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L’appello di una mamma di due bambini autistici è da “standing ovation”

Published by
Maria Sole Bosaia

La mamma di 2 bambini autistici ha scritto una lettera intensa e commovente. 

Jennifer Jeppson è la mamma di 2 bambini con autismo, di 4 e 6 anni

La mamma di 2 bambini autistici e il suo appello per le altre mamme

Questa mamma, in occasione della giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo, ha pubblicato su Instagram un appello per tutte le mamme “normali“.

Eccolo tradotto per voi:

“Per la mamma senza bisogni speciali

Mi viene frequentemente chiesto cosa possono fare le altre mamme per sostenere le loro famiglie con bisogni speciali. Nella mia esperienza, ecco cosa ho pensato di recente.

1- per favore non mettetemi sul piedistallo della pietà. Quel “non potrei fare quello che fai tu tutti i giorni o impazzirei” o “Sono fortunati ad avere te perché io non potrei farlo”. So che quei commenti non hanno un intento malvagio. Davvero, lo so. Ma francamente non ho mai sentito che occuparsi e aiutare i nostri bambini fosse una scelta, è sempre stato qualcosa che DOVEVAMO fare. Quindi l’abbiamo fatto. Non sono come i corsi extra o la little league dove bisogna fare una scelta se essere coinvolti è qualcosa che i nostri bambini hanno bisogno di provare nella vita. Quei commenti ci fanno sentire soli a volte. Magari dire: “ammiro profondamente quello che fai per i bambini” o “sono molto fortunati ad avere una mamma che li ama così tanto”. Basta renderlo positivo.

 

2- Fate. elo. Organizzate un pranzo, inviate un messaggio, invitatemi per una serata tra ragazze. Se vi è mai venuto in mente di contattare un amico o un famigliare genitore di bambini con bisogni speciali fatelo.  La mia vita è così paludosa che sono grata che chiunque cerchi di contattarmi. Alle volte posso essere così esausta che non riesco nemmeno a pensare di mantenere un’amicizia. Non è che non voglia ma è difficile. Contattatemi e fatelo.

3- datemi il beneficio del dubbio. Se mi dimentico di mandarvi un grazie, sono lenta a richiamarvi o rispondere a un messaggio, è la conseguenza di quanto sono sopraffatta.  Se sono silenziosa a cena o sembra arrabbiata sto solo facendo del mio meglio per soffocare le mie tenere e crude emozioni.

Prometto di farlo anch’io.

4- Qualche volta sono gelosa. Sono gelosa della vostra vita libera da terapie e dottori e di incontri a scuola e valutazioni. Sono grata che voi non trascorriate ore al telefono combattendo con le compagnie d’assicurazione o ore a riempire le loro scartoffie.

Anche voi siete impegnate. So che anche voi avete le vostre cose dure. Ma spero che voi abbiate una scelta se essere impegnate con le lezioni ecc… questo è una benedizione.

Il fatto che i vostri bambini possano fare delle cose è una benedizione che non dovreste dimenticare facilmente.

Presto ci saranno altri aggiornamenti. Lasciate i vostri suggerimenti nei commenti.”

Il messaggio di questa mamma che si firma the autism mom è stato pubblicato su Instagram è stato ripreso da diversa media locali.

Tante mamme hanno commentato entusiasticamente:

  • una ha scritto: “si si si, se avessi saputo come condividere tutto questo l’avrei fatto. L’hai detto magnificamente.”
  • un’altra ha scritto: “ha preso le parole direttamente dalla loro bocca.”
  • un’altra ancora ha scritto: “Hai spiegato tutto così eloquentemente e con gentilezza mentre lo mantenevi reale, è tutto molto accurato ma il primo e l’ultimo punto sono da standing ovation“.

Jennifer, la mamma in questione ha poi commentato su Popsugar: “volevo e voglio condividere la realtà di come l’autismo influenzi non solo due bambini ma un’intera famiglia. All’inizio pensavo di postare troppo circa l’autismo sulla mia pagina personale, volevo documentare e condividere le nostre pietre miliari, le nostre ricadute e qualunque cosa in un posto in cui non mi sentissi censurata. Mentre le loro diagnosi sono sempre le stesse, il modo in cui l’autismo si manifesta in se stesso in Whitaker e Parley è completamente diverso“.

“Quando Whitaker ha ricevuto la sua diagnosi 5 anni fa, ero completamente persa, senza sapere cosa fare o dove iniziare, Paul e io ci sentivamo completamente soli e spaventati. L’aiuto da altri genitori che avevano un figlio con autismo è stato una svolta. Mentre crescevano e Parley riceveva la diagnosi ho avuto l’opportunità di riconnettermi con vecchi amici mentre anche loro affrontavano difficoltà simili alle mie”.

Questa mamma aggiunge ancora:

fare da genitore ai miei figli è stata la cosa più difficile che abbia fatto e anche la cosa che mi ha dato più soddisfazioni. Entrambi siamo d’accordo che non pensavano di riuscire a gestire un bambino con autismo. Sì, avete letto bene. L’autismo era qualcosa di cui sapevo poco, una visione pregiudizievole e l’idea che fosse una delle peggior cose che potessero accadere… Avere dei figli con autismo ha cambiato molto ciò che sono, è difficile spiegarlo a parole. Valuto qualsiasi cosa in modo diverso ora rispetto a prima, è dura quantificarlo. Una delle cose più grandi è il fatto che ora vedo i bambini come individui, a dispetto della diagnosi. Odio quando la prima cosa che dicono dei miei figli sia:”sono autistici”. Sì, lo sono, ma sono molto più di quello“.

Unimamme, voi cosa ne pensate di questo messaggio?

Noi vi lasciamo con la lettera di una mamma di una bambina autistica a uno sconosciuto.

Maria Sole Bosaia

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