Una mamma che ha affrontato un aborto spontaneo spiega perché i pesci d’aprile sulla gravidanza non sono divertenti.
Una settimana dopo un aborto spontaneo Kayla Lee Welch ha deciso di condividere su Facebook un messaggio per mostrare cosa si prova davvero a perdere un bambino.
La donna fa riferimento, in modo particolare, alla giornata del pesce d’aprile e sul fatto che le persone non dovrebbero scherzare sulla gravidanza perché tante donne magari stanno lottando per concepire oppure stanno affrontando un aborto.
“Questo è il motivo per cui il pesce d’aprile non è divertente.
Questo è il motivo per cui non è divertente mentire e fare battute sulla gravidanza.
Questo è come appare un aborto spontaneo.
Una settimana fa ho cominciato ad avere delle macchie. Mi sono convinta che era normale perché avevo avuto la stessa cosa con Keegan. Questa volta non lo era.
Ho evitato di stendermi per andare a letto perché nel momento in cui colpisco il letto sono sola con i miei pensieri.
Il mio cervello ha finalmente smesso di distrarsi dall’altra cosa che mi spezzava il cuore.
Tutto quello che posso fare è piangere. I miei occhi sono così gonfi e scuri che sembra di più che mi si sia spezzato il cuore.
Piangere così tanto da stordirsi e non sentire più niente. Essere così arrabbiata a turbata da tutto da non essere in grado di spiegare perché.
Cercare di essere felice per il fatto che tuo figlio non conoscerà altro che amore. E il fatto che ti manchi così tanto qualcuno che non hai mai incontrato.
Questo è un dolore che nessuno può descrivere. Perché come puoi portare il lutto per qualcuno che non hai mai incontrato?
Per favore pensateci due volte prima di postare pesci d’aprile sulla gravidanza.
Perché ciò che è divertente per voi per un paio di secondi spezza il cuore di qualcun altro per l’eternità.”
Proprio il 1 aprile 2017 Kayla ha scoperto di aver avuto un aborto spontaneo e quindi ha pubblicato queste riflessioni nella speranza che le persone ci pensino due volte prima di postare finti annunci di gravidanza durante questa giornata.
Il suo post è diventato virale ottenendo 49677 Like e 105297 condivisioni.
Ora è trascorso un anno dal suo appello e Kayla è incinta, ma non dobbiamo dimenticare le sue parole.
Molte altre mamme sono state solidali con lei.
Una donna, per esempio, ha scritto: “Penso che tu ed io abbiamo avuto un aborto spontaneo questa settimana. Mi spiace per la tua perdita, non è divertente, non è uno scherzo”.
Un’altra ha commentato:“ho avuto 11 aborti spontanei, il mio cuore soffre e si spezza ogni giorno”.
Un’altra: “ho perso il mio bambino al 5° mese di gravidanza nel 2008. Non lo superi mai, impari a farti passare il dolore al cuore e quella sensazione di vuoto per il resto della vita”.
Naturalmente c’è anche qualcuno che non ha colto il significato del messaggio di Kayla.
Un certo Garrett, per esempio, ha scritto: “la mia ragazza ha avuto un aborto spontaneo, sto scherzando, non è un fallimento come te”.
Altri utenti però l’hanno subito criticato per il suo intervento: “non riesco a credere che persone come te esistano davvero, hai così tanto odio nel tuo cuore da ferire qualcuno che nemmenno conosci e in modo particolare in un periodo come questo”.
Qualcun altro invece è polemico circa il messaggio di Kayla:
“a nessuno interessa se tu vieni innescata o no, è un gioco. Se hai un problema con questo gioco non farlo, non sta a te decidere cosa possono fare o non fare le persone. Quando vedi questo gioco ne sei rattristata per la tua esperienza, non deve essere il lavoro degli altri farti da scudo dal dolore. Se vedi qualcuno postare questo gioco togligli l’amicizia, non devi farne un grande caso. Questo gioco non ha lo scopo di offenderti”.
Un altro utente aggiunge: “non voglio sembrare cattivo, ma non sei l’unica persona ad avere perso un bambino, non importa quello che diciamo o facciamo, loro continueranno ad usare lo scherzo del Primo d’Aprile, perché non ti scolleghi dai social media per un giorno?”.
Un altro punto di vista è quello di una donna: “è triste che le persone agiscano come se si trattasse di uno scherzo e il resto della società invece rimanga in silenzio come se fosse un tabù. Le persone devono comprendere che questa è una cosa reale e che accade a tante persone. Gli aborti spontanei non dovrebbero essere qualcosa di cui le donne si devono vergognare e su cui dovrebbero tacere. Guardate quanti hanno commentato sulla loro perdita. Guardare quante persone condividono parte della stessa storia”.
Forse conoscerete 5 verità sull’aborto spontaneo che spesso non vengono dette, a ogni modo il 15- 25% delle gravidanze finisce con un aborto spontaneo e una donna su 4 sperimenta l’aborto nel corso della sua vita. Nonostante queste alte percentuali molte donne non parlano delle loro esperienze.
Nel caso di Kayla però, lei ha avuto la fortuna di avere la sua famiglia a sostenerla.
Sua mamma infatti ha scritto: “salve a tutti, sono la mamma di Kayla, prima di tutto voglio dire a tutte coloro che hanno sofferto per una perdita che stiamo pregando per voi, poi a coloro che stanno inviando preghiere, grazie mille. Per me è fantastico vedere donne unirsi e aiutare a sostenersi, ed essere presenti l’una per l’altra, continuate a farlo e questo potrà magari salvare la vita di qualcuno.”
Unimamme, voi cosa ne pensate di questo messaggio?
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