Una ragazzina Rom di 13 anni è incinta. L’intervento del Tribunale.
Bambina Rom incinta: la sua storia
Virginia è una ragazzina Rom di 13 anni che frequenta la seconda media presso la scuola Verga a Japigia. Giovedì scorso si è sentita male accusando mal di pancia, ma la verità era ben altra dal momento che la bambina è risultata essere incinta.
La giovanissima mamma è al sesto mese di gravidanza, ma nessuno fino adesso pare essersi accorto della pancia.
Daniel Tomescu, leader della comunità Rom di Strada Santa Teresa racconta che questa ragazza si è sposata con Stefan Florin, diciannovenne. “Nessuna violenza. È una relazione come altre, fanno parte della nostra cultura rom” ha dichiarato l’uomo su La Gazzetta del Mezzogiorno.
Il marito Stefan lavora in campagna e aggiunge che durante quei sei mesi la moglie bambina non ha mai avuto problemi con la gravidanza. “Certo che sono innamorato di lei”.
La madre di Virginia non c’è, il padre nemmeno perché non l’ha mai riconosciuta e vive in Romania, mentre il padre di Stefan non vive nel loro stesso campo e la madre è ricoverata in ospedale perché ha un tumore.
Ad assisterla, durante il ricovero in ospedale c’erano solo i nonni paterni: Genica Tudor e Florea Candoi.
Le mamme bambine, purtroppo, non sono rare nella comunità Rom, la dirigente della scuola Verga, Patrizia Rossini, ammmette che questo è un fenomeno che loro non possono contrastare.
“Possiamo solo tenerli (i rom) a scuola il più possibile, perché stiano in strada il meno possibile. In dieci anni abbiamo fatto tanto. Ne ho 64 inseriti in tutte le classi”.
La legge però, racconta altro. “La convivenza more uxorio con una minorenne – anche se consenziente – configura sempre reato. E questo a prescindere che il convivente abusi della propria posizione dominante, o autorevolezza” narra una sentenza risalente al 22 novembre.
Il caso si riferiva a una coppia Rom in cui un uomo trentenne ha scontato un anno di reclusione per aver avuto rapporti sessuali con una quindicenne che conviveva con lui.
Se da un lato infatti la cultura Rom ammette i matrimoni anche sotto i 14 anni in forma avuncolata (tra zio e nipote o tra zia e nipote), secondo l’ordinamento italiano questo tipo di matrimonio non è valido.
L’articolo 609 quater del codice penale considera reato l’atto sessuale compiuto con ragazzi e ragazze sotto i 14 anni, anche se sono consenzienti, mentre il consenso si ritiene valido a 13 anni compiuti se tra i due c’è una differenza di età di al massimo 3 anni.
Se invece l’imputato è un genitori, un tutore o una persona che vigila sul minore il consenso per gli atti sessuali è innalzato a 16 anni.
Unimamme voi cosa ne pensate di questo caso?
Noi vi lasciamo con la vicenda di una dodicenne incinta di un uomo di 40 anni.