Il 20 giugno si celebra la Giornata Mondiale del Rifugiato.
Nel 1951 l’Assemblea Generale dell’Onu, nello stesso giorno in cui approvò la convenzione di Ginevra, decise di istituire la Giornata mondiale del Rifugiato.
Il suo scopo è quello di sensibilizzare le persone su una condizione che riguarda 68 milioni di persone in tutto il mondo.
In questo conteggio sono comprese anche 24,5 milioni di persone che hanno dovuto lasciare il proprio Paese a causa delle persecuzioni, 2,9 milioni in più rispetto al 2016. Sempre secondo i dati dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati i richiedenti asilo che dal dicembre 2017 erano in attesa delle decisione in merito alla richiesta di protezione sono passati da 40 milioni a poco meno di 40,3 milioni nel 2016.
Giusto per dare un’idea delle dimensioni di questo fenomeno le persone costrette a fuggire in tutto il mondo equivalgono alla popolazione della Thailandia.
Fatte le debite somme e considerando tutte le nazioni del mondo è come se 1 persona su 110 fosse costretta a fuggire dal proprio Paese.
La Giornata mondiale del Rifugiato ricorda a tutti coloro che hanno una casa e una nazione che non applicare le norme sul diritto d’asilo vuol dire delegittimare la legislazione internazionale, violando un principio scritto nella Costituzione.
Inoltre bisogna aggiungere che l’85% dei rifugiati risiede nei Paesi in via di Sviluppo, Paesi che sono in condizioni di estrema povertà e che non ricevono aiuti sufficienti per assistere queste popolazioni.
Dei 25,4 milioni di rifugiati che hanno lasciato il loro Paese per guerre e persecuzioni:
I restanti 2/3 provengono da:
Secondo i dati di Global Trotter:
Per quanto riguarda i Paesi ospitanti:
Anche Papa Francesco ha voluto dare spazio a questa importante ricorrenza evidenziando come la Giornata mondiale del rifugiato, quest’anno, combaci con le consultazioni per l’adozione di un patto mondiale.
“Quattordici Paesi stanno già sperimentando un nuovo piano di risposta alle crisi di rifugiati e, in pochi mesi, sarà pronto un nuovo Global Compact sui rifugiati e potrà essere adottato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite” dichiarano dall’Alto Commissariato per le Nazioni Unite.
Unimamme, cosa ne pensate di questi dati sui rifugiati di cui si parla su Repubblica?
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