Una bambina autistica è scomparsa da giovedì scorso nei boschi di Serle.
Ormai è da giovedì scorso che la piccola Iuschra manca da casa. La bambina autistica si trovava con gli educatori dell’associazione Fopab-Anffas che avevano portato 14 ragazzini in un campo estivo sopra Serle, nel Bresciano quando si è messa a correre staccandosi dal gruppo.
Di lei, da quel momento, si sono perse completamente le tracce. L’unico avvistamento è stato quello di un uomo a spasso col cane, Mario Franzoni, risalente però ai momenti successivi al distacco della piccola dagli accompagnatori.
“L’ho vista mentre ero con il mio cane. Si è avvicinata all’animale e poi è scappata di corsa. Sentivo le voci di persone che la chiamavano, ma non pensavo ad una situazione simile. La bambina non mi sembrava spaventata anche se non mi parlava. Dopo duecento metri ho incontrato il primo ragazzo che stava cercando la ragazzina” ha spiegato l’uomo.
A perlustrare la zona, un territorio carsico, ci sono 300 unità, tra Vigili del Fuoco, Soccorso Alpino, protezione civile e carabinieri, coadiuvati da cani, elicotteri e droni.
Ad aiutare nelle ricerche ci sono anche cani molecolari provenienti dall’Olanda. Si tratta di un’unità di salvataggio altamente specializzata composta da 19 operatori con 12 cani che era arrivata per cercare un ragazzo olandese trovato poi deceduto.
Le difficoltà nel ritrovamento della bambina, che ha solo 11 anni, risiedono anche nella natura del territorio, fitto di boschi e anfratti dove la piccola potrebbe essere caduta o essersi nascosta. Nella zona ci sono 400 grotte e non mancano le zone pericolose con rocce a strapiombo.
“Noi continuiamo a cercare una persona viva” ripetono i Vigili del Fuoco, e le ricerche che dovevano concludersi oggi, continueranno fino a sabato.
Fino ad oggi purtroppo non sono emerse tracce del suo passaggio.
A complicare ulteriormente la situazione c’è il fatto che Iuschra sia una ragazzina autistica non verbale che si spaventa facilmente vedendo degli sconosciuti.
Per questo le indicazioni sono quelle di non urlare e di tenere una voce calma. I soccorritori usano dei telefonini con registrata la voce della mamma e del papà della bambina. Usano anche le sigle dei suoi cartoni animati preferiti come Frozen e Masha e l’Orso.
Inoltre la bambina adora le cose colorate, per questo, in caso di avvistamento bisognerebbe sventolare un fazzoletto colorato o una bandana.
Anche la popolazione locale partecipa a questo dramma, per esempio la settantacinquenne Martina, una vedova che conosce benissimi i boschi di Serle lascia sempre la porta di casa aperta e le luci accese, la sera, qualora la ragazzina si avventurasse tra le abitazioni.
“È stato un grande errore tenere lontani i serlesi dopo i primi due giorni di ricerche. E parlo dei cercatori di funghi o dei cacciatori che sono i veri conoscitori di queste montagne, soprattutto sanno tutti i pericoli” ha dichiarato la donna su Il Giornale di Brescia.
Ad essere i più sconvolti però sono chiaramente i genitori di Iuschra, primogenita di 4 figli. Mdliton Gazi, il suo papà, è in pianta stabile al campo base, sorvegliato da uno psicologo.
“Non accuso nessuno” ha riferito l’uomo il cui unico desiderio è di riabbracciare la figlia sana e salva.
Della scomparsa di questa bimba si è parlato anche su Per noi autistici ribattendo alla proposta di dotare le persone come Iuschra di un gps di localizzazione.
Irene Gironi Carnevale di Per noi autistici spiega che andrebbe usato un dispositivo studiato appositamente per gli autistici che non tollerano orologi o braccialetti. Inoltre il supposto strumento dovrebbe essere cucito obbligatoriamente sulle persone autistiche.
“Vivere e interagire con una persona autistica non è semplice, soprattutto se parliamo di autistici a basso funzionamento e non verbali, persone che non parlano o se lo fanno il risultato non è comprensibile a tutti e solo chi li conosce e li frequenta è in grado di risolvere le loro “sciarade” comportamentali. Per questo motivo nelle occasioni in cui i nostri figli, che hanno come tutti bisogno di relazioni sociali e interpersonali, in situazioni di viaggio, di spostamento in contesti a loro non familiari, è necessario che siano coadiuvati da una persona che li conosce bene e in grado di capire e interpretare le loro necessità e le loro stereotipie, le corse immotivate, le crisi” dichiara la donna, madre di un ragazzo autistico.
Secondo lei dovrebbe esserci un rapporto di 1 a 1 tra ragazzi ed operatori, una cosa impossibile. La mamma accusa i tagli al budget di welfare e sanità, una situazione che non è cambiata.
“Tagliare soldi alle persone disabili significa condannarle all’isolamento, alla morte sociale prima che a quella naturale. Significa giocare sulla loro pelle una partita indecente perché la sicurezza non è garantita”.
Infine, dopo la denuncia di scomparsa il pd Donato Greco ha aperto un fascicolo, che per ora rimane ancora senza indagati. Inizialmente le accuse avrebbero potuto essere di abbandono di minore, ora si valutano lesioni per colpa e, nella peggior ipotesi, quelle di omicidio.
Ciò che è importante per ora è di trovare Iuschra, e noi speriamo che avvenga al più presto.
Unimamme, voi cosa ne pensate di questa vicenda riportata su Il Gazzettino?
Noi vi lasciamo con una ricerca su come l’autismo potrebbe dipendere dalla forma del cervelletto.
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