Sì alle vaccinazioni: la Ministra della Salute Giulia Grillo fa chiarezza.
Appena Giulia Grillo del Movimento 5 Stelle è stata nominata alla guida del Ministero della Salute, una schiera di no-vax ha preso d’assalto la sua pagina Facebook con richieste di abolire immediatamente la legge sulle vaccinazioni obbligatorie da 0 a 16 anni, introdotta nell’estate del 2017 dal Decreto Lorenzin. Molti genitori hanno chiesto di permettere ai bimbi di essere ammessi alla scuola materna per il prossimo anno scolastico. Come sappiamo, infatti, in caso di mancata vaccinazione, i bambini non sono ammessi ai nidi né alla scuola materna, mentre per le scuole primarie e di grado superiore è prevista una multa ai genitori che non fanno vaccinare i figli. Tra i commenti pubblicati su Facebook, qualcuno ha chiesto perfino la riabilitazione dei medici radiati; ma questo è un provvedimento che spetta ai singoli Ordini dei medici e non al Ministero della Salute.
A causa delle posizioni ambigue sui vaccini assunte in passato dal Movimento 5 Stelle, attorno al quale si sono raccolti diversi agguerriti movimenti no-vax, c’è chi ha pensato che una volta al governo i 5 Stelle avrebbero abolito subito il Decreto Lorenzin, eliminando completamente l’obbligatorietà delle vaccinazioni o al limite lasciando l’obbligo solo per i 4 vaccini che erano già obbligatori prima del Decreto, quelli contro tetano, poliomielite, difterite, epatite B. Anche se di fatto venivano già somministrati sei vaccini, essendo questi quattro compresi nell’esavalente, in uso, insieme a quelli contro hemophilus influenzae B e pertosse.
In realtà, la posizione ufficiale del Movimento 5 Stelle non è contraria ai vaccini ma alla disposizione dell’obbligo, che ritiene, sulla base di studi scientifici e la consulenza di esperti del settore, poco efficace nel mantenere le coperture vaccinali. L’imposizione delle vaccinazioni, affermano i 5 Stelle, rischia di essere solamente punitiva e di causare una reazione negativa anche da parte di chi non è contrario ai vaccini. L’obiettivo insomma è sì quello di mantenere alte le coperture vaccinali, quelle che secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità sono necessarie per proteggere tutta la comunità (anche chi non può vaccinarsi), ma coinvolgendo e convincendo le famiglie con una informazione partecipe e attiva sull’importanza delle vaccinazioni. Del resto, in Paesi come la Svezia le coperture vaccinali sono altissime, ma non sussiste nessun obbligo. Questo è l’obiettivo che si vuole perseguire, non prestare il fianco ai no-vax.
I dubbi, tuttavia, erano sorti anche per le posizioni chiaramente contrarie ai vaccini di alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle eletti a livello locale. Non i portavoce o i rappresentanti nazionali, ma voci discordanti che hanno suscitato qualche confusione.
Ora la nuova Ministra della Salute Giulia Grillo ha fatto finalmente chiarezza.
Il suo cognome è lo stesso del fondatore del Movimento 5 Stelle, ma con Beppe Grillo non c’è nessuna parentela. Medico legale, originaria di Catania, Giulia Grillo dal 1° giugno 2018 è Ministra della Salute. Tra i primi provvedimenti che la nuova ministra ha promesso c’è quello di ridurre le liste d’attesa per gli esami diagnostici.
Intervenendo ad una trasmissione radiofonica su Rai1, Giulia Grillo ha poi sgomberato il campo da ogni dubbio sui vaccini.
“Noi nel Movimento 5 Stelle non abbiamo mai detto nulla contro i vaccini, tutt’altro, sono un presidio fondamentale di prevenzione primaria e tale rimarrà nella nostra politica“, ha detto Grillo, aggiungendo di non capire perché le avessero “appioppato la definizione di ministro anti vaccini“.
A queste parole molti medici, che da anni sono impegnati contro le bufale e la disinformazione sui vaccini, hanno tirato un sospiro di sollievo.
“È un medico e qualsiasi medico normale non può che pensarla così. Ha anche l’occasione per fare quello che non hanno fatto altri: informare bene“, ha commentato Salvo Di Grazia, autore del blog MedBunker.
Grillo ha precisato di essere contraria all’impostazione che è stata tenuta finora sulle vaccinazioni: “Possono essere diversi gli approcci e le modalità con cui si propone alla popolazione questo importante strumento di prevenzione – ha spiegato -, ma siamo assolutamente a favore dell’uso delle vaccinazioni. Qualunque titolo di giornale che abbia riportato il contrario ha detto il falso“, ha precisato la ministra.
Riprendendo quanto era stato già detto da Luigi Di Maio in campagna elettorale, la posizione del Movimento 5 Stelle, secondo la proposta di legge Taverna, è quella di riportare l’obbligo vaccinale ai quattro vaccini originari, come era prima del Decreto Lorenzin, e allo stesso tempo di promuovere l’adesione delle famiglie alla somministrazione anche degli altri vaccini attraverso una campagna attiva di informazione. I vaccini non obbligatori, tuttavia, tornerebbero ad esserlo in caso di calo drastico delle coperture, di minaccia concreta di nuove epidemie e in situazioni di emergenza. L’obbligo dunque potrebbe rimanere, almeno adesso.
C’è chi ha criticato la politica dei 5 Stelle, affermando che i vaccini, come strumento di prevenzione, servono proprio per evitare le epidemie e ripristinare l’obbligo quando l’epidemia è esplosa serve a poco.
Va aggiunto, tuttavia, che è un po’ quello che è accaduto con il Decreto Lorenzin, adottato in fretta e furia per introdurre l’obbligo vaccinale a seguito dell’allarme lanciato a inizio 2017 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità a seguito dell’esplosione di una grave epidemia di morbillo in Italia e Romania.
Non viene mai detto a sufficienza, ma è per questo motivo che è stato introdotto l’obbligo vaccinale in Italia, dopo anni, va detto, di sottovalutazione della propaganda no-vax sempre più aggressiva e pervasiva, soprattutto sul web e sui social, anni di trascuratezza di fronte al calo costante delle coperture vaccinali e di mancanza di una mirata comunicazione istituzionale su scala nazionale sull’importanza ed efficacia dei vaccini.
Nel 2017 in Italia si sono registrati 4.991 casi di morbillo con 4 decessi: tre bambini sotto i 10 anni di età (di 1, 6 e 9 anni) e una persona di 41 anni. Nel 2018 ci sono stati già 4 morti per morbillo nei primi quattro mesi dell’anno: un uomo di 41 anni a Sanremo e tre casi nella sola Catania, due giovani donne e un bambino di 10 mesi.
Cosa ne pensate unimamme delle affermazioni di Giulia Grillo? Ritenete che l’obbligo vaccinale debba restare oppure è meglio non obbligare puntando sull’informazione?
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