La nave Aquarius con a bordo 629 persone è bloccata nel Mediterraneo per il divieto di sbarcare nei porti italiani.
Da domenica la nave di soccorso Aquarius, con a bordo 629 persone salvate da SOS Mediterranée è bloccata a 27 miglia nautiche da Malta e 35 dall’Italia.
Il nostro governo le ha vietato di sbarcare nei nostri porti, come avviene abitualmente.
Quando, nella notte tra sabato e domenica la Aquarius stava aspettando l’autorizzazione per sbarcare in Sicilia il governo italiano ha negato la possibilità invintando Malta a gestire i migranti, quest’ultima però ha rifiutato sostenendo che secondo il diritto internazionale tocca all’Italia prendersene carico.
Solo poco tempo fa vi avevamo parlato di questa imbarcazione gestita da SOS Mediterranèe e da Medici Senza Frontiere su cui era nato un bambino.
La situazione si è creata per un inasprimento delle misure nei confronti dei migranti voluto principalmente dal Ministro dell’Interno Matteo Salvini che ha annunciato anche il divieto di attracco per la Sea Watch 3 che per fortuna al momento non trasporta migranti.
“L’Italia “ha smesso di chinare il capo e di ubbidire, stavolta C’È CHI DICE NO. #chiudiamoiporti” dichiara su Twitter il nostro ministro dell’Interno.
Nel frattempo però a bordo dell’Aquarius si trovano 7 donne incinte, 123 minori non accompagnati e 11 bambini.
“Le condizioni dei 629 naufraghi sono stabili ma rischiano di peggiorare nel corso della giornata. Sono preoccupati e chiedono quando potranno raggiungere la terra.” si legge in un tweet di SOS Mediterranèe Italia.
Le scorte di cibo finiranno entro stanotte fanno sapere Medici senza frontiere sottolineando che gli inutili ritardi mettono a repentaglio la vita di persone vulnerabili.
Diversi sindaci italiani contestano però la decisione di Salvini e si offrono di accogliere la Aquarius.
“La nave Aquarius doveva arrivare a Messina, il ministro Salvini ha cominciato male. Le persone non sono merci, il diritto alla vita è fondamentale” ha dichiarato il sindaco di Messina Renato Accorinti a cui si aggiunge anche il Sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, insieme al sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci che aggiunge: “Pronti ad abbracciare ogni vita in pericolo, senza se e senza ma”.
A favore dei migranti si è schierato anche il cardinale Gianfranco Ravasi che ha citato un verso del Vangelo di Matteo: “Ero straniero e non mi avete accolto (Mt 25,43)”.
A niente però valgono questi appelli, mentre nelle ultime ore la Spagna si è offerta di accogliere la Aquarius per evitare una catastrofe umanitaria.
“E’ nostro obbligo aiutare ad evitare una catastrofe umanitaria e offrire un porto sicuro a queste persone” ha dichiarato il Premier spagnolo Pedro Sanchez.
L’idea di chiudere i porti inoltre sembra essere incompatibile con le norme del Testo Unico sull’immigrazione del 1998 in cui in uno dei testi, l’articolo 10 si legge chiaramente che il respingimento di uno o più migranti non può avvenire «nei casi previsti dalle disposizioni vigenti che disciplinano l’asilo politico, il riconoscimento dello status di rifugiato ovvero l’adozione di misure di protezione temporanea per motivi umanitari”.
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