L’asilo più bello del mondo: dove i bambini sono liberi. Si trova in Giappone.
Tutti sappiamo che i bambini hanno bisogno di spazi ampi, liberi e sicuri, in cui giocare, muoversi, correre, esprimere la loro creatività senza costrizioni. Spazi in cui stare anche a contatto con la natura. Una condizione importante, che aiuta i più piccoli a crescere, imparare a conoscersi e conoscere il mondo esterno e relazionarsi con esso e con gli altri.
Perché tutto questo accada, occorrono dei luoghi che siano accoglienti e a misura di bambino. De luoghi appositamente studiati per loro. Ed è quello che ha ideato l’architetto giapponese Takaharu Tezuka quando ha progettato e realizzato l’asilo più bello del mondo.
I bambini devono essere liberi di giocare, creare, inventare, correre, arrampicarsi, cadere anche. Tutte attività che sono importanti per il loro sviluppo, che li aiutano a crescere, a rapportarsi con il mondo e ad avere fiducia in sé stessi. Più si muovono, poi, meglio è, perché l’attività fisica, lo stare all’aria aperta, muoversi e correre, li aiuta a stare in salute e previene l’obesità, il male dei nostri tempi, pericoloso nei bambini.
Per fare tutte queste cose insieme e magari imparare, si deve cominciare dalla scuola e l’asilo o scuola dell’infanzia, è il posto giusto per farlo. Nei primi anni di vita i bambini imparano molto e quello che riescono ad imparare potrà influenzare in modo importante la loro vita futura. Per questo è fondamentale che i bambini trascorrano le loro giornate in luoghi sani e positivi, dove c’è tanto da imparare e dove ci si diverte nel farlo, luoghi che in un clima di gioia e in un ambiente sicuro aiutano i bambini a sviluppare la loro personalità.
A creare un asilo che corrisponda a queste caratteristiche ci ha pensato il geniale architetto giapponese Takaharu Tezuka che con il suo studio ha progettato e realizzato un asilo che si adatta alle esigenze del bambino (e non viceversa, come spesso è accaduto). Un edificio con una struttura ampia, a forma circolare e senza barriere, dove i bambini possono addirittura correre sul tetto. Si tratta del Fuji Kindergarten, si trova appena fuori Tokyo e può essere definito l’asilo più bello del mondo, con alcune innovazioni importanti nel campo dell’architettura per l’infanzia che influenzeranno molto probabilmente anche altre future esperienze.
L’asilo di Tokyo è circondato dal verde e ci sono anche alcuni alberi inglobati nell’edificio, per dare ancora più leggerezza all’asilo e per favorire quanto più possibile il contatto dei bambini con la natura, anche in una città tutta traffico, grattacieli e strade super trafficare come Tokyo. Un progetto che sulla carta poteva sembrare impossibile è invece è diventato realtà.
L’asilo ha una grande forma ovale ad anello con un prato al centro, come cortile interno. La forma circolare è importante, perché dà un senso di infinito. La struttura ha un ampio tetto a terrazza in legno, protetta da ringhiera, dove i bambini possono scorrazzare, correre, rincorrersi, senza nessun pericolo, o almeno senza quelli che potrebbero presentare edifici del genere.
L’architetto Takaharu Tezuka crede, infatti, che i bambini vanno lasciati liberi, anche di cadere e di farsi male, entro certi limiti. I bambini devono potersi fare anche delle piccole ferite. Perché tutto questo serve alla loro crescita e all’acquisizione della fiducia in sé stessi. Tezuka spiega in un Ted Talks del 2015 che i bambini vanno lasciati fare i bambini, vanno lasciati liberi di sbagliare e di cadere, anche di farsi piccole ferire. E soprattutto i genitori non devono essere troppo protettivi.
Addirittura nel cortile interno, sotto le scale che portano al tetto, l’architetto ha fatto posizionare della terra, sia dove appoggiare le scale per accorciarle, sia per far giocare i bambini, e farli sporcare. Alcuni scivoli sono stati posizionati alle uscite antincendio.
L’importanza degli spazi aperti è sottolineata anche nella parte interna dell’edificio, dove si svolge l’attività didattica e dove si trovano le classi dei bambini, che non sono divise da pareti. Tutto è aperto e rumoroso, tra le varie classi. Secondo l’architetto giapponese, infatti, il rumore è importante perché mettere i bambini in una stanza chiusa e silenziosa li rende nervosi. Una volta al mese, poi, i bambini guidati dagli insegnanti riorganizzano gli spazi dell’asilo, spostando scatole in legno leggero multi funzionali che arredano gli spazi.
Tutto è un gioco e tutto è progettato per essere armonioso e a misura di bambino. L’architetto Tezuka si è fatto aiutare dai suoi figli piccoli nell’ideazione della struttura: “Pensa come un bambino”, se vuoi che qualcosa sia realizzato a misura di bambino.
Le sbarre delle ringhiere, poi, proteggono i bambini dal rischio di cadute, ma sono distanziate una dall’altra in modo da consentire ai bambini di infilarci le gambe e farle penzolare, come fanno gli scimpanzé. L’asilo, insomma, è strutturato in modo da incoraggiare il comportamento “animale” e istintivo dei bambini, a cominciare dagli alberi attorno ai quali è stato costruito l’edificio, che i bambini prendono di assalto per arrampicarcisi sopra, proprio come delle scimmiette.
Nella foto sopra i bambini indossano delle curiose cuffie imbottite, si tratta di misure di protezione contro i terremoti, che in Giappone sono piuttosto frequenti. Questi singolari copricapi proteggono la testa dei bambini dall’eventuale caduta di oggetti.
Per agevolare la socialità tra bambini, l’architetto Tezuka ha posto un piccolo lavabo in ogni classe, dove i bambini si radunano per lavarsi le mani e chiacchierare, come facevano una volta le donne giapponesi quando andavano al pozzo a prendere l’acqua. Per Tezuka è un aspetto importante, in una società come quella di oggi in cui bambini si parlano troppo spesso attraverso i computer.
L’asilo Fuji è stato realizzato nel 2007 ed è gestito dall’architetto Takaharu Tezuka e da sua moglie. Altre caratteristiche dell’asilo più bello del mondo.
Vi piace questo asilo unimamme? Che ne pensate?
Una struttura simile, nella gestione degli spazi, nell’apertura all’esterno e nella contaminazione con elementi naturali è la “scuola intorno all’albero” di Renzo Piano, un edificio costruito proprio intorno ad un albero, all’insegna sostenibilità ambientale e con attenzione alla educazione ecologica. Un edificio con uno spazio riservato ai bambini, ma per il resto aperto alla comunità, anche sul tetto, dove ci sarà una terrazza per osservare le stelle. Un progetto dunque molto simile a quello giapponese e che verrà realizzato entro due anni a Sora, in provincia di Frosinone.
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