Bonus baby sitter: al via la nuova formula con i libretti famiglia. Cosa cambia.
Il bonus baby sitter è una formula già conosciuta che permette di pagare la baby sitter con una somma di 600 euro mensili fino ad un massimo di 6 mesi, quindi 3600 euro totali. Si tratta di una soluzione per non dover ricorrere alla maternità facoltativa, quindi per poter rientrare al lavoro e non doverci così rinunciare. Si può fare richiesta anche in misura parziale se si rinuncia solo ad una parte del congedo parentale facoltativo.
Il bonus non viene più erogato sotto forma di voucher, come avveniva prima, ma attraverso i libretti famiglia. Si tratta una modalità che permette di retribuire prestazioni di lavoro occasionali: ad esempio possono essere utilizzati ad esempio per pagare ripetizioni private, servizi domestici e di assistenza e appunto la baby sitter. Il servizio può essere utilizzato da datori di lavoro che non sono imprese o professionisti.
I voucher potranno comunque essere utilizzati fino a fine 2018, pertanto chi ha già fatto richiesta del bonus baby sitter con il vecchio metodo è perfettamente in regola.
Resta inoltre la possibilità di scegliere, al posto del bonus babysitter, il bonus per il pagamento dell’asilo nido da 3600 euro: in questo caso l’Inps pagherà la retta della struttura prescelta.
Possono richiedere il bonus babysitter e asilo nido:
Per avere il bonus la lavoratrice deve essere, al momento di presentazione della domanda, negli 11 mesi successivi al termine del congedo obbligatorio di maternità e non deve aver già beneficiato delle assenze per congedo parentale. L’agevolazione si può richiedere anche per chi ha più figli.
Le lavoratrici lavoratrici part time avranno invece un contributo proporzionato all’orario di lavoro.
Per accedere al contributo bisogna andare sul portale dell’Inps e digitare “Bonus Infanzia: domanda per il contributo asilo e voucher baby sitting (cittadino)” e seguire la procedura. Si può anche presentare domanda tramite
La lavoratrice, cioè la babysitter, deve registrarsi ai servizi telematici dell’Inps, e indicare sul suo profilo l’Iban del conto corrente bancario o postale, il libretto postale o la carta di credito su cui l’Inps, entro il giorno 15 del mese successivo a quello della prestazione, verserà il compenso. Se non verrà indicato l’Iban, l’inps verserà il bonus baby sitter con bonifico bancario domiciliato alle Poste.
Una volta registrati al servizio, al termine della prestazione lavorativa – e non oltre il terzo giorno del mese successivo – si deve comunicare tramite Inps o numero verde:
Al momento dell’inserimento della prestazione bisogna selezionare la voce del menù a a tendina “Acquisto di servizi di baby-sitting”.
Il libretto famiglia è un libretto nominativo prefinanziato, composto da titoli di pagamento, con valore nominale singolo del titolo fissato in 10 euro, come compenso di attività lavorative di durata non superiore a un’ora.
Questi 10 euro di valore nominale sono così composti:
E voi unimamme pensate di chiedere il bonus baby sitter?
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