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La spirale contraccettiva riduce in fin di vita una giovane mamma

Published by
valeria bellagamba
Spirale contraccettiva (iStock)

La spirale contraccettiva riduce in fin di vita una giovane mamma. Una storia drammatica che viene dall’Australia.

Il dramma di Shannon Hubbard, giovane mamma australiana di 25 anni che per colpa di una spirale contraccettiva ha rischiato di morire ed è rimasta con gravi conseguenze.

Spirale contraccettiva quasi letale per una mamma

La spirale contraccettiva o intrauterina, conosciuta anche come dispositivo intrauterino o IUD (dall’inglese Intra Uterine Device) è uno strumento anticoncezionale intercettivo, che impedisce la fecondazione oppure, se questa è avvenuta, impedisce l’annidamento dell’embrione in utero.

In Australia, sulla Sunshine Coast, una giovane donna di 25 anni, Shannon Hubbard, madre di tre figli, è quasi morta per colpa di una spirale contraccettiva. La donna si era fatta inserire la spirale nell’utero, come metodo anticoncezionale, e si aspettava una piccola perdita di sangue, come accade normalmente. Non aveva la più pallida idea che sarebbe finita in un calvario.

Poco dopo l’inserimento della spirale, Sharon ha avuto abbondanti perdite di sangue che hanno intriso assorbenti grandi. Segno evidente che c’era qualcosa che non andava, ma la donna, presa dai suoi mille impegni quotidiani, non ha dato peso alla cosa. Doveva andare a prendere il figlio a scuola, preparare la cena e mettere i bambini a letto.

Così ha trascurato quella che era una vera e propria emorragia e non una semplice perdita di sangue. Solo quando Sharon si è accorta che continuava a sanguinare  ha pensato che c’era qualche problema.

A Sharon la spirale contraccettiva era stata inserita nell’utero il 22 marzo scorso e tre giorni dopo era ricoverata in ospedale con un’emorragia che la stava uccidendo.

Sharon Hubbard in ospedale (Foto Mail online)

La donna ha raccontato al Mail online Australia di non aver provato dolore quando la spirale le è stata inserita nell’utero, ma la quantità di sangue che stava perdendo era stato un campanello d’allarme. Così quando ha visto che il sangue non si fermava è corsa al pronto soccorso.

Quando i medici l’hanno adagiata su un letto del pronto soccorso, Sharon aveva perso tanto di quel sangue da bagnare completamente la sedia a rotelle su cui era seduta. Il sangue aveva oltrepassato un assorbente maternità e i pantaloni.

I medici hanno rimosso la spirale dall’utero nel tentativo di migliorare la situazione, ma il danno invece è peggiorato. La donna, così, è stata sottoposta ad un secondo intervento per l’inserimento di un catetere a palloncino per fermare l’emorragia. Nell’utero si erano formati grossi coaguli di sangue, anche di otto centimetri.

Sharon ha avuto un’altra emorragia e ha perso i sensi. L’emorragia è peggiorata e i medici l’hanno sottoposta ad un terzo intervento nel tentativo di salvarle la vita. La giovane mamma è stata portata in terapia intensiva e le sono state somministrate più di 17 sacche di sangue in trasfusione.

La giovane mamma si è resa conto che stava rischiando di morire solo al momento del terzo intervento chirurgico, avendo compreso la gravità della situazione. Purtroppo, a causa dei danni che ha subito all’utero a causa della spirale contraccettiva non potrà più avere figli in futuro. Una gravidanza sarebbe troppo rischiosa

La donna ha detto che era stato il suo medico a consigliarle l’utilizzo della spirale come mezzo contraccettivo, perché le avrebbe dato minori effetti collaterali della pillola, che le causava sbalzi d’umore. Purtroppo, però, Sharon non era a conoscenza dei rischi della spirale sulle donne che hanno appena partorito e che allattano al seno, come era il suo caso.

Non posso più avere figli senza correre un alto rischio, se avessi conosciuto i maggiori rischi per le mamme che allattano e in postparto, non avrei mai fatto la scelta di metterla“.

Sharon si augura che la sua drammatica esperienza possa essere di avvertimento per tutte le altre donne, alle quali coniglia di valutare attentamente con il proprio medico l’inserimento della spirale, soprattutto se sono nella fase post partum e stanno allattando al seno.

Il consiglio è anche quello di considerare la posizione del proprio utero e solo dopo aver valutato tutti gli elementi e i fattori di rischio scegliere l’utilizzo della spirale contraccettiva.

Infine la giovane mamma consiglia alle mamme di assicurarsi che il medico inserisca la spirale in modo corretto.

Che ne pensate unimamme? Eravate a conoscenza di questi rischi della spirale contraccettiva?

Vi ricordiamo il nostro articolo: Diventa mamma nonostante la spirale: il bambino del “miracolo” secondo i medici

valeria bellagamba

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