In Italia ci sono 245 mila malati di schizofrenia. Molti abbandonano le cure.
schizofrenia: la situazione in Italia
Secondo le stime del Censis in Italia vivono 245 malati di schizofrenia, una malattia mentale ad esordio precoce i cui sintomi si mostrano tra i 15 e i 35 anni e influisce pesantemente sulla vita di chi ne soffre.
L’istituto di ricerca ha condotto uno studio dal titolo: “Vivere con la schizofrenia”, evidenziando che:
- il 47% delle persone affette ha lasciato il lavoro
- il 34% ha dovuto abbandonare gli studi
- il 71% è felice delle capacità del medico di coinvolgerlo nelle scelte
Per quanto riguarda però l’aderenza delle cura le percentuali si abbassano.
- il 66% dice di non dimenticarsi mai di prenderle
- il 20% di prenderle la maggior parte delle volte
Le ricadute, purtroppo, sono frequenti. Inoltre, spesso, chi soffre di questa malattia la nasconde (il 75%), mentre il 70% si sente discriminato e il 64% teme che i sintomi siano evidenti in determinate circostanze.
Per capire in che cosa consista esattamente la schizofrenia, innanzitutto bisogna parlare di schizofrenie, cioè diverse situazioni di malattie.
Verso la fine dell’Ottocento lo psichiatra tedesco Emil Kraepelin ha distinto la demenza dai disturbi dell’umore. Successivamente un altro psichiatra svizzero, Emil Bleuler, ha aggiunto un sintomo fondamentale: il venir meno del senso di lucidità.
Il nome schizofrenia deriva da qui: dal greco schizo (preparo) e frenia (mente).
Non si tratta però di uno sdoppiamento della personalità.
Come sintomi ci sono:
- deliri
- allucinazioni
- disturbi del comportamento
- scadimento del funzionamento lavorativo, relazionale e sociale
Nelle persone che circondano il malato si genera paura e sconcerto, mentre il malato è spaventato e angosciato.
Chi soffre di schizofrenia, a ogni modo, non è violento. Purtroppo peròi malati a volte fanno paura a causa dei deliri.
Secondo il Censis l’esordio più frequente della schizofrenia si verifica verso i 23 anni. Il percorso che conduce alla diagnosi dura 3.
Solo poco più di 1 paziente su 4 ha ricevuto la diagnosi giusta alla prima visita.
Al 15% dei pazienti è stata data una diagnosi al 5° controllo medico.
Soprattutto nei soggetti più giovani non è semplice individuare la malattia, a volte i sintomi vengono scambiati per gesti di ribellione.
Prima si arriva a una diagnosi e meglio è.
Per trattare questa malattia esistono gli antipsicotici che oggi non hanno più forti effetti indesiderati e agiscono prevelentemente sul sistema endocrino.
Associate ai farmaci ci sono anche terapie cognitive e relazionali.
Le persone però devono essere consapevoli del loro disturbo.
Il dottor Perluigi Politi dichiara che 1/3 dei malati di schizofrenia può guarire completamente in qualche anno di cura.
Purtroppo lo stigma per questa malattia è ancora molto forte, per questo le persone che ne soffrono trovano molte difficoltà ad avvicinarsi alle terapie.
Unimamme voi cosa ne pensate di questi dati riportati su Fondazione Veronesi?