Una bambina di 3 anni in attesa di un trapianto ha ricevuto il cuore più piccolo del mondo.
Gioia Marano è una bimba che ha ricevuto un mini cuore artificiale per poter sopravvivere in attesa di un trapianto di cuore.
La piccola è affetta da una miocardiopatia dilatativa ed è in lista di attesa per un trapianto.
In precedenza la bambina aveva già subito l’impianto di un Berliner Heart, un cuore artificiale che ha bisogno di una consolle esterna, collegata con cannule al torace. Successivamente l’impianto le è stato rimosso sperando in un recupero della funzione cardiaca, la bimba è stata quindi legata a un sistema temporaneo di circolazione assistita.
Infine l’unica speranza per salvare Gioia è stata quella di darle un mini cuore, l’Infant Jarvik 2015. Si tratta di una pompa intratoracica alimentata attraverso un canale addominale.
L’ospedale Bambin Gesù di Roma ha ottenuto un’autorizzazione straordinaria per l’utilizzo di un dispositivo miniaturizzato (ha 15 mm. di diametro e 50 gr. di peso) di assistenza ventricolare che presto sarà usato nella sperimentazione clinica negli Usa.
Questo è il secondo intervento al mondo dopo un precedente nel 2012.
A 10 giorni di distanza dall’intervento la piccola è stata staccata dal respiratore e le sue condizioni sono apparse buone.
L’infant Jarvik 2015 è un piccolo cuore artificiale sviluppato tramite i fondi del National Institute of Health nel programma Pumps for Kids, Infants, and Neonates.
Lo scopo della sperimentazione era quello di approntare un dispositivo miniaturizzato di assistenza ventricolare per i piccoli sotto i 25 kg. tra quelli che sono in attesa di trapianto a causa di anomalie congenite o insufficienze cardiache gravi.
Mentre si riaccendono le speranze per la salute di Gioia, la sua famiglia si trova in difficoltà e ha deciso di lanciare un appello che ha rivolto anche a noi di Universomamma e che è già stato accolto da diversi nomi noti nel panorama artistico italiano.
Lo sceneggiatore Emiliano Rubbi ha pubblicato sulla sua pagina Facebook l’appello del papà di Gioia.
“Ciao Emiliano, mi chiamo Giovanni Marano e sono il papà di una bambina ricoverata per una cardiomiopatia all’ospedale Bambin Gesù di Roma da circa un anno, durante il quale ha avuto due ischemie e un’emorragia che l’hanno privata dell’uso della parola.
È collegata a un cuore artificiale in attesa di un trapianto di cuore.
Dopo un anno di permanenza a Roma siamo in serie difficoltà economiche.
Viviamo in un paese strano, dove si trovano i fondi per finanziare la sagra della porchetta, dove dei nostri connazionali sono convinti che i problemi di questo paese siano dovuti a dei poveri disgraziati che scappano dalla miseria e dalla guerra, dove sempre dei nostri connazionali esultano alla vista dei cadaveri di bambini, ma nessuno si indigna per dei genitori che, oltre a essere colpiti dalla disgrazia di ritrovarsi la propria figlia di tre anni in fin di vita, devono dilapidare i pochi risparmi accumulati grazie a un lavoro precario (che, essendo tale, non ti dà accesso a nessun beneficio)”.
Un paese in cui tutti, dal ministro dell’interno in giù, sono dispostissimi a gridare #primagliitaliani con la bava alla bocca, se si tratta di dare addosso a qualche poveraccio con la pelle troppo scura, ma in cui nessuno, poi, considera neanche lontanamente l’idea di aiutare davvero il proprio vicino in difficoltà.
Al momento, gli amici di Giovanni Marano hanno messo su una raccolta fondi per aiutare la sua famiglia.
Se volete dare una mano, sono sicuro che Gioia, il suo papà e la sua mamma ve ne saranno più che grati.
Tutte.
PS: se siete dei logopedisti, o conoscete un logopedista, la piccola ne avrebbe assoluto bisogno.”
Anche Roberto Sdino, un noto speaker della radio, dalla sua pagina Facebook ha scritto:
“Ciao amici di fb, il giorno 14 Luglio è il mio 43° compleanno,
sono solito fare una lista di regali “impossibili” da ricevere o da farmi, ma questa volta, sono serio e invece di scherzare vorrei che mi aiutaste a rendere possibile questa cosa!
Qualche mese fa Gioia, una piccola bimba di Montella (Av) ha ricevuto il trapianto di un piccolo cuoricino artificiale, al Bambin Gesù di Roma, grazie a quest’impianto sperimentale Gioia, sta vivendo e permetterà di salvare altri bambini, ovviamente per restare serena la piccola ha tutti e due i suoi genitori accanto a se all’ospedale e quindi ha bisogno della loro costante presenza. Immaginate che ormai papà Giovanni e mamma Serena economicamente sono un pò a terra, per ovvi motivi, e quindi bisogna un pò sostenerli, non solo con la vicinanza spirituale ma anche economica. Allora vi chiedo un regalo, una piccola donazione”.
Unimamme, voi cosa ne pensate di questa vicenda di cui vi avevamo già parlato?
Le donazioni possono essere effettuate a:
MRNGNN80A24A509D codice fiscale del papà (Giovanni Marano) Postepay:
5333171055577684
Oppure, se volete, potete usare l’Iban: IT24D076010513828633028633
Se non potete contribuire, aiutateci a diffondere l’appello di questo papà che ci scrive: “Abbiamo bisogno di aiuto. In questo periodo di partite, di goal sbagliati, decisioni arbitrale contestate, c’è una bambina di tre anni che sta giocando una partita che non ha chiesto di giocare. Quella contro la morte. Dopo un anno di permanenza a Roma siamo in serie difficoltà economiche. Potete aiutarci anche solo diffondendo questo post?”.
Grazie a nome nostro e di papà Giovanni…
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