In Giappone i bambini sono mal tollerati quando piangono in pubblico, ora 13 politici cercano di cambiare le cose.
Forse non tutti sanno che i giapponesi, campioni di cortesia, mal tollerano i bambini che piangono in pubblico.
Nell’ottobre del 2017 la All Nippon Airways, una compagnia aerea giapponese, ha addirittura condotto una ricerca per scoprire come non far piangere i bambini durante il decollo e l’atterraggio.
Nel 2014 invece un uomo, frustrato dal rumore, ha minacciato con un’accetta un papà che era andato a prendere il figlio all’asilo.
Insomma, nei confronti dei bambini che piangono, in Giappone, vi è uno stigma, in modo particolare nei confronti delle mamme che lavorano.
Le mamme giapponesi sono così preoccupate degli sguardi di disapprovazione da evitare di portare i figli fuori a mangiare o di viaggiare con loro.
Anche la compagnia Nippon Airways ha confermato che le mamme evitano di viaggiare con bimbi piccoli.
Nel 2016 un gruppo di mamme giapponesi ha dato il via a una campagna: “We Love baby Project (Progetto amiamo i bambini) in cui si incoraggiava a indossare delle etichette con scritto: va bene piangere.
Questo per rassicurare le mamme che a una maggioranza silenziosa di persone non importa che i loro figli piangano.
Per questo motivo, di recente, un gruppo di 13 politici ha deciso di dare il proprio sostegno alla campagna per rendere il Paese uno Stato più amichevole per le famiglie.
Le cause del fastidio provato dai Giapponesi dal pianto dei bambini sono presto spiegate: con le nascite in declino, il suono del pianto tende ad essere più inusuale.
Nel 2017 sono nati solo 946 060 bambini, il numero più basso dal 1899.
In un editoriare del Japan Times si ricordava che appunto i giapponesi sono infastiditi dal pianto dei bambini perché non sono più abituati, ma che questi una volta c’erano ed erano rumorosi come quelli attuali.
I piccoli giapponesi sono i bambini meno inclini a piangere insieme ai danesi e ai tedeschi e persino le pubblicità si indirizzano a tenere buoni i piccoli.
Questo però aumenta lo stigma verso le mamme, che non sarebbero brave perché non riescono a zittire i figli.
Uno studio brasiliano del 2016, riportato su Quartz, ha scoperto che il pianto eccessivo dei bimbi è comune nei primi 3 mesi, lo stress sperimentato dalle mamme che tentano di calmare i figli è più dannoso per i piccoli del pianto stesso.
A ogni modo le occhiate riprovevoli verso i genitori con figli che piangono sui mezzi pubblici sono inutili per quanto riguarda la riduzione del rumore.
Unimamme voi cosa ne pensate di questa questione?
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