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Attualità

Una bambina di pochi mesi è stata colpita in testa da una pallina da tennis

Published by
Maria Sole Bosaia

Una bambina di pochi mesi è stata colpita da una pallina da tennis.

Colpo in testa: cosa è successo a una bambina

“Kassy e Mckenna erano sedute dietro il recinto nei posti in piedi della terza base durante la partita di baseball di Lee.

Un altro paio di squadre stavano giocando e Lee stava aiutando Kassy a sistemarsi con una coperta su di lei in modo che Kassy potesse allattare al seno.

Lee aveva la schiena rivolta al campo e non ha visto la palla arrivare.

La palla ha oltrepassato il recinto e ha colpito per prima McKenna. Non siamo sicuri di cosa sia successo esattamente, Kassy stava guardando McKenna mentre veniva nutrita.

Nessuno ha visto la palla oltrepassare il recinto. Ciò che è sconcertante è che le fratture sono nel lato dalla parte di Kassy e non nella parte rivolta all’esterno.

Kassy aveva un grosso bozzo sul suo bicipite dove la palla l’ha colpita. McKenna ha iniziato a strillare qualche secondo dopo. Non si erano accorti che era stata colpita, finché non si è formato un grosso bozzo, è accaduto molto in fretta.

Voglio essere chiara dicendo che erano in un luogo sicuro, questa era la prima uscita a parte vedere la famiglia o andare al negozio di alimentari a all’appuntamento col medico.

Era una primavere eccezionalmente fredda e di neve in Iowa, con neve alla fine di Aprile, c’era stata una serata di tempo caldo per uscire finalmente di casa.

Sfortunatamente non possiamo avvolgere i nostri figli in una bolla, benché magari lo vorremmo.

Manteniamo le cose positive e non puntiamo le dita. Gli incidenti si verificano e questo è uno di quegli orribili casi.

Noi non incolpiamo nessuno. Apprezziamo la maggior parte delle loro emissioni di preghiere e positività.

Il vecchio adagio “se non puoi dire niente di carino non dire niente” si applica specialmente qui.

Sia per Kassy che per Lee è importante nutrire il loro benessere mentale e rimanere fisicamente forti per McKenna.

Puntare le dita, incolpare, incitare il rimorso non porta niente a nessuno.

Apprezziamo il vostro aiuto in questo. Non appena la squadra fa il giro questa mattina, posterò aggiornamenti.

Apprezziamo tutte le vostre preghiere più di quanto potreste capire. Grazie dal profondo del cuore. Kassy e Lee hanno bisogno di sapere che non sono soli. Possa Dio benedirvi per tutta la vostra gentilezza e generosità.

Laura.

Questo messaggio, pubblicato sulla pagina Facebook Healinf for McKenna, ha totalizzato 10316 Like e 1114 condivisioni.

Il colpo ha danneggiato seriamente il cervello della bambina causando sanguinamento e attacchi epilettici.

Ci sono state fratture e sanguinamenti. McKenna è stata messa sotto ventilazione assistita.

“Uno dei medici ha fatto sedere Kassy e le ha detto di smettere di guardare al futuro e di affrontare le cose giorno per giorno. Forse è troppo per noi chiedere cosa significhi ogni cosa per il futuro o quando potremo avere risposte migliori per ciò che ha causato le crisi epilettiche. Per noi è davvero dura aspettare e aspettare senza risposta. Quindi che sia giorno per giorno… è dura, solo dura”.

Dopo l’incidente Lee, il padre della bimba ha scritto: “fa paura che questa sia l’ultima volta che l’ho vista sorridere, ho sentito la sua risata e l’ho presa in braccio. Questo mi dà molta speranza ora. Sono grato per tutte le preghiere che stiamo ricevendo dall’Iowa e da tutta l’America. Questa sera pregherò per tutti i figli degli altri e per le loro famiglie sperando che nessuno debba sperimentare ciò che stiamo attraversando noi.”

Dopo 40 giorni McKenna è potuta tornare a casa dopo 6 settimane trascorse in ospedale. Ha ancora una lunga strada prima di riprendersi e il danno cerebrale non è chiaro.

“In questo momento non sappiamo quali saranno i risultati. Dobbiamo prendere ciò che sta accadendo ora per ora… Il suo stato cambia costantemente. La nostra piccola McKenna è una combattente, noi speriamo che continuerà a lottare per superare questo”.

La mamma di McKenna ha dichiarato: “è un sollievo che questo capitolo di McKenna sia arrivato alla fine, sebbene sappiamo che uno nuovo sta iniziando”.

Unimamme voi cosa ne pensate di questa vicenda?

Noi vi lasciamo con un bimbo che ha una paralisi cerebrale ma è un piccolo campione.

Maria Sole Bosaia

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