Alfie Evans: i genitori si appellano alla Corte europea dei diritti umani. Continua la battaglia.
Tom e Kate i genitori del piccolo Alfie non vogliono arrendersi per nulla al mondo e dopo aver perso tutti i gradi di giudizio nel Regno Unito contro la decisione dei medici di staccare la spina al loro bambino gravemente malato, hanno fatto ricorso alla Corte europea per diritti dell’uomo di Strasburgo.
Continua la lotta di Kate James e Tom Evans per scongiurare che i medici interrompano le cure al piccolo Alfie, il bambino inglese di 22 mesi che da quasi un anno è in coma a causa di una condizione neurologica degenerativa, di cui però i medici non sanno spiegare le origini.
Alfie è ricoverato all’ospedale Alder Hey Children’s Hospital di Liverpool, attaccato al respiratore e al sondino nasogastrico, che lo tengono in vita. Il bambino è in coma profondo, ogni tanto apre gli occhi, sbadiglia o muove impercettibilmente le mani, ma secondo i medici si tratta solo di riflessi. I danni cerebrali che ha subito non gli permettono alcuna autonomia né di movimento né di respiro. Per questo motivo Alfie è attaccato alle macchine, perché la macchine stimolano quella attività cerebrale fondamentale per respirare.
Per Alfie secondo i medici non ci sono più speranze, ecco perché l’ospedale ha detto ai genitori che era arrivato il momento di staccare la spina, per dare una morte dignitosa al bambino.
I genitori, comprensibilmente, si sono opposti con tutte le forze a questa drastica decisione. Ne è nato uno scontro di difficile soluzione. La vicenda è finita in tribunale e i giudici di primo grado e appello hanno dato ragione all’ospedale.
I genitori di Alfie hanno tentato di presentare ricorso alla Corte Suprema di Londra, ma questa lo scorso 20 marzo lo ha respinto senza nemmeno esaminarlo, giudicandolo inammissibile. Secondo i giudici, infatti, il ricorso alla Corte Suprema non aggiungeva nulla a quanto accertato nei precedenti gradi di giudizio e non sollevava una questione giuridica di interesse generale.
Tom e Kate non si sono arresi, ma sono andati avanti nella loro battaglia, portando il caso davanti alla Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo. La Corte ha confermato alla stampa di aver ricevuto il ricorso dei genitori di Alfie, accompagnato dalla richiesta di fermare l’interruzione delle cure al bambino. Secondo i medici dell’ospedale Alder Hey Children di Liverpool, invece, ulteriori cure mediche per il bambino sarebbero inutili.
Dalla Corte di Strasburgo hanno fatto sapere che i giudici stanno esaminando le questioni relative al caso del piccolo Alfie Evans, ma devono ancora decidere.
La Corte ha anche ricevuto una richiesta di provvedimento cautelare per sospendere le cure mediche ad Alfie. “La corte sta ancora considerando questa richiesta.”
L’ospedale Alder Hey in una nota ha dichiarato con un comunicato stampa che i genitori di Alfie hanno fatto ricorso alla Corte di Strasburgo sostenendo che i diritti sanciti dagli articoli 14 e 8 erano stati violati nei loro confronti.
“La nostra priorità – ha detto l’ospedale – è continuare a fornire ad Alfie la migliore assistenza possibile“.
I genitori di Alfie vogliono portare il loro bambino all’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma per nuove cure. In alternativa, i genitori vorrebbero portare il bambino a casa, pagando di tasca propria l’assistenza domiciliare ma nemmeno questa richiesta è stata accolta.
Intanto, i sostenitori della coppia, che si sono radunati attorno al gruppo Facebook Alfies Army, continuano a sostenere e mandare messaggi di incoraggiamento ai genitori di Alfie.
Mentre il papà di Alfie è diventato furioso a seguito delle affermazioni fatte dai medici che hanno in cura suo figlio e pubblicate sull’Echo di Liverpool. Alla domanda sul perché alcune immagini mostrassero il piccolo Alfie rispondere agli stimoli e sorridete, i medici dell’ospedale Alder Hey hanno affermato che in alcuni casi si tratta di vecchie immagini, risalenti all’epoca antecedente il ricovero in ospedale del bambino o i primi giorni del ricovero, prima che le condizioni di Alfie si aggravassero.
Riguardo, invece, alle immagini più recenti, i medici hanno spiegato che i bambini nelle condizioni di Alfie possono avere ancora un buon aspetto e si possono vedere alcuni movimenti, ma il loro cervello è distrutto. Durante il giorno Alfie viene spostato, toccato, mosso, esposto alla luce e questo può dare la sensazione che stia rispondendo agli stimoli, ma è un’illusione. I movimenti del bambino sono solo riflessi e non risposte agli stimoli, ripetono i medici.
Affermazioni che hanno mandato su tutte le furie Tom Evans che ha pubblicato su Facebook altre foto del figlio con gli occhi aperti e un video di cui riportiamo il link:
https://www.facebook.com/groups/alfiesarmy/permalink/553481395037209/
I sostenitori della coppia hanno lanciato una petizione all’ospedale per convincerli a rilasciare il bambino che ha già raccolto più di 200 mila firme e una raccolta fondi per sostenere la famiglia con tutte le spese.
Difficile commentare questa tragica storia, unimamme. Voi che ne pensate? Siete anche voi dell’idea che si potrebbe tentare un’altra strada?
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