Sembra difficile da credere ma i ragazzi e l’allenatore thailandesi sono finalmente tutti fuori dalla grotta che li ha tenuti prigionieri per più di 2 settimane.
A dare l’annuncio i Navy Seals Thailandesi.
A liberare i ragazzi è valso l’aiuto da parte del team internazionale: quando la solidarietà funziona e quando si dice che l’unione fa la forza!
“Non sappiamo se è stato un miracolo, la scienza o cosa: ma tutti e 13 Cinghiali sono fuori dalla grotta!” hanno scritto i Navy Seals su Facebook e Twitter.
L’operazione è durata diversi giorni: nei primi 2 giorni di soccorsi sono stati liberati 8 ragazzi, a cominciare dai più fragili. Oggi invece è stata la volta degli ultimi 4 ragazzi e dell’allenatore, che sentendosi in colpa per aver portato i ragazzi nella grotta nonostante le condizioni del tempo, ha cercato fino all’ultimo di salvarli dando a loro la priorità assoluta.
I bambini sono stati subito caricati sulle ambulanze e trasportati via elicotteri in ospedale.
Ultimi ad uscire i soccorritori che sono rimasti a fianco della squadra da lunedì scorso: 3 Navy Seals e un medico.
Per liberare i ragazzi è stato fondamentale drenare l’acqua presente nei cunicoli e la collaborazione di tutti gli esperti provenienti da diverse parti del mondo per studiare un modo sicuro per tirarli tutti fuori.
I ragazzi sembrano star bene, gli 8 soccorsi nei giorni scorsi mostrano condizioni di salute buone, riferiscono dall’Ospedale. Alcuni camminano, mangiano e manifestano di voler tornare a casa. I famigliari possono visitarli, ma non possono ancora abbracciarli il rischio contagio.
I ragazzi resteranno in osservazione per almeno 7 giorni.
Insomma unimamme, siamo felici che questa storia tragica sia finalmente finita e nel migliore dei modi. E uno speciale grazie sicuramente va al sommozzatore volontario deceduto durante i soccorsi.