Muore di morbillo, una giovane mamma lascia una bimba di 2 anni. La tragedia a Catania.
Nonostante il decreto sui vaccini obbligatori abbia fatto risalire le coperture vaccinali, almeno per i bambini, l’epidemia di morbillo continua colpire in Italia e, purtroppo, anche a fare vittime. Lo scorso 26 marzo una giovane donna di 25 anni, mamma di un bambino di 2 anni, è morta a causa del morbillo all’ospedale Garibaldi di Catania. La donna era stata ricoverata il 23 marzo, poi le sue condizioni sono precipitate.
Si tratta del terzo caso in sei mesi nella città siciliana. Un anno fa, a settembre 2017, era morto a causa del morbillo, un uomo di 42 anni affetto da una grave malattia immunodepressiva. Mentre il 22 gennaio scorso sempre a Catania era morta una ragazza di 27 anni.
Molti adulti il morbillo lo hanno preso da piccoli, senza particolari conseguenze, e tendono a sottovalutarlo, Ma si tratta di una malattia infettiva, altamente contagiosa, che può provocare la morte di una persona su 2000 e lasciare gravissime conseguenze, come sordità o encefalite. Insomma, è vero che molti di noi il morbillo lo hanno preso da bambini e non è successo niente, ma c’è anche chi c’è morto e non può raccontarlo o chi è rimasto gravemente invalido.
Il vaccino contro il morbillo viene somministrato con il vaccino trivalente MPR (morbillo, parotite, rosolia) o quadrivalente MPRV (morbillo, parotite, rosolia e varicella) ed è sicuro, con conseguenze avverse molto rare e non mortali (una reazione allergica ogni un milione di dosi). Quindi l’unico rimedio contro questa malattia insidiosa è solo il vaccino. Il morbillo infatti non è curabile, vengono trattati solo i sintomi, come la febbre alta, poi si deve aspettare che passi. La malattia, pericolosissima nei neonati (che non possono essere vaccinati, la prima dose infatti si somministra a due anni) e nelle persone malate o immunodepresse, può essere letale anche nelle persone sane, ad esempio a seguito di una grave insufficienza respiratoria causata dalla polmonite da morbillo.
Le persone morte o che hanno subito gravi conseguenze a causa del morbillo non erano vaccinate o avevano ricevuto solo una dose di vaccino oppure erano immunodepresse (persone non vaccinabili).
L’epidemia di morbillo ha fatto un’altra vittima in Italia: una giovane mamma di 25 anni di Catania, che lascia una bambina di appena due anni. Un dramma nel dramma, che ha suscitato la rabbia di molti medici e studiosi proprio perché il morbillo si può evitare con il vaccino.
Non sappiamo se la giovane donne fosse stata vaccinata, anche con una sola dose (esistono, infatti, seppure molto rari anche i casi in cui il vaccino non funziona: si parla di fallimento vaccinale e può riguardare alcuni individui). In ogni caso, se la ragazza fosse stata vaccinata, ma soprattutto se lo fossero state in modo adeguato le persone intorno a lei, il morbillo non l’avrebbe uccisa.
La giovane di Catania è la terza vittima del morbillo in Italia dall’inizio dell’anno. Vi abbiamo già riferito del caso dell’uomo di 41 anni morto a Sanremo a gennaio. Poi c’è stato anche un altro caso mortale, sempre a Catania e sempre di una donna giovane, una 27enne.
Maria Concetta Messina, questo il nome della giovane mamma, era arrivata all’ospedale Garibaldi di Catania il 23 marzo scorso. La donna è stata tenuta prima in osservazione nell’astanteria del pronto soccorso, poi è stata ricoverata all’Osservazione breve intensiva. Le sue condizioni tuttavia sono precipitate, fino al ricovero nel reparto di rianimazione.
La 25enne è morta per complicanze lunedì 26 marzo. La notizia è stata diffusa oggi dal quotidiano La Sicilia.
Sconcerto e disperazione hanno colto i familiari, che non avrebbero mai immaginato un simile esito. Tanto che la madre ha accusato i sanitari: “«Me l’hanno ammazzata. Mia figlia è entrata per il morbillo ed è uscita morta. Le hanno prestato le cure, non dico di no, ma poi per me c’è stata negligenza. È rimasta buttata su una barella per ore ed ore assieme ad altre persone che avevano il morbillo nella stessa stanza. È possibile che si sia aggravata in così breve tempo?”. Secondo la madre della donna non può essere stato il morbillo a ucciderla. La famiglia ha sporto denuncia e i carabinieri hanno sequestrato le cartelle cliniche.
La giovane mamma era malata già da una settimana. Le erano stati somministrati paracetamolo e antibiotici, per le bolle in bocca e la febbre alta. A quanto pare il morbillo non sarebbe stato diagnosticato subito. Poiché la febbre non scendeva, la donna è andata al pronto soccorso. La 25enne lascia il marito e una bambina di 2 anni.
A seguito della morte per morbillo della giovane mamma è intervenuto su Facebook il prof. Roberto Burioni, ricordando l’importanza delle vaccinazioni:
“Una ragazza di 25 anni, madre di una bimba di due anni, è morta di morbillo, una malattia che nei paesi civili, dove tutti vaccinano i figli e si vaccinano, non esiste. In Italia, purtroppo, le coperture sono state per molti anni, nell’indifferenza generale, a livello del terzo mondo e siamo la vergogna dei paesi sviluppati, tra i quali abbiamo il poco invidiabile primato del numero di casi.
Il morbillo, alla faccia dei somari che sostengono sia una malattia innocua, è mortale in un caso su 2000 anche in persone perfettamente sane, spesso a causa di una gravissima polmonite; in un caso su mille causa una encefalite che in un caso su 4 lascia per sempre i bambini e gli adulti sordi, ciechi o con altre gravi lesioni permanenti. Non abbiamo cure specifiche per questa malattia, ma abbiamo un vaccino che è efficace nel 98% dei casi e dove viene utilizzato in maniera estesa fa letteralmente scomparire la malattia.
Gli effetti collaterali gravi della vaccinazione sono così rari che è difficile calcolarne l’incidenza. In ogni caso meno di un caso su un milione, come a dire che il rischio maggiore si corre nel tragitto in auto da casa al centro vaccinazioni. Quindi da una parte un vaccino sicurissimo, dall’altra una malattia terribile. Eppure qualcuno incredibilmente sceglie di non vaccinarsi e di non vaccinare i propri figli.
In un paese civile, dove – obbligo o non obbligo – tutti si vaccinano e dove tutti vaccinano il morbillo non esiste, non ci sarebbe una bambina di due anni orfana della madre. In un paese civile questa donna sarebbe ancora viva, perché il morbillo non circolando non l’avrebbe potuta infettare.
Purtroppo è morta, e non potrà più smentire quelli che su Facebook affermano ‘io l’ho avuto e non mi è successo niente'”.
Dall’inizio del 2018 sono morte in Italia tre persone a causa del morbillo: un uomo di 41 anni e due ragazze di 27 e 25 anni. Furono 4 nel 2017 (tre bambini e un adulto).
L’ultimo bollettino aggiornato di Epicentro sul al Sistema nazionale di sorveglianza integrata morbillo e rosolia risale a febbraio.
Dal 1° al 31 gennaio sono stati segnalati 164 casi di morbillo in 12 Regioni italiane. Oltre l’80% dei casi è stato segnalato da 4 Regioni: Sicilia, Lazio, Calabria e Liguria. Con la Sicilia che ha l’incidenza più elevata. L’età mediana è stata 25 anni. Il 93% circa dei casi era non vaccinato o aveva ricevuto solo una dose. Il 40% ha sviluppato almeno una complicanza, mentre oltre la metà è stato ricoverato. All’epoca il bollettino segnalava ancora il decesso di due persone, non vaccinate, morte per insufficienza respiratoria, complicanza del morbillo.
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