I bambini e le faccende domestiche possono andare d’accordo: già da piccolissimi possono aiutare in casa. Vediamo quali compiti possono svolgere a seconda dell’età.
L’aveva già detto Maria Montessori nel suo metodo: i bambini non sono troppo piccoli. Possono infatti fin dai pochi anni di vita aiutare in famiglia, ovviamente sempre in ottica gioco e sotto lo sguardo attento dei genitori. Si tratta di un modo per farli sentire responsabilizzati e più grandi e soprattutto di non farli essere “solo” bimbi. Già la pedagogista aveva elaborato una tabella dei lavori di casa in base all’età.
Io per esempio sono cresciuta con una mamma che in casa non mi ha mai fatto fare nulla (un po’ di colpe ovviamente le ho io) e invece sto cercando di coinvolgere le mie figlie in piccoli lavoretti come per esempio apparecchiare o caricare la lavastoviglie sotto la mia supervisione. Per esempio bagnare i fiori, togliere i piatti da tavola, apparecchiare o anche raccogliere i loro vestiti. Cose semplici, ma che è bene che imparino quanto prima. Quando Vittoria che ha quasi 3 anni mi chiede: “Posso aiutare anch’io?” non dico di no, anche se a volte ci si impiega il doppio del tempo e dovrei fare altre 100 cose.
Penso che in questo modo imparino a cavarsela anche da sole quando per esempio saranno più grandi e dovranno tornare da scuola e mamma e papà magari non ci saranno. Insegnare ai bambini ad essere indipendenti secondo me è una cosa fondamentale: oltre a cavarsela, si tratta di costruire e consolidare la loro autostima.
Non si tratta ovviamente di elaborare una tabella di marcia svizzera in cui i nostri figli devono rigorosamente attenersi a dei compiti, ma semplicemente di un modo per far funzionare meglio la famiglia affinché tutti diano un piccolo contributo, soprattutto quando si è in tanti e c’è bisogno che la casa non si trasformi in un campo di battaglia.