Un istruttore ippico è stato condannato per violenza sessuale, ci sono voluti 10 anni.
Daniele Bernardi è un istruttore ippico di Masserano, gestore di un maneggio nel biellese orientale, accusato di violenza sessuale su due ragazzini era stato condannato a 4 anni e mezzo di reclusione dalla Corte d’appello di Torino e ora, dopo 10 anni, è stato giudicato colpevole in via definitiva.
L’istruttore adescava ragazzini che frequentavano il maneggio usando dei regali come telefoni cellulari, scarpe, oppure denaro. Oltre ai due ragazzi che hanno sporto denuncia, due fratelli, sarebbero stati coinvolti in tutto 6 minorenni, tra i 7 e i 16 ani.
La madre dei due fratelli ha dichiarato all’Eco di Biella: “nonostante le sentenze di primo e secondo grado fossero già state emesse e l’istruttore fosse stato radiato dalla Fise, continuava ad avere a che fare con bambini e scolaresche” .
La donna ha raccontato di aver telefonato personalmente ai sindaci dei Paesi che organizzavano centri estivi nel maneggio del pedofilo, che era già stato condannato, ma senza ottenere riscontri.
All’epoca i figli di questa mamma avevano 6 e 10 anni e frequentavano il centro ippico incriminato. Le vittime del pedofilo venivano toccate e palpeggiate delle parti intime. Inizialmente l’uomo aveva conquisato la fiducia dei famigliari e poi aveva abusato dei bambini. Nel capo d’accusa si legge anche di altri bambini molestati, toccati, baciati e persino di rapporti orali. A tutti loro venivano promessi premi per mantenere il silenzio.
Per attirare le sue vittime Bernardi li invitava a pranzo a casa sua o a prendere il caffè. In diverse occasioni aveva dato loro mance da 5 o 10 Euro o cariche telefoniche da 50 EUro. A uno dei sei ragazzi l’uomo avrebbe regalato scarpe, un telefono cellulare e la playstation.
La sentenza di primo grado aveva trovato conferme in sede di appello a Torino e, finalmente, pochi giorni fa, anche in Cassazione.
Il condannato aveva presentato ricorso ma la Terza sessione l’ha giudicato inammissibile stabilendo quindi che Bernardi deve scontare la pena a cui è stato condannato, quindi violenza sessuale.
Oltre alla condanna penale le vittime e i famigliari attendono un risarcimento civile. Questi ammonterebbero a diverse migliaia di Euro.
Bernardi ora si trova in carcere, ma è probabile che il suo legale possa fargli ottenere gli arresti domiciliari.
Oltre alla durata del processo, ben 10 anni, fa orrore anche il fatto che se fossero trascorse altre settimane il reato sarebbe caduto in prescrizione.
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