I bambini di una scuola scozzese corrono ogni giorno per 15 minuti.
Osserviamo spesso che i bambini moderni sono molto sedentari, trascorrono ore davanti alla televisoni, ai videogiochi, ai tablet, per questo l’idea della scuola elementare St. Ninians di Stirling in Scozia merita una certa attenzione.
In questo istituto i bambini fanno 15 minuti di esercizio fisico all’aperto, tutti i giorni, dal marzo del 2012.
L’iniziativa ha preso il via quando un volontario ottantenne ha comunicato a una delle insegnanti di questa scuola che i bambini non sembravano per niente in forma.
L’insegnante, Elaine Wylie, ha dovuto riconoscere che il volontario non sbagliava e così ha deciso di introdurre 15 minuti di corsa prima delle lezioni. Non è stato semplice perché, soprattutto le prime volte, i bambini sembravano esausti dopo il riscaldamento. Elaine Wylie ha introdotto i 15 minuti di corsa nel febbraio del 2012 e, poco dopo, il suo esempio è stato seguito da un altro istituto.
A sette mesi di distanza dall’inizio del programma, chiamato Daily Mile, i piccoli partecipanti hanno iniziato a correre più forte e con una maggiore resistenza. Inoltre hanno iniziato a perdere peso e ad ammalarsi di meno.
“I bambini imparano spesso i benefici di un’alimentazione sana e dell’attività fisica a scuola, ma i bambini del Daily Mile non li imparano solo nelle loro menti, imparano che: “questo è qualcosa che faccio tutti i giorni, parte della mia giornata, mi fa sentire così” dichiara Naomi Brooks, una ricercatrice che ha condotto uno studio su questo programma.
Il professor Craig Williams, direttore di un centro di ricerca sulla salute dei giovani presso l’università di Exeter, aggiunge che essere attivi da bambini vuol dire esserlo anche da adulti. “La stimolazione muscolare del corpo a quell’età permette un rinforzo che torna utile in età adulta, perché allena le cellule a crescere. Inoltre riduce il rischio di avere problemi cardiovascolari“.
Qualcuno potrebbe obiettare che questi 15 minuti di corsa sottraggono tempo alle lezioni. Sempre Williams risponde che questo tempo è ben speso e non riduce il rendimento scolastico del bambini. “L’attività fisica potenzia molteplici funzioni del cervello, in realtà, migliorando la soglia di attenzione, i riflessi, la capacità di memoria“.
Infine, anche Rachel Sharman, ricercatrice dell’Università di Oxford, con una specializzazione nello studio del sonno ritiene che questi 15 minuti siano assai preziosi per sviluppareil ritmo circadiano. A beneficiarne, in particolare, sarebbero i ragazzi più grandi che si avvicinano alla pubertà in cui il ritmo circadiano ritarda. Anticipando l’ora dell’attività fisica il cervello si sveglia nel modo giusto, pronto per apprendere.
Unimamme, voi cosa ne pensate di questa iniziativa? La vorreste nelle nostre scuole?
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