%26%238220%3BLa+Scuola+che+verr%C3%A0%26%238221%3B%3A+un+manifesto+in+sei+punti+per+cambiarla
universomammait
/2018/04/25/la-scuola-che-verra-un-manifesto-in-sei-punti/amp/

“La Scuola che verrà”: un manifesto in sei punti per cambiarla

Published by
Maria Sole Bosaia

rinnovamento della scuolarinnovamento della scuola

Il Manifesto per la scuola che verrà contiene sei suggerimenti

La scuola secondo Daniele Novara: un manifesto in 6 punti

Daniele Novare e il team del Centro Psico Pedagogico di Piacenza hanno condiviso le loro osservazioni con alcune indicazioni sulla Scuola futura.

Hanno quindi redatto un Manifesto in 6 punti riguardante il tema metodologico, come organizzare i processi di apprendimento.

Ecco cosa dice il Manifesto della Scuola che verrà:

  • si impara dai compagni: la scuola ha necessità di un clima osmotico, la gita va fatta a inizio anno per creare il clima, non a fine anno come premio
  • si impara con le domande: non quelle che cercano la risposta esatta ma quelle maieutiche che attivano la voglia di scoprire
  • si impara nel laboratorio: l’alternativa alla lezione frontale è il laboratorio
  • si impara sbagliando: serve una valutazione evolutiva che tenga conto del punto di partenza e dei progressi fatti. Non degli errori
  • si impara con l’insegnante che fa da regista: gli insegnanti devono fare lavorare i ragazzi
  • si impara divertendosi: la didattica creativa accompagna alla scoperta. Ai ragazzi bisogna chiedere: “muovetevi, siate attivi“.

Novara ha individuato nella scuola pratiche inerziali, come si legge su Vita, che si protraggono senza reali motivazioni pedagogiche o intenzionalità metodologica. Ecco quali sono:

  • la lezione: “nei documenti ministeriali questa parola non c’è. Allora com’è che la lezione è entrata nella scuola? Per certe cose non c’è risposta.”
  • La nota
  • La campanella: “quando sei nel pieno del lavoro suona la campanell. Non ha senso, quale nesso ha con l’apprendimento?”
  • Il cortile piatto: nel piatto il gioco è monocorde, un cortile piatto è fatto per controllare i bambini, non certo per giocarci
  • l’intervallo nei banchi: si fa perché si teme che i bimbi si facciano male correndo
  • la disposizione dei banchi: “se è vero che l’ambiente attiva apprendimento, qui l’apprendimento lo attiva la bidella il pomeriggio, che sistematicamente rimette in fila i banchi. È incredibile che l’insegnante non possa disporre dello spazio in funzione dell’apprendimento”

L’esperto invita ad organizzare le attività a seconda degli obiettivi, con una logica aziendalistica e produttiva, di stimolo e risposta.

Novara esalta la lezione frontale, inoltre la scuola del controllo va sostituita con quella dell’appredimento, dove vi è la centralità degli alunni e del gruppo classe, si avviamo processi di scambio e imitazione.

Il pedagogista Francesco Dell’Oro ha condannato anche l’ossessione per i voti.

Preoccupiamoci del benessere, delle relazioni con i compagni, quando il ragazzo sta bene a scuola, lo studente arriva esorta.

Milena Santerini, pedagogista dell’Università Cattolica, ha specificato che la lezione serve e che è necessario esplicitare dei contenuti prima di creare autonomia di apprendimento.

Infine la psicologa Silvia Vegetti Finzi ricorda invece che il problema degli adolescenti è il fatto che gettino la spugna.

Infine Anna Oliviero Ferraris ha sottolineato che a scuola non si va solo per imparare ma anche per stare con i compagni.

Un luogo dove si hanno buone relazioni, ci si sente accolti, un luogo significativo. Gli alunni invece spesso a scuola si sentono trattati in modo anonimo”.

Unimamme voi cosa ne pensate di queste riflessioni?

Noi vi lasciamo con un approfondimento sui bulli che aggrediscono i professori della psicologa Maura Manca.

Maria Sole Bosaia

Recent Posts

  • News

Vaccino esavalente: proteggi il tuo bambino da 6 malattie in un solo vaccino

In Italia, la tutela della salute dei più piccoli è una priorità che si concretizza…

10 ore fa
  • Salute e benessere in gravidanza

Sciatica in gravidanza: consigli pratici e rimedi naturali per alleviare il dolore

La sciatica in gravidanza è un disturbo che colpisce una donna incinta su quattro, causando…

24 ore fa
  • Alimentazione dei bambini

Funghi e bambini: divieto fino a 12 anni? Scopri i rischi e le alternative sicure

Il dibattito sul consumo di funghi nei bambini sotto i 12 anni ha generato molte…

1 giorno fa
  • Genitori & co.

Disturbi alimentari in adolescenza: riconoscere i segnali e intervenire tempestivamente

I disturbi del comportamento alimentare rappresentano una sfida complessa e delicata, soprattutto quando colpiscono gli…

2 giorni fa
  • Casa e bambini

Allattamento e dieta: menù bilanciato per mamma e bebè

L'allattamento rappresenta un momento cruciale per la neomamma e il suo bambino, segnando una fase…

2 giorni fa
  • Attualità

Non riconoscere un figlio: implicazioni legali, psicologiche e sociali

La questione del riconoscimento di un figlio tocca corde profonde nell'ambito familiare, legale e sociale.…

3 giorni fa