Una mamma ha scoperto che aveva conficcato nella schiena un ago da epidurale, era lì da 14 anni.
Mamma con un ago nella schiena per 14 anni: cosa è accaduto davvero
Amy Brigh è una mamma che ha dato alla luce il suo ultimo figlio, il piccolo Jacob, nel 2003, con un parto cesareo presso il Naval Hospital Jacksonville.
Tutto sembrava essere andato per il meglio ma dopo qualche tempo Amy ha iniziato ad avvertire forti dolori alla schiena e alla gamba sinistra.
I dolori non si sono attenuati nei 14 anni seguenti “era come fuoco, come un attizzatoio vicino al mio coccige, poi a volte scendeva giù sul lato sinistro della mia gamba fino al polpaccio e poi ancora più giù fino al piede”.
I medici le hanno detto che si trattava di qualcosa alla schiena, ma nel 2017, dopo una tac ha scoperto che il suo dolore cronico era causato da un piccolo pezzo di ago che si era rotto durante l’epidurale e si era alloggiato nella sua spina dorsale dal 2003.
Naturalmente la donna è rimasta sconvolta nell’apprendere dell’ago, visto che nessuno glielo aveva detto dalla nascita del figlio.
Il suo avvocato Sean Cronin, dichiara: “sono senza parole che nessuno abbia informato la mia cliente”.
L’ago è lungo 3 cm. e si trova conficcato per 3/4 dentro un osso della sua spina dorsale.
Dal momento che l’ago si trova lì da così tanto tempo ha causato un danno permanente al nervo. I medici hanno informato Amy che ora è molto rischioso rimuoverlo, questo vuol dire che lei dovrà trascorrere il resto della sua vita assumendo farmaci e prendendo medicine per diminuire il dolore causato.
Ora Amy e il suo legale hanno intentato una causa contro l’ospedale per aver fallito nel fornire alla donna l’anestesia correttamente. L’ospedale quindi avrebbe fallito nel somministrarle cura e trattamento, a inserirle l’epidurale, a rimuovere l’ago e nell’informare Amy di quanto accaduto.
Forse conoscerete le nuove raccomandazioni sul momento giusto per fare l’epidurale durante il parto.
Amy e il suo legale hanno inviato la denuncia al governo federale per negligenza, frode, occultamento da parte dello staff, al momento però il Dipartimento di Giustizia ha declinato qualsiasi commento.
C’è da sottolineare che lo staff medico oltre a non aver informato Amy di quanto accaduto ha anche mancato di riportarlo nei rapporti dell’ospedale.
In una normale epidurale un ago viene inserito nella spina dorsale per iniettare l’anestetico. Nel caso di Amy il medico ha incastrato l’ago attraverso il canale spinale e nella spina dorsale.
Secondo l’avvocato della donna il personale medico doveva essere al corrente di quanto accaduto perché l’anestesiologo controlla sempre la procedura per accertarsi che l’ago sia presente. Non era possibile che nessuno non si accorgesse che un terzo dell’ago era mancante.
“Avrebbero dovuto comunicarglielo, registrarlo nei registri, rimuoverlo chirurgicamente. Hanno scelto invece di guardare da un’altra parte e di lasciarla in quelle condizioni” ha dichiarato l’avvocato di Amy.
Amy, la vittima di questo caso di malasanità in America, raccontato su The Stir, aggiunge che la sua vita è stata completamente sconvolta da questo dolore cronico.
Non riesce nemmeno a seguire una partita del figlio sugli spalti a causa delle fortissime fitte di dolore alla schiena.
La fisioterapia due volte la settimana non sortisce grandi effetti e le medicine contro il dolore la lasciano apatica.
“Se avessero avuto un po’ di umanità avrebbero dovuto dire: hey, ci dispiace, abbiamo fatto un grave errore, ora ripariamolo, ma invece hanno scelto di non dirle niente”.
Unimamme, cosa ne pensate di quanto accaduto a questa donna?
Noi vi lasciamo con un approfondimento su come l’epidurale potrebbe prevenire la depressione post partum.