Una mamma spiega come ha smesso di essere ossessionata dalla pulizia nella stanza dei figli.
“Oggi ho chiuso la porta su questo.
Per anni ho trascorso alcuni minuti, ogni notte a pulire ciò che avevano lasciato i miei bambini. Odierei dover calcolare quante ore della mia vita ho trascorso raccogliendo i giochi. Tante.
Troppe.
Amo una casa pulita. Davvero. In pratica è l’unica cosa nella mia vita su cui mi sento di avere il controllo. Se il mio ambiente è organizzato, la vita è migliore.
Ma i bambini.
Li amo, davvero tanto, sono straordinari piccoli esseri umani.
Ma sono incasinati.
A loro non importa. Non capisco, chiaramente hanno una spiccata mancanza nel gene della pulizia.
Non so quante volte ho avuto la stessa conversazione con loro.
Io: come fai a sopportarlo? Non riesci nemmeno a camminare.
Bambini: sì, ci riusciamo, giochiamo a campana intorno ai giochi
Una notte mio marito mi ha trovato in ginocchio coordinando i Lego per colore. Vi ho detto che mi piace organizzare le cose?
Ero esausta. Uno stato comune per me.
“Ma perché semplicemente non chiudi quella porta?” mi ha chiesto.
Io l’ho guardato. Possibile che fosse più di un’occhiata. Mi aspettavo che si unisse con me sul pavimento setacciando la montagna di Lego. Invece mi ha offerto quelle 7 parole.
Apparentemente era tutto ciò di cui avevo bisogno.
Mi sono alzata e ho chiuso la porta.
In questi giorni tutti discutono su quanto sia importante la cura di sè, è facile perdere se stessi nella cura di qualcun altro. Ma la propria personalità?
Richiede tempo, energia, chiedere aiuto.
Ma qualche volta?
Cura di sé vuol dire nascondere una scorta di barrette di cioccolato e tenerle tutte per sé.
Cura di sé vuol dire accendere Netflix in modo da poter bere un caffè. Caldo.
Cura di sé vuol dire mettere a letto i bambini presto e fare le coccole col marito sul divano.
Cura di sè è chiudere una porta.
E ora? I bambini puliscono la loro stanza una volta la settimana. Non io. Loro.
Il 95% delle altre volte? Somiglia a questo e va bene.
Perché questo chiudere la porta nella mia vita? Questo è qualcosa con cui posso vivere.”
Il messaggio di Heidi Hamm è diventao virale su Facebook.
Molti utenti hanno commentato: “anch’io ho bisogno di questo, ho bisogno di qualcuno che mi dica che va bene chiudere la porta”.
Heather aggiunge: “impareranno quando perderanno qualcosa e non riusciranno a trovarlo. Io dico ai miei figli che non è un mio problema, che non sono responsabile di tenere traccia delle loro cose.Così forse diventeranno più consapevoli sul tenere organizzati i loro spazi”.
Unimamme, voi cosa ne pensate di questo sfogo? Quando è giusto che le mamme inizino a curarsi più di loro stesse e a lasciare maggiore autonomia e responsablità ai figli?
Noi vi lasciamo con qualche consiglio per pulire la casa in 8 minuti.
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