Papà completa la tesi di laurea della figlia morta di tumore e la pubblica in un libro.
Una storia di amore e dedizione che vede uniti una figlia e un papà. La figlia impegnata negli studi e nelle ricerche sul cibo per le persone malate di tumore e il papà impegnato a portare avanti questo lavoro quando la figlia non c’è più. È la storia di Francesca Pirozzi, giovane marchigiana morta di tumore a soli 24 anni. Suo padre ha completato la tesi di laurea che la ragazza non era riuscita a terminare e l’ha pubblicata in un libro che è stato presentato in questi giorni: “Il Cibo ideale“.
Papà completa la tesi di laurea della figlia morta di tumore
Francesca Pirozzi aveva 24 anni quando nel 2016 è morta a causa di un linfoma non Hodgkin, un tumore del sistema linfatico che l’ha strappata troppo presto alla vita quando aveva ancora tanto da dare. Francesca, ragazza generosa e attiva, già da tempo malata, stava scrivendo la tesi di laurea dal suo letto d’ospedale quando il cancro se l’è portata via. Il tema del suo lavoro era l’alimentazione per le persone malate di tumore e come attraverso il cibo si possano alleviare gli effetti della malattia e delle cure debilitanti come la chemioterapia. Il benessere del corpo attraverso il cibo anche per i malati di cancro.
Francesca non è riuscita a terminare il suo lavoro, così è stato il padre, Marco Pirozzi, a terminare la tesi di laurea della figlia e a farne un libro, come avrebbe voluto Francesca.
“Il Cibo ideale” è il volume tratto dal lavoro di Francesca Pirozzi, che raccoglie consigli sull’alimentazione e le ricette per i malati di tumore in chemioterapia. Il libro si avvale della consulenza di esperti nutrizionisti e chef stellati. Tra questi, i consigli del nutrizionista Giorgio Calabrese e dell’oncologo Luca Imperatori dell’ospedale Marche Nord, le ricette degli chef Mauro Uliassi (ristorante Uliassi, Senigallia), Massimiliano Alajmo (ristorante Le Calandre, Sarmeola di Rubano), Nadia Santini (ristorante Dal Pescatore, Canneto sull’Oglio). Il libro è stato presentato l’8 giugno a Fano, nella sede della Fondazione Carifano, dal papà di Francesca Marco Pirozzi insieme alla sua compagna Marina Magini, medico legale.
Nel frattempo, per ricordare Francesca, è stata creata la Fondazione Francesca Pirozzi onlus con l’obiettivo di diffondere materiali utili per chi segue un percorso di cura e raccogliere fondi a favore di una ricerca sull’alimentazione oncologica affidata a Vieri Fusi e Mirco Fanelli, docenti del dipartimento di Scienze biomolecolari dell’Università di Urbino, che hanno identificato e sviluppato delle molecole con la capacità d’indurre una spiccata attività biologica nei confronti delle cellule tumorali.
Marina Magini ha spiegato al Resto del Carlino che “non esiste un “mangiare ideale”: tutto può far male e allo stesso tempo bene. Sono la qualità dei prodotti, le modalità di preparazione, la quantità di quello che mangiamo che, uniti alle nostre abitudini, possono cambiare le condizioni di vita»
Il papà di Francesca ha detto: “Averla sempre al centro dell’attenzione e delle cose che facciamo, è come averla ancora qui. Lei, che si voleva sempre rendere utile agli altri donando sangue e prestandosi a fare la bagnina di salvataggio, nonostante l’innata riservatezza sarebbe stata contenta di questo”.
Parole bellissime e commoventi per un progetto molto interessante e sicuramente utile per tanti malati, un progetto in cui la forza della vita supera la morte.
Che ne pensate unimamme?
Vi ricordiamo un altra storia simile: la mamma che ha discusso la tesi di laurea al posto del figlio morto.