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Salute e benessere bambini

Vaccini obbligatori: non cambiateli, l’appello delle famiglie dei bambini malati di cancro

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valeria bellagamba

Vaccini obbligatori: non cambiateli, l’appello delle famiglie dei bambini malati di tumore.

Per gli immunodepressi è scattato l’allarme quando i Ministeri della Salute e dell’Istruzione hanno deciso di concedere alle famiglie la presentazione dell’autocertificazione al posto della certificazione di avvenuta vaccinazione per l’iscrizione dei figli all’anno scolastico 2018/2019. Il termine di scadenza, secondo la legge Lorenzin, sarebbe il 10 luglio, ma i ministri hanno precisato che non è perentorio. Quindi è molto probabile che diversi genitori non lo rispetteranno.

La decisione di concedere alle famiglie la presentazione a scuola di una semplice autocertificazione, in cui si dichiara di aver fatto vaccinare i propri figli per i vaccini obbligatori introdotti un anno fa dalla legge Lorenzin, è stata presa per “alleggerire gli oneri ricadenti in capo alle famiglie“, come ha spiegato la ministra della Salute Giulia Grillo.

Un onere che forse non esisteva, visto che in diverse regioni è presente l’anagrafe vaccinale, che consente la comunicazione diretta dalla Asl alla scuola del certificato vaccinale.

Alcuni hanno affermato che l’autocertificazione altro non è che la concessione ai no vax, un rinvio di fatto del termine di scadenza del 10 luglio, dopo averne annunciato la proroga, in attesa della cancellazione dell’obbligo vaccinale, introdotto dalla legge Lorenzin appena un anno fa per aumentare le coperture vaccinali all’esplodere di una violenza epidemia di morbillo, una cancellazione attesa da buona parte dell’elettorato del Movimento 5 Stelle.

Non è chiaro, infatti, a cosa serva l’autocertificazione visto che chi avesse voluto mettersi in regola con i vaccini obbligatori ha avuto un anno di tempo per farlo. La presentazione dell’autocertificazione, infatti, era stata concessa nel 2017 per via dei tempi stretti tra l’approvazione della nuova legge e l’inizio della scuola e riguardava soprattutto la richiesta di appuntamento alla Asl per le vaccinazioni, nel caso che i genitori non fossero riusciti a far vaccinare i figli prima dell’inizio della scuola o entro il termine per la presentazione dei documenti.

Il rischio, infatti, è che alcuni genitori possano utilizzare l’autocertificazione per rimandare ulteriormente  la vaccinazione dei figli, non ancora adempiuta o completata, o evitarla proprio. Ricordiamo, tuttavia, che dichiarare il falso in un’autocertificazione è reato e le sanzioni previste sono molto più gravi delle semplici multe inflitte a chi non vaccina i figli.

La ministra Giulia Grillo aveva assicurato che l’obbligo vaccinale sarebbe rimasto, nel frattempo, però, sono giunte indiscrezioni su un imminente cambio della legge Lorenzin che dovrebbe cambiare l’obbligo per i 10 vaccini, portandolo ai soli 4, gli originali vaccini che erano obbligatori anche prima: anti-tetanica, anti-poliomielite, anti-difterite e anti epatite B.

Notizie che hanno messo in allarme le famiglie dei bambini immunodepressi che all’inizio del prossimo anno scolastico potrebbero trovarsi in classe, senza saperlo, compagni non vaccinati a rischio di trasmissione di malattie che per loro potrebbero letali.

Vaccini obbligatori: l’appello delle famiglie dei bambini malati di cancro

L’allarme sulla revisione dell’obbligo vaccinale già a partire da una sua “neutralizzazione” con l’autocertificazione delle vaccinazioni da presentare a scuola è stata lanciata da Ageop ricerca onlus, associazione di Bologna che da oltre 30 anni assiste i bambini affetti da cancro e le loro famiglie. “Depotenziare l’obbligo vaccinale è una scelta scellerata“, ha denunciato senza mezzi termini Ageop.

Esprimiamo perplessità e preoccupazione –  ha dichiarato la responsabile Ageop, Francesca Testoni – verso una decisione che rischia di vanificare gli effetti positivi prodotti sulla soglia di copertura vaccinale dal decreto-legge prevenzione vaccinale. Una decisione come quella annunciata dalla ministra mette a rischio il diritto di frequentare la scuola per i bambini oncologici, immunodepressi e affetti da altre patologie e condizioni che ne impediscono la vaccinazione. Per questi bambini la protezione di comunità è l’unica protezione da malattie che per loro potrebbero risultare letali“.

Permettere di presentare l’autocertificazione crea un intervallo temporale tra l’ammissione a scuola e il controllo previsto da parte delle Auslin cui non è garantita la salute pubblica“, hanno sottolineato da Ageop. Invece “è obbligo dello Stato garantire il diritto alla salute di tutti i cittadini anche e soprattutto dei più fragili e indifesi“. Invece, secondo Ageop si sta imboccando la strada opposta: “Con questo atto del ministero lo Stato viene meno alla sua responsabilità e al suo compito di vigilanza e controllo sulla salute pubblica. Questa funzione non può essere demandata ad altri, genitori e dirigenti scolastici, e non è chiaro chi si assumerebbe in questo caso il controllo del rischi connesso all’ammissione nelle comunità scolastiche di bambini su cui non c’è certezza di adeguata copertura vaccinale“.

Se la lettura della circolare ministeriale dovesse confermare questa linea, Ageop si farà promotrice di qualsiasi iniziativa che possa contrastare tale scellerata decisione che mette a repentaglio l’incolumità dei bambini più fragili“, hanno fatto sapere dall’associazione.

Ageop dal 1982 anni accoglie e assiste i bambini malati di tumore e le loro famiglie e finanzia la ricerca scientifica nella lotta al cancro infantile; ha sostenuto la realizzazione del quarto e quinto piano di Oncologia pediatrica del Policlinico S.Orsola-Malpighi di Bologna, creando un reparto all’avanguardia e a misura di bambino.

Come commentate questa situazione unimamme? Condividete le preoccupazioni di Ageop?

Vi ricordiamo gli insulti dei no vax al campione di pallavolo Ivan Zaytsev per aver dichiarato pubblicamente di aver fatto vaccinare la figlia piccola.

valeria bellagamba

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