Lo studente diciassettenne Dimitrios Pagourtzis ha compiuto una strage in un liceo di Santa Fe.
L’America piange la sua 22° sparatoria scolastica dall’inizio dell’anno.
Ieri, Dimitrios Pagourtzis, uno studente diciassettenne della Santa Fe High School, ha fatto irruzione nella sua scuola, aprendo il fuoco con un revolver calibro 28 su studenti e insegnanti.
Il tragico bilancio di questa ennesima strage è di 10 morti e altrettanti feriti, di cui 9 studenti.
I primi colpi sono stati avvertiti dopo le 7.30, ovvero all’inizio delle lezioni, nella scuola a 20 miglia da Galveston.
Daymon Rabon, uno dei testimoni, ha detto: “all’inizio abbiamo pensato che qualcuno stesse colpendo una porta o che fosse caduto qualcosa”. Il ragazzo ha poi seguito il suo professore che si è avvicinato per verificare cosa stesse accadendo, a quel punto hanno visto l’attentatore uscire da una classe di arte e hanno capito che si stava verificando una sparatoria a scuola.
“Lo sentivamo avvicinarsi, tutti piangevano, erano increduli” ha raccontato ancora descrivendo i momenti di panico successivi.
Jessica Martinez, un’altra studentessa quattordicenne, ha detto che lei e i suoi compagni sono stati fatti evacuare come se si trattasse di un incendio.
“Noi eravamo fuori, ma dopo 5 minuti abbiamo udito colpi di arma da fuoco, tutti hanno cominciato a correre, anche se gli insegnanti ci dicevano di stare ordinati noi siamo corsi via”.
Un’altra studentessa, Dakota Sharader, sostiene di aver sentito suonare un allarme, in quel modo gli studenti si sono disposti come per un’evacuazione in caso di incendio. “Subito dopo abbiamo sentito 3 colpi d’arma da fuoco, forti esplosioni e gli insegnanti che ci intimavano di scappare”.
Il responsabile, come accennato, è uno studente che è stato arrestato e che pare abbia usato l’arma del padre.
Dalle prime indagini, come si legge sul Daily Mail, è emerso che il giovane preparava la strage già da tempo, su uno dei suoi account social aveva postato l’immagine di una t shirt acquistata nei giorni scorsi, con la scritta: Born to kill (Nato per uccidere).
Inoltre, sempre sui suoi profili social si trova una lunga giacca verde con simboli nazisti.
Su Instagram aveva postato un’immagine con un coltello e una pistola, tra le pagine a cui dava sostegno ce n’erano molte sul diritto di possedere un’arma.
Sembra che questo nuovo stragista non fosse un’emarginato a scuola. Ufficialmente giocava con il team di football della scuola e faceva pure parte della squadra di danza della locale chiesa greca ortodossa.
I suoi genitori sono Rose Marie Kosmetatos and Antonios Pagourtzis, sposatisi in Texas nel 2000. Anche il padre era un sostenitore delle armi.
La polizia ha dovuto anche compiere un’opera di pulizia in tutta la scuola per cercare gli altri ordigni disseminati dal giovane, come tubi e pentole esplosive.
Nel frattempo Dimitrios Pagourtzis è già comparso davanti a un giudice con il quale si è espresso a monosillabi e non ha fatto alcuna dichiarazione.
Come già avvenuto per la sparatoria avvenuta in un istituto scolastico in Florida, poco tempo fa, numerose sono state le reazioni di chi si appella a una riforma per quanto riguarda il possesso di armi.
Il Capo della polizia di Houston, Art Acevedo, ha condiviso un commovente messaggio su Facebook in cui dichiara: “ho sentimenti molto forti sulla questione del diritto alle armi, ma sappiate che ora ho toccato il fondo e che non sono interessato al vostro punto di vista su questo argomento. Per favore non postate nulla sul fatto che le pistole non siano un problema e che ci sia poco che possiamo fare… Non è il tempo delle preghiere, dello studio, dell’inazione, è il tempo per le preghiere, l’azione e chiedere perdono a Dio per non aver fatto niente.”
Il suo messaggio ha ricevuto 6556 Like e 3367 condivisioni, diventando virale.
Lo stesso Presidente Trump ha espresso il suo cordoglio per le vittime, come aveva fatto con la strage avvenuta in Florida, ma senza promettere nessuna riforma per un maggior controllo delle armi.
Infine ha destato scalpore la proposta del governatore del Texas Dan Patrick che ha attribuito la causa della nuova strage alla presenza di troppe entrate ed uscite a scuola. Secondo lui con una sola entrata l’attentatore sarebbe stato fermato con più facilità.
Forse ricorderete che il Presidente Trum sostiene la possibilità di armare gli insegnanti.
La Santa Fe High School, di recente, aveva ricevuto un premio per la sua sicurezza e aveva due guardie attive in servizio, una delle quali è rimasta ferita.
Unimamme, voi cosa ne pensate di questa sparatoria? Cosa fareste se questa situazione si verificasse in Italia?
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