di mettercela dentro. Il cadavere era purtroppo martoriato, come se fosse finito dentro la pressa dei rifiuti.
E’ così che è stata trattata questa povera bambina, come un rifiuto. Come qualcosa di cui sbarazzarsi al più presto, senza avere la minima intenzione di poter fare qualcosa per lei. I Carabinieri, allertati subito dai lavoratori della Cavallari, sono arrivati sul posto e con loro il medico legale. Non è possibile per il momento risalire alla sua identità, si sa solo che è di pelle bianca. Solo l’autopsia dirà poi se la piccola era già stata partorita morta e se fosse viva al momento in cui hanno pensato di disfarsene.
Il Pm Stefania Bizzarri – secondo quanto riportano i media locali – ha aperto un fascicolo contro ignoti per infanticidio e soppressione di cadavere e ha disposto il trasporto della piccola salma all’obitorio dell’ospedale di Torrette. Qui verrà appunto eseguita l’autopsia per capire le cause della morte, mentre nel frattempo si cerca la donna che l’ha partorita.
Noi di Universomamma vogliamo ricordarvi che se siete delle mamme in difficoltà e non volete il vostro bambino, esistono le culle per la vita. Si tratta di un luogo protetto in cui si può lasciare il bambino una volta nato affinché possa essere accudito e successivamente adottato. Nelle Marche ce ne sono 3: ad Ancona (Ospedale Salesi Via Corridoni 11), Fabriano (Ospedale E. Profili
Via Stelluti Scala, 26) e Senigallia alle Monache Benedettine (c/o Monache Benedettine
Via dell’Angelo, 6 (dietro la casa per gli anziani dell’opera pia). Sappiate che non siate sole e che una soluzione si trova sempre.
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