L’Italia dei no vax nel mirino dei giornali inglesi. L’epidemia di morbillo e i contrasti politici sul tema dei vaccini.
In questi giorni si fa un gran parlare di vaccini, obbligo vaccinale e morbillo. In realtà è da un anno che se ne parla, da quando il decreto Lorenzin, varato dalla precedente ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, ha esteso l’obbligo vaccinale in Italia, per i bambini e ragazzi da 0 a 16 anni, a causa dell’epidemia di morbillo esplosa a inizio 2017 e ancora in corso. Nel 2017 in Italia si sono verificati circa 5mla casi di morbillo, con 4 decessi, mentre da gennaio a maggio 2018 i casi registrati sono stati 1.716, con altri 4 morti, di cui 3 nella sola Catania.
Una situazione che presenta ancora delle forti criticità, sebbene l’obbligo vaccinale abbia fatto risalire le coperture, comunque non ancora sufficienti per il vaccino MPR (morbillo-parotite-rosolia).
Nel frattempo il nuovo governo Lega-Movimento 5 Stelle sta lavorando ad una nuova legge sui vaccini, a nemmeno un anno dall’introduzione della precedente, per riformare l’obbligo vaccinale. Non si parla più infatti di cancellazione dell’obbligo, ma di una sua revisione o rimodulazione, già anticipata dalla nuova Ministra della Salute Giulia Grillo, che ha sgomberato il campo da qualunque ambiguità sull’efficacia dei vaccini. Meno disponibili invece i leghisti, che già hanno pronto un disegno di legge per cancellare l’obbligo vaccinale e sembrano decisi ad andare dritto al punto della questione, stando a quanto ha anticipato il loro leader quando ha detto che “10 vaccini sono inutili e pericolosi“. Riusciranno a trovare un accordo?
In attesa della nuova legge, il governo ha consentito ai genitori di presentare a scuola, per l’iscrizione dei figli al nuovo anno scolastico, una semplice autocertificazione anziché il documento comprovante l’avvenuta vaccinazione. Una decisione che ha suscitato discussioni, perché anche i bambini non vaccinati potranno frequentare la scuola d’infanzia – purché i genitori autocertifichino di aver preso appuntamento presso il centro vaccinale (dichiarare il falso sull’avvenuta vaccinazione è reato) – contrariamente a quanto previsto dal decreto Lorenzin.
Intanto, sono uscite sui giornali le prime indiscrezioni sulla nuova legge sui vaccini a cui il Ministero della Salute sta lavorando e che introdurrebbe il concetto di “obbligo flessibile“, con interventi graduati per intensità, tempi e caratteristiche epidemiologiche e organizzative dei territori. Per l’efficacia della nuova legge sarà fondamentale l’anagrafe vaccinale nazionale, che raccoglierà i dati sulle coperture, necessari per mettere in atto interventi mirati e graduati di prevenzione. L’anagrafe vaccinale, tuttavia, non sarà completata a breve, ci vorrà ancora del tempo, qui sta il primo problema della nuova legge.
Mentre gli italiani erano alle prese autocertificazioni e modifica alla legge sui vaccini, l’Italia finiva sulle prime pagine dei giornali inglesi con l’accusa di aver “importato” il morbillo nel Regno Unito.
A causa dell’epidemia di morbillo che si è diffusa in Italia, ma non solo, è diventato pericoloso viaggiare nel Vecchio Continente per chi non ha avito la malattia, non è stato o non può vaccinarsi. Così il Times a inizio luglio ha pubblicato un editoriale duro in cui ha accusato i partiti “populisti” al governo di essere responsabili dell’aumento dei casi di morbillo, anche nel Regno Unito, dove dall’inizio dell’anno sono stati registrati 729 casi della malattia. L’articolo riprende l’allarme lanciato già lo scorso maggio dal Public Health England (Phe), agenzia esecutiva del Ministero della Salute britannico, che aveva avvertito l’allarme sull’aumento dei casi di morbillo nel Regno Unito, parlando in merito di “incidente nazionale“. Secondo il Phe le contrazioni del morbillo nel Regno Unito, sono “principalmente legate alle importazioni dall’Europa“, quindi sono stati avvisati i viaggiatori britannici in partenza verso quei Paesi europei dove al momento si stanno registrando casi elevati casi di morbillo: Francia, Grecia, Italia, Romania.
Nel Regno Unito, comunque, il rifiuto dell’opinione medica generale fa parte della mentalità populista e polemica, ha sottolineato il Times.
Non si tratta, tuttavia, del solo giornale britannico ad occuparsi di contagi di morbillo e coperture vaccinali in Italia. Sul tema, un articolo lungo e dettagliato lo ha pubblicato il Daily Mail, che in particolare ha esaminato la galassia dei no vax in Italia (le magliette arancioni), prendendo atto di come lo scetticismo sui vaccini sia sia affermato in Italia, e in altri Paesi, a causa dell’ex medico inglese Andrew Wakefield, colui che nello studio degli anni ’90 definito la “bufala del secolo”, aveva sostenuto di aver trovato una correlazione tra vaccino MPR e autismo, non ha caso quello per il quale le coperture sono più basse in Italia e faticano a decollare.
Come abbiamo trattato più volte, infatti, l’autismo ha origine genetica o può dipendere dall’ambiente in cui la madre viva mentre è incinta, in particolare dall’esposizione ad alcune sostanze inquinanti. I vaccini dunque non c’entrano niente.
L’articolo del Daily Mail sottolinea come dalla frode di Wakefield (il cui studio nel frattempo è stato ritirato e lui radiato) abbia pesantemente influenzato l’opinione pubblica e i genitori più fragili e spaventati, fino alla costituzione di vere e proprie associazioni impegnate in aspre battaglie contro i vaccini, non solo contro l’obbligo. La roccaforte di questo agguerrito movimento no vax è nella Rimini, la bella città turistica con un centro storico che conserva le rovine dell’antica città romana, le grandi spiagge, i ristoranti e i tanti locali del divertimento. Rimini invece di essere semplicemente una bella e ambita località turistica è al centro di crescenti preoccupazioni su una delle malattie più contagiose al mondo: il morbillo.
Anche il Mail ricorda l’esplosione dei casi di morbillo in Inghilterra, sottolineando che i casi registrati nel 2018 sono già tre volte quelli dello scorso anno, con diversi cluster di persone infette che tornavano da viaggi in Paesi come l’Italia prima che i sintomi fossero evidenti.
Il gruppo di lavoro del professor Walter Ricciardi, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, si è unito all’appello del Public Health England nell’avvertire i viaggiatori di controllare le loro vaccinazioni, prima di partire. Mary Ramsey, responsabile delle immunizzazioni al Phe, ha avvertito che “il morbillo in viaggio è un grosso problema, perché è altamente contagioso. Studi hanno dimostrato che si può contrarre questa malattia anche solo entrando in una stanza dove si trovava una persona infetta dopo che se ne è andata.”
Sui dubbi persistenti e lo scetticismo sui vaccini che o studio fraudolento di Wakefield ha seminato in tutta Italia, il Daily Mail scrive: “Questa è la straordinaria eredità della ricerca screditata di Wakefield dopo 20 anni, con genitori spaventati e il ritorno nei Paesi ricchi di una malattia che uccideva 2,6 milioni di persone all’anno prima dell’introduzione del vaccino nel 1963“.
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