Alfie Evans: fissata la data per l’interruzione delle cure vitali, i genitori tentano di portare il bambino via dall’ospedale. Caos e manifestanti in strada (FOTO&VIDEO).
Sono ora drammatiche per Alfie Evans e la sua famiglia. Ieri il giudice Hayden dell’Alta Corte ha stabilito la data in cui dovranno essere staccate le macchine che tengono in vita il bambino inglese gravemente malato, in coma da molti mesi. La data è stata fissata su richiesta dell’Alder Hey Children’s Hospital di Liverpool, l’ospedale dove il bambino è ricoverato dal dicembre 2016 e che ha stabilito che vanno interrotte le cure perché Alfie non potrà più riprendersi. I genitori, Tom e Kate, hanno ingaggiato un’aspra battaglia legale contro l’ospedale per scongiurare il distacco del loro piccolo dal respiratore e dalle altre macchine che gli forniscono i sostegni vitali, ma hanno perso in tutti i gradi di giudizio, anche davanti alla Corte europea dei Diritti dell’Uomo.
La situazione è precipitata nelle ultime ore.
Alcuni media stranieri hanno reso pubblica la data in cui saranno interrotte le cure per il piccolo Alfie Evans: domani venerdì 13 aprile. Per motivi legali, il giudice dell’Alta Corte aveva vietato la pubblicazione della data, per motivi di privacy del bambino e per tutelare l’ospedale dalle proteste dell’opinione pubblica, con molte persone che in questi mesi si sono mobilitate per Alfie e i suoi genitori, con una massiccia campagna di protesta sui social, ma anche nei luoghi pubblici.
Per scongiurare la morte del figlio, Tom Evans oggi ha provato a portare via il bambino dall’ospedale. Il parere legale del Christian Legal Centre aveva comunicato alla famiglia di Alfie che prima della data e dell’ora del distacco del respiratore avrebbero potuto portare via Alfie dall’ospedale, perché nulla lo tratteneva e perché non era imprigionato. Questo purché al bambino fosse assicurata l’assistenza di cui aveva bisogno, ovvero la ventilazione assistita, quindi i genitori potevano recarsi in ospedale e portare via il bambino con un team medico di loro fiducia e tutta l’attrezzatura necessaria per assicurare i sostegni vitali al bambino.
La lettera del Christian Legal Centre
In serata, il padre di Alfie, Tom si è recato all’ospedale Alder Hey per portare via il bambino, ma è stato bloccato dalla polizia (il video qui sotto).
I genitori di Alfie vorrebbero portare il loro piccolo all‘Ospedale Bambino Gesù di Roma, che aveva dato la disponibilità a prendersi cura di Alfie, così come l’Istituto Besta di Milano.
Il padre di Alfie era entrato nella stanza del figlio e aveva girato un video in cui ribadiva il suo diritto, mostrando i documenti, di portare via il piccolo Alfie dall’Alder Hey Children’s Hospital. Poi rivolto alla videocamera sconvolto Tom aveva detto: “l’Alder Hey ci sta fermando, Alder Hey ha chiamato la polizia per far ‘uccidere’ mio figlio, ha chiamato la polizia per impedirmi di portare mio figlio fuori dall’ospedale“. “Hanno chiamato la polizia per un bambino innocente“.
Nel giro di poche ore davanti all’ospedale si è radunata una folla di manifestanti, al grido di “Release Alfie Evans“, “liberate Alfie Evans!”. Subito è arrivata la polizia, ma la protesta è rimasta pacifica.
Nel frattempo, molti manifestanti hanno pubblicato sui social le dirette video delle proteste davanti all’ospedale, a suon di cori e colpi di clacson.
All’ospedale Alder Hey è arrivato anche l’avvocato della famiglia Evans, accolto dagli applausi della folla.
Tom, Kate e i loro avvocati stanno tentando una mediazione. Dal gruppo Facebook ufficiale Alfies Army invitano a non prestare ascolto alle speculazioni e indiscrezioni che stanno circolando in queste ore. C’è chi ha scritto che al bambino è stato concesso di lasciare l’ospedale, ma non è vero. Saranno i genitori ad aggiornare tutti sui prossimi sviluppi.
In serata, Tom Evans è uscito dall’ospedale per informare i manifestanti della situazione. Ha detto che i suoi avvocati stanno mediando con l’ospedale per lasciare andare via Alfie e che un’ambulanza è pronta per portare via il bambino.
Il papà di Alfie ha detto di aver rimosso dai doveri di cura i medici dell’ospedale di Liverpool, ma ha spiegato che non può prendere il bambino e potarlo via perché se lo facesse la polizia lo ha avvertito che sarebbe stato “arrestato per aggressione“.
“Legalmente possiamo andare – ha detto Tom – ma i medici stanno facendo del loro meglio per fermarci“.
“Non c’è nessun ordine che dice che Alfie non può andare. In realtà, io potrei salire su, prendere Alfie in questo stesso momento e portarlo fuori dall’ospedale… Ma la polizia mi ha detto che se prendo Alfie rischio di essere arrestato per aggressione“.
“Se prendo Alfie, con le responsabilità legali e responsabilità di genitore, mi dicono che verrò arrestato per aver aggredito mio figlio. Dov’è reale questo?”
“La verità è che la responsabilità piena è mia e di Kate e non possiamo prenderlo e portarlo sul nostro pulmino attrezzato con tutte le apparecchiature e con dottori che hanno pieni doveri di cura, e non ce lo permettono“.
“Speriamo che i miei avvocati ci tirino fuori di qui. Potremmo non partire stanotte perché sembra che l’uscita sia bloccata“.
“Ma alla fine del giorno quello che sappiamo è che Alfie è stabile e pronto a partire. Noi abbiamo la piena responsabilità, noi abbiamo rimosso tutti i doveri di cura ai dottori qui“. “Non c’è alcun dottore in questo ospedale che ha ora ha voce in capitolo su mio figlio, a parte l’ambulanza“.
Dopo aver aggiornato i manifestanti, Tom Evans ha chiesto loro di rimanere fuori dall’ospedale e di protestare pacificamente.
I genitori di Alfie sono determinati a portare il bambino in Italia, hanno detto in un secondo annuncio alla folla, pubblicato in un video su Facebook, mostrando i passaporti già pronti. Riusciranno a partire domani mattina?
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