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Attualità

Quarantena per i bambini vaccinati: la proposta del Movimento 5 Stelle

Published by
Maria Sole Bosaia

 

La proposta del Movimento 5 stelle di mettere in quarantena i bambini vaccinati solleva polemiche e perplessità.

proposta di legge sui vaccini: le novità

Il Movimento 5 Stelle ha inoltrato una proposta per la regione Lazio chiamata: Legge quadro di revisione del sistema vaccinale regionale che strizza molto l’occhio ai movimenti no vax e free vax.

Nel documento firmato da Davide Barillari e Roberta Lombardi ci sono molti temi cari ai movimenti “libertà di scelta”.

Innanzitutto cesserebbe l’obbligo vaccinale, poi ci sarebbero vaccinazioni personalizzate, con una serie di analisi abbligatorie preventive che già negli anni scorsi sono state giudicate inutili dell’Istituto Superiore di Sanità, poi vi sarà l’obbligo del nulla osta del medico nelle 48 ore precendenti la vaccinazione.

Il pediatro o il medico dovrà raccogliere una dettagliata anamnesi dei parenti e del bimbo stesso, ma non solo anche delle condizioni socio – economiche ambientali in cui vive il nucleo famigliare, cioè dati economici, nutrizionali, tossicologici e psico comportamentali di tutta la famiglia.

Nel comma 9 poi si legge: “in caso di dubbi non dissipati durante il percorso informativo […] è libero di interrompere tale procedura in qualsiasi momento”.

In un altro comma si dice che per ridurre al minimo le reazioni avverse le vaccinazioni devono essere eseguite dal secondo semestre di vita del soggetto. Quindi nel primo anno non ci sarebbe nessuna vaccinazione, mentre finora ne sono previste 10.

Inoltre “la scuola non entra nel merito della formazione delle classi in base alle certificazioni vaccinali del soggetto, i quali vengono inseriti in base ad altri criteri di tipo non sanitario”.

Ai bimbi vaccinati infine sarebbe imposta una quarantena di 4-6 settimane per i bambini vaccinati col virus attenuato per evitare contagi.

Anche questo aspetto è caro a chi si oppone ai vaccini e derivato da una nota bufala che gira online a causa di una scorretta interpretazione del bugiardino.

Le Asl invece dovranno fornire tutte le informazioni relative su reazioni avverse ai vaccini, che dovranno essere disponibili come le informazioni sui vaccini stessi.

In aggiunta, nell’articolo 7 si parla di nutrizione preventiva, con una serie di campagne sulla corretta alimentazione. Questa informazione sarebbe anche corretta se non strizzasse l’occhio alle associazioni che ritengono sufficiente “allattare per sei mesi” per non contrarre malattie gravi come quelle per cui ci si vaccina.

“Vogliamo sostanzialmente creare un’alleanza terapeutica con i medici e attivare nuovi strumenti innovativi di consueling, di partecipazione di controllo, nella più ampia trasparenza” ha dichiarato Barillari su Facebook.

Indagando un po’ più a fondo è emerso che questo lavoro è stato portato avanti con l’aiuto di alcune associazioni di genitori free vax come Auret, che sostiene il legame tra vaccini e autismo, Comilva e Codacons.

Gli esperti da consultare per questa legge verranno sentiti solo successivamente, una volta presentata e incardinata la legge, il contributo di sindacati medici e società scientifiche non sarà fondamentale.

Subito la comunità scientifica si è fatta sentire, tra di loro il dottor Roberto Burioni che scrive su Facebook:

“Chiedere di mettere i bambini vaccinati in quarantena è come chiedere di arrestare la vittima e lasciare in libertà lo stupratore.

“Chi è stato vaccinato contro morbillo, parotite e rosolia non può in nessun modo trasmettere il virus ad altri.

Questi vaccini sono stati somministrati in molte centinaia di milioni di dosi e le osservazioni sono inequivocabili. I vaccinati non possono trasmettere il virus. Punto e basta. Nessun foglietto illustrativo dice questo e, se qualche linea guida di centro trapianti dice diversamente la linea guida è sbagliata. Chi vi racconta il contrario vi dice semplicemente una bugia.

Chi è stato vaccinato contro la varicella, invece, può sviluppare, a seguito della vaccinazione, una lievissima manifestazione cutanea con alcune vescicole e da queste può di rado trasmettere il virus con il quale è stato vaccinato. Questo in teoria, ma sapete in pratica quante volte è accaduto? Ebbene, negli ultimi 22 (ventidue) anni la trasmissione secondaria del virus contenuto nel vaccino contro la varicella (che tra l’altro ha provocato una forma lievissima di varicella, senza conseguenze) è stata descritta in 7 (sette!) casi. Ripeto, per gli antivaccinisti più refrattari: 7 casi in 22 anni, senza nessuna conseguenza.

Mentre è vero l’esatto opposto. Chi è vaccinato, diventando immune, non trasmette più il virus della varicella (e neanche gli altri tre). Per cui chi è immune non può essere un veicolo di infezione e, proteggendo se stesso, protegge anche i bambini che ha vicino che non si sono ancora vaccinati, i bambini che non si sono potuti vaccinare e anche i figli che i genitori antivaccinisti non hanno voluto vaccinare.”

La Federazione Italiana Medici di Famiglia si è espressa così su questa proposta di legge: “quello che è veramente pericoloso e quindi inaccettabile per un medico è la proposta di vaccinare un bambino ‘a partire dalla fine del secondo semestre di vita’. Significa che gli estensori della proposta di legge stanno riportando il nostro sistema vaccinale indietro di cento anni, esponendo i bambini entro il loro primo anno di vita a malattie infettive serie, che comportano gravi sequele e la morte”.

Unimamme, voi cosa ne pensate di queste novità di cui si parla su Quotidiano Sanità?

Noi vi lasciamo con un approfondimento sulla sicurezza dei vaccini.

 

Maria Sole Bosaia

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