Funerali di Alfie Evans: il commovente ultimo addio al bimbo inglese gravemente malato, morto dopo il distacco del respiratore che lo teneva in vita.
A oltre due settimane dalla morte del piccolo Alfie Evans, avvenuta nella notte tra il 27 e il 28 aprile 2018, dopo quasi cinque giorni dal distacco delle macchine che lo tenevano in vita, si sono svolti lunedì 14 maggio i funerali del bambino inglese, la cui storia ha commosso il mondo.
La cerimonia si è svolta in forma privata, per volere della famiglia, ma il carro funebre con la bara del piccolo ha attraversato la città di Liverpool, salutato da centinaia di persone in lacrime lungo la strada.
Questa volta è davvero un addio, l’ultimo commosso addio al piccolo Alfie Evans, bambino inglese morto poco prima di compiere due anni al termine di una terribile malattia neurodegenerativa che lo ha tenuto per un anno e mezzo in coma.
La storia del bambino era diventata di pubblico dominio quando i genitori avevano iniziato una battaglia legale contro l’ospedale Alder Hey di Liverpool, dove il bambino era ricoverato dal dicembre del 2016. Alfie già a pochi mesi di nascita aveva avuto qualche problema, fino all’infezione al torace e alle gravi convulsioni che lo avevano colpito a soli sei mesi, costringendolo al ricovero in una unità di terapia intensiva pediatrica.
Il bambino era caduto quasi subito in coma, in uno stato semi vegetativo dal quale non si è più risvegliato. Nonostante le cure, i medici non sono riusciti a migliorare le sue condizioni e il piccolo è stato attaccato al ventilatore meccanico per poter respirare e alle macchine per l’idratazione e la nutrizione. Alfie era stato colpito da una grave condizione neurodegenerativa, che non lasciava speranze di recupero, sebbene i medici non siano riusciti a formulare una diagnosi precisa della sua patologia.
Dopo mesi di coma, i sanitari dell’ospedale pediatrico di Liverpool hanno detto ai genitori che per il bambino non c’erano più speranze e che tenerlo in vita artificialmente gli avrebbe procurato inutili sofferenze, in attesa della morte certa. I giovani genitori di Alfie, Tom e Kate, appena ventenni, non hanno accettato questo verdetto e hanno iniziato una battaglia legale e pubblica, soprattutto sui social, per non far staccare i macchinari al figlioletto.
Sono stati mesi durissimi e strazianti, in cui genitori hanno dovuto affrontare difficili udienze nei vari tribunali britannici, mentre combattevano con tutte le loro forze per il loro bambino, assistendolo tutti i giorni in ospedale e pubblicando immagini e foto di Alfie per mostrare al mondo che non stava morendo e che pur malato e affetto da grave disabilità era vivo e stava crescendo.
La vicenda di Alfie ha toccato anche l’Italia quando l’Ospedale Bambino Gesù di Roma si era offerto di accogliere il piccolo e i suoi genitori, offrendo un nuovo percorso terapeutico. La possibilità di un trasferimento di Alfie a Roma è stata tuttavia respinta dall’Alta Corte britannica e dalla Corte Suprema, nonostante l’intervento personale di Papa Francesco. I giudici inglesi, invece, hanno dato seguito alla proposta dell’ospedale Alder Hey di staccare la spina al bambino, fino a fissare la data del distacco del respiratore, tra la disperazione dei genitori.
Il 24 aprile, Alfie è stato staccato dal ventilatore, ciò nonostante ha continuato a respirare autonomamente, fino al giorno della morte. Gli era stato somministrato nuovamente ossigeno, ma non è più stato attaccato nuovamente al ventilatore fino alla sua morte.
Nel frattempo, i genitori, avendo perso la battaglia per portarlo in Italia, hanno provato almeno a riportarlo a casa, ma non ci sono riusciti, Alfie è morto prima.
Oggi si sono tenuti i funerali del piccolo Alfie, che lo scorso 9 magio avrebbe compiuto 2 anni. Tanti i messaggi di cordoglio alla famiglia del bimbo, i biglietti, i fiori e i palloncini blu, colore simbolo della battaglia per il piccolo. Fiori, cartoncini con messaggi e pupazzetti sono stati deposti anche davanti allo stadio dell’Everton, la squadra di calcio di cui papà Tom è tifoso e nella quale sperava di far giocare il figlioletto.
Alla serata di gala dell’Everton, che si è tenuta lo scorso primo maggio, papà Tom ha ricevuto dal presidente un premio per il suo coraggio. Salito sul palco per i ringraziamenti, Tom ha raccontato di aver sognato di portare il figlioletto alle partite dell’Everton.
Il carro funebre con il feretro del piccolo Alfie ha sfilato per le strade di Liverpool con sopra la scritta “il nostro eroe”, fatta con tanti fiori bianchi. Sulla bara è stato posto un cuore azzurro e ai lato una fascia con il disegno di soldatini, anche loro simbolo del piccolo “gladiatore” Alfie.
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