Anziana sola denuncia una rapina, poi ammette alla polizia: ho bisogno di aiuto.
Una donna anziana di 93 anni che vive da sola a Napoli ha chiamato la polizia la mattina di lunedì 9 luglio 2018 per denunciare una rapina. “Aiutatemi vi prego, mi hanno legata e rapinata in casa. Sono sola, correte qui da me“, ha detto la donna al telefono, chiedendo disperatamente l’aiuto della polizia. Subito sono state allertate le volanti, per raggiungere casa dell’anziana signora. Al loro arrivo però, gli agenti hanno avuto una sorpresa.
La donna ultranovantenne vive nel quartiere San Carlo all’Arena, alle spalle del giardino Orto Botanico di Napoli. Subito dopo aver chiamato la polizia per chiedere aiuto, una pattuglia è arrivata davanti al portone del palazzo dove abita. Due agenti scesi dalla volante, hanno suonato al citofono e sono saliti all’appartamento dell’anziana. La donna ha aperto la porta senza problemi, non era legata, anche se aveva l’aria abbattuta, ma non quella di vittima di una violenza.
L’anziana era ben pettinata e ben vestita, con una borsetta elegante appoggiata sul divano. Gli agenti di polizia le hanno chiesto se stesse bene e che cosa fosse successo. “Mi hanno rapinato – ha risposto agli agenti. Hanno bussato, sono entrate alcune persone e si sono prese i soldi che avevo nel cassetto in stanza da letto. Potete restare qui con me?”, ha chiesto.Gli agenti, però, si sono accorti di alcuni soldi contanti sparsi sul tavolo e quando hanno chiesto all’anziana come mai non li avessero presi, ma donna in lacrime ha ammesso: “Sono sola, volevo un po’ di compagnia, non esco di casa da un mese, vi prego portatemi a fare un giro. Io non ho nessuno che mi può aiutare né la possibilità di avere una badante”.
Gli agenti sono rimasti sorpresi e commossi. Non si sarebbero mai aspettati una cosa del genere. Così hanno chiamato la centrale per comunicare che l’allarme era rientrato, quindi hanno accompagnato la signora fuori casa per prendere un po’ di aria buona e fare una passeggiata nel quartiere.
Nonna Ester, come l’hanno chiamata, con nome di fantasia gli agenti, è stata accompagnata a fare un giro per le strade intorno a casa. I poliziotti le hanno chiesto se aveva voglia di un caffè. L’anziana non aveva fatto colazione, ha risposto. “Io non ho fatto neanche colazione a dire il vero, mi sentivo sola e ho chiamato il 113 appena mi sono svegliata”, ha spigato. Così i poliziotti l’hanno portata ad un bar della zona e le hanno offerto un cappuccino freddo con brioche. Poi ha ripreso la passeggiata, stringendosi al braccio dell’agente che l’accompagnava, sorridente e rincuorata. Come riporta il Corriere del Mezzogiorno, edizione di Napoli, che ha raccontato questa storia commovente e pubblicato la foto sopra.
Poi gli agenti hanno accompagnato nonna Ester in chiesa e mentre lei pregava, con il rosario in mano, seduta ad un banco, i poliziotti sono andati a parlare con il parroco a chiedere un aiuto per la signora. Il parroco ha offerto subito aiuto alla nonnina sola e le ha assegnato una donna che le farà visita e le terrà compagnia per l’estate.
Che dite unimamme? Avete pianto anche voi quando avete letto di questa storia?
Il problema degli anziani soli nelle grandi città, soprattutto in estate, è sempre più un’emergenza in Italia. L’alto numero di popolazione anziana, destinata a crescere negli anni, e la solitudine per chi non ha famiglia dovrà essere affrontato con servizi di assistenza specifici. Il più delle volte sono i volontari di parrocchie o associazioni di beneficenza che si occupano degli anziani soli.
Noi qualche tempo fa vi abbiamo parlato di un curioso ed interessante esperimento, quello della scuola materna in una casa di riposo, con i bambini che hanno tanti nonni e portano vivacità in ambienti malinconici come le case di riposo, tenendo impegnati gli anziani.
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