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Attualità

Un pedofilo deve fare terapia dopo il carcere perché non è “guarito”

Published by
Maria Sole Bosaia

Un pedofilo è costretto a seguire un programma clinico perché la permanenza in carcere non l’ha aiutato.

pedofilo in terapia: cosa succede

Possiamo interrogarci se il carcere aiuti davvero i pedofili, di recente una sentenza di un Tribunale ci ha dato motivo di riflettere.

Per la prima volta la Sezione misure di Prevenzione del Tribunale ha disposto un’ingiunzione terapeutica rivolta a un pedofilo, come si legge su Repubblica.

L’uomo era stato arrestato nel 2004 per una violenza ai danni di una bambina, condannato era tornato libero e aveva commesso altri abusi su 2 bambine.

Il pedofilo, ora rinchiuso nel carcere di Pavia, affetto da un ritardo mentale, ha dato il suo consenso alla terapia imposta dai tutori della legge.

Ecco cosa prevede quanto prescritto: “un piano trattamentale che lo porti, attraverso indicazioni di tipo clinico-terapeutico realizzate dagli esperti a prendere coscienza del forte disvalore delle condotte violente in una prospettiva di contenimento degli impulsi sessuali”.

L’uomo deve quindi contattare immediatamente il Cipm (Centro italiano per la promozione della mediazione) del criminologo Paolo Giulini per iniziare un programma clinico terapeutico.

Forse ricorderete che in alcuni Paesi si può scegliere la castrazione chimica.

Il pedofilo, A. P. di 52 anni, ha tenuto una condotta “caratterizzata da continue e sistematiche forme di aggressione sessuale”.

L’ultima violenza sessuale nei confronti di una bambina di 5 anni risale al 2016. Il pedofilo aveva violentato la bimba.

Nel 2009 l’uomo aveva già violentato una piccina di 2, quindi da due anni è detenuto ed è condannato a 4 anni e 4 mesi di carcere.

Il primo arresto è invece sopraggiunto nel 2004 per violenze sessuali verso una bambina che non aveva ancora 9 anni. In virtù di ciò era stato condannato a 3 anni e 8 mesi.

La successiva perizia psicologica aveva decretato: un “patologico discontrollo degli impulsi sessuali, le cui tendenze deviate il soggetto non sempre riesce a fare a meno di assecondare”.

Quando questo pedofilo uscirà dal carcere avrà una sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza per 2 anni e il divieto di frequantare asili, scuole, parchi e altri luoghi in cui ci sono minori.

Unimamme, voi cosa ne pensate di questi provvedimenti?

Giudicate efficace la terapia prescritta?

Noi vi lasciamo con un appronfodimento circa il ritratto del pedofilo.

 

Maria Sole Bosaia

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