In una scuola brindisina una circolare impone ai professori di non accettare doni dagli alunni.
Con l’avvicinarsi della fine della scuola si inizia a pensare quale regalo sarebbe più gradito agli insegnanti dei nostri figli, tralasciando un dettaglio molto importante, il fatto che questa pratica sia vietata dalla legge.
Ultimamente sta facendo scalpore l’iniziativa del dirigente scolastico Tiziano Fattizzo, dell’Istituto comprensivo Montessori Bilotta di Francavilla Fontana.
“Maestri e professori non possono accettare regali dai genitori di allievi e studenti” si legge sul sito ufficiale, una comunicazione che è stata inviata a tutti: insegnanti, genitori, alunni, ecc..
Ecco cosa ha scritto precisamente il dirigente scolastico: “con l’approssimarsi della fine dell’anno scolastico, è invalso l’uso tra i genitori di fare un presente ai docenti dei propri figli. Onde evitare di creare eventuali contrasti con la legislazione in materia, viene ribadito il divieto al personale docente di accettare regali dai genitori”.
A far alzare l’asticella e a indurre Fattizzo all’azione è stata la notizia per cui in una classe erano stati richiesti 30 Euro a famiglia per i doni alle maestre. Il preside però si difende dalle critiche affermando di aver semplicemente ricordato a docenti, operatori e genitori ciò che è già previsto dai contratti di lavoro e nei codici di comportamento dei dipendenti della pubblica amministrazione.
Eventuali deroghe si possono avere per regali di modico valore come ad esempio omaggi sotto le 150 Euro o sconti fino allo stesso importo.
Il dirigente di questa scuola però ha decretato una sorta di tolleranza zero creando schieramenti avversi. C’è chi ha capito il senso della sua circolare e chi invece si ribella all’idea di rinunciare a una consuetudine.
Fattizzo, su Donna Moderna, ha sottolineato l’eccesso di regali a cui si stava assistendo.
“Per ringraziare una maestra basterebbe una stretta di mano o una piccola cosa simbolica, tipo una rosa. Qui invece mamme e papà ipotizzavano regali molto costosi, ad esempio trattamenti in una spa e viaggi. Non esiste”.
In alternativa, solo un paio di anni fa era stato creato un crowfounding, una raccolta fondi da devolvere per la creazione di un atelier artistico che servisse anche per l’alternanza scuola lavoro.
“Promuovere e sostenere iniziative che abbiano ricadute positive per tutti e per il territorio” ricorda il Preside.
Quindi i professori non possono assolutamente esigere regali. Se si chiede o si accetta un dono del valore superiore a 150 Euro si può ricevere una multa o una sospensione del lavoro.
Inoltre la sanzione diventa ancora più pesante se il regalo viene incassato per un’attività dovuta.
Si può subire un congelamento temporaneo dell’impiego da 3 a 6 mesi fino al licenziamento con preavviso.
Unimamme, voi cosa ne pensate di questa presa di posizione?
Voi fate i regali alle maestre?
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